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Linee Guida APEA 2.indd - Consorzio Le Bocchette

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(DGR n.1025 del 6.12.2010), sia al numero di superamenti consentiti<br />

del valore limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo per il<br />

PM10. A completamento delle informazioni raccolte dalla rete di<br />

rilevamento regionale e di quelle ottenute dall’uso della modellistica<br />

diffusionale, il processo di gestione della qualità dell’aria prevede<br />

l’Inventario Regionale delle Sorgenti di Emissioni (IRSE) attraverso il<br />

quale è possibile individuare le tipologie di sorgenti emissive presenti<br />

sul territorio, i principali inquinanti emessi, le loro quantità e la loro<br />

distribuzione spaziale.<br />

Gli obiettivi, le strategie e le relative misure di intervento per la<br />

riduzione delle emissioni inquinanti sono i contenuti della<br />

programmazione settoriale regionale il cui strumento é costituito dal<br />

Piano Regionale per la Qualità dell'Aria (in fase di predisposizione ai<br />

sensi della L.R. 9/2010 e del D.Lgs. 152/2010) che andrà ad<br />

avvicendare il Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento 2008-<br />

2010.<br />

Inquinamento acustico. Tra le diverse forme di disagio ambientale a<br />

cui è sottoposta la popolazione di un territorio, l’inquinamento<br />

acustico è probabilmente quella che produce effetti più diretti ed<br />

immediati nella qualità della vita delle persone, in quanto determina<br />

una condizione negativa immediatamente percepita. I suoi effetti<br />

sulla salute sono sempre più evidenti quando vengono superati gli<br />

standard di accettabilità fissati dall’Organizzazione Mondiale della<br />

Sanità. Il superamento dei valori di soglia per le ore diurne (che<br />

variano, a seconda delle zone, dal 45 a 70 decibel, ma il cui<br />

riferimento principale restano i 65 decibel) e per le ore notturne (da<br />

35 a 70 decibel, valore di riferimento 55 decibel) si verifica in larga<br />

misura sulle strade, a causa del traffico. I cittadini più colpiti sono<br />

quelli di Firenze. Ma i rilievi condotti su aree campione di Arezzo,<br />

Livorno e Pisa confermano situazioni critiche anche in queste città.<br />

Notevolmente minore l’impatto dovuto al traffico ferroviario. In<br />

Toscana il 5,4% della popolazione è esposta ad elevati livelli di<br />

rumore da trasporto ferroviario. Per quanto riguarda il traffico aereo<br />

l’incidenza è ancora meno rilevante.<br />

La popolazione esposta al rumore degli aeroporti di Pisa e Firenze<br />

risulta un numero esiguo, se confrontata con quella danneggiata dal<br />

traffico stradale: si parla di circa 450 residenti fiorentini e di 200<br />

residenti pisani seriamente interessati dal rumore provocato dal<br />

traffico aereo.<br />

La diffusione di una maggiore consapevolezza del diritto alla qualità<br />

ambientale, e la nuova sensibilità rispetto alla qualità del clima<br />

acustico, ha spinto le istituzioni alla condivisione ed alla promozione<br />

di misure per la protezione dall’inquinamento acustico, come<br />

testimonia l’importante quadro normativo di tutela che è stato<br />

sviluppato in questi ultimi dieci anni a livello europeo, nazionale e<br />

locale. A proposito delle iniziative per ridurre l’inquinamento acustico,<br />

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