14.06.2013 Views

Strada Maestra n.33 - Raffaele Pettazzoni

Strada Maestra n.33 - Raffaele Pettazzoni

Strada Maestra n.33 - Raffaele Pettazzoni

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

di Artemis Orthia, scoperti dai ricercatori inglesi; poi, a tavolino, redige<br />

una scheda sui vari periodi di costruzione del santuario.<br />

A Sparta fa diversi incontri (anche con le cimici): un certo Angelikós; il<br />

raphtes, cioè il sarto; un italiano maestro di banda (un altro l'ha incontrato al<br />

Pireo), pagato da una società: ha avuto tre-quattro mogli, in sette anni non è<br />

riuscito ad imparare il greco e ha dimenticato l'italiano.<br />

Da Sparta a Mistrá e a Kalamáta (aprile 1908)<br />

Dopo qualche altra breve escursione nei dintorni (le strade sono in<br />

pessimo stato), <strong>Raffaele</strong> <strong>Pettazzoni</strong> lascia Sparta diretto a Mistrá: questa<br />

città non presenta particolare interesse per l'archeologo classico, ma merita<br />

d'esser vista per le chiese, i monasteri, i palazzi che, come si legge nel<br />

Baedeker, «geben ein vollständiges Bild der Entwicklung der griechischbyzantinischen<br />

Baukunst und Malerei im XIII.-XV. Jahrhundert» (danno<br />

una completa immagine dello svolgimento dell'architettura greco-bizantina e<br />

della pittura dei secoli XIII-XV).<br />

Inoltre, anche qui, un piacevole incontro: «indimenticabile il passeggio<br />

della principessa», registra <strong>Pettazzoni</strong> nel suo block-notes senza precisare<br />

meglio.<br />

Indimenticabile anche la traversata della Langada; la strada Sparta-<br />

Kalamáta sarà sconsigliata ai turisti anche mezzo secolo dopo: è in<br />

montagna, presenta molte curve, attraversa una regione quasi inesplorata; in<br />

compenso offre bellissimi panorami, la visione del Taygeto coperto di neve<br />

e quella, emozionante (l'abbiamo già ricordato), del precipizio vicino alla<br />

gola della Langada.<br />

Si giunge finalmente a Kalamai (Kalamáta) sul Golfo di Messene; ma<br />

<strong>Pettazzoni</strong> non ha il tempo per fermarsi a lungo e per compiere un'escursione<br />

a Messene: deve prendere il treno per Pyrgos e a Pyrgos deviare per<br />

Olympia.<br />

Lungo il viaggio si ferma a visitare Pylos e Kyparissia.<br />

Ad Olympia con Dörpfeld e Karo (26-27 aprile 1908)<br />

Nei giorni 26 e 27 aprile <strong>Pettazzoni</strong> si trova ad Olympia, dove assiste alle<br />

«conferenze illustrative» che vi tengono il prof. Döpfeld e il dott. Karo del<br />

Deutsches Institut: con la loro guida, probabilmente insieme con altri corsisti,<br />

egli visita le rovine della città antica, il Pritaneion, il Filippeion, l'Heraion, il<br />

Pelopeion, il Metrôon, il grande tempio di Zeus...<br />

Molte ore vengono dedicate al Museo, il più ricco di antichità elleniche<br />

dopo quelli di Atene e di Delfi; <strong>Pettazzoni</strong> vi ammira, tra l'altro, alcune<br />

grandi opere come le decorazioni del tempio di Zeus («Chi ha scolpito la<br />

scoltura del tempio di Zeus Olimpio?»), le métope («Frammenti a Parigi»),<br />

il tesoro dei Megaresi...<br />

Non viene realizzato il progetto di andare con Dörpfeld a Leucade e a<br />

Itaca.<br />

163

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!