Linee Guida APEA 2.indd - Consorzio Le Bocchette
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inquinanti e di recuperare la capacità depurativa dei corsi d’acqua<br />
attraverso interventi di rinaturalizzazione o mediante tecniche di<br />
prevenzione (es. con l’utilizzo delle fasce tampone o il recupero del<br />
terreno lungo gli argini per l’allagamento in caso di piene).<br />
Un primo campo di azione per una politica di gestione sostenibile<br />
delle risorse idriche, riguarda senza dubbio la razionalizzazione dei<br />
sistemi di offerta pubblici, soprattutto attraverso:<br />
l’individuazione di “risorse strategiche” a livello locale, intorno alle<br />
quali organizzare i sistemi di approvvigionamento;<br />
l’integrazione fra risorse superficiali e sotterranee;<br />
una migliore gestione della domanda, finalizzata alla riduzione e<br />
razionalizzazione dei consumi;<br />
l’introduzione di sistemi di gestione avanzati;<br />
l’adozione di sistemi innovativi di trattamento e controllo;<br />
la ristrutturazione delle reti di distribuzione al fine di minimizzare<br />
le perdite;<br />
la razionalizzazione dei grandi schemi idrici esistenti, molti dei<br />
quali risultano sottoutilizzati.<br />
Gli obiettivi da perseguire per un corretto uso della risorsa all’interno<br />
di un <strong>APEA</strong> riguardano pertanto il miglioramento delle condizioni del<br />
servizio offerto alle imprese insediate, l’accrescimento dell’efficienza<br />
tecnica ed economica del servizio idrico, dalla fase di progettazione<br />
delle infrastrutture alla fase di gestione.<br />
La concentrazione di un numero elevato di attività industriali simili<br />
presenti in un’area territorialmente limitata, costituisce inoltre un<br />
ottimo incentivo alla realizzazione di progetti per l’adozione di un ciclo<br />
integrato delle acque con il conseguente abbattimento dei costi, come<br />
è accaduto nell’esperienza di Prato dove, nell’arco di dieci anni, a<br />
seguito di un progressivo incremento degli allacciamenti da parte<br />
delle imprese insediate, i costi di produzione si sono ridotti a quasi un<br />
terzo.<br />
In ambito produttivo esistono molteplici esigenze di utilizzo idrico a<br />
cui sono associati standard di qualità dell’acqua assai differenti, in<br />
alcuni casi non necessariamente elevati come quelli richiesti per la<br />
potabilità. Un’attenta analisi dei fabbisogni quantitativi e qualitativi<br />
può quindi tornare molto utile in fase di progettazione. Infatti, spesso<br />
é possibile prevedere l’utilizzo di “acque di servizio” anziché acque<br />
potabili per gli usi che lo consentono (produttivi e non); naturalmente<br />
la fornitura di “acque di servizio” esenti da rischi, comporta un’attenta<br />
pianificazione, dimensionamento ed esecuzione dei lavori di<br />
costruzione.<br />
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