Strada Maestra n.33 - Raffaele Pettazzoni
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22 maggio 1908<br />
Ho visitato il Kabirion presso Tebe.<br />
È tutto ricolmato; e il frumento cresce alto sopra.<br />
Tranne le fondam. di uno dei lati minori (sud)<br />
— Vicino a questo ho osservato un tratto a pietre poligonali (che a prima vista mi<br />
parve, ma credo per suggestione, disegnare una linea curva).<br />
Vidi altre tracce di muri, pure ricolmati; e massi isolati che saranno appartenuti a<br />
queste mura.<br />
_<br />
Il sig.r Keramopulos mi assicurò di aver scritto al ministero a proposito di questo<br />
ricolmamento.<br />
Nel Museo, dove sono conservati reperti non solo locali, ma anche di<br />
Thespiae, di Ptoion, di Orchómenos, <strong>Pettazzoni</strong> esamina in particolare i<br />
bassorilievi funerari della Beozia e tre stele di pietra scolpita e dipinta.<br />
Lo stesso 22 maggio si reca a Thespiae, dove rimane anche il 23: ha con<br />
sé un appunto tratto dal commento del Frazer a Pausania e un altro tratto<br />
dalla guida del Joanne; esamina attentamente i resti del tempio delle Muse (a<br />
tavolino ne traccerà la pianta ripromettendosi di scrivere a Jamot, ricercatore<br />
francese che ha scavato il sito con il De Ridder all'inizio degli anni Novanta<br />
del secolo XIX). Passa anche da Erimokastro, il villaggio moderno: e qui, tra<br />
l'altro, osserva «le donne alla fonte, coi calzoni».<br />
Nei giorni successivi visita Tanagra, Levadia (nota per l'oracolo di<br />
Trofonio), le rovine micenee di Gulás, il grosso villaggio di Karditsa,<br />
Orchómenos (l'antica Orcoméne); in quest'ultimo luogo vede, tra l'altro, la<br />
grande tomba a cupola del periodo miceneo (nota sotto il nome di Tesoro di<br />
Minia: è simile al Tesoro d'Atreo di Micene).<br />
Non trascura qualche altra località minore.<br />
Gli ultimi giorni ad Atene (fine maggio-primi di giugno 1908)<br />
Anche il viaggio in Beozia è finito; <strong>Pettazzoni</strong> si prepara a lasciare la<br />
Grecia per raggiungere Costantinopoli; «ma tutto ciò è subordinato alle<br />
condizioni finanziarie»: come scrive al prof. De Ruggiero da Atene in data<br />
24 maggio, non ha ancora ricevuto lo stipendio di aprile ...<br />
Alla Librairie internationale Beck & Barth si procura il volume<br />
Konstantinopel und das westliche Kleinasien dell'Handbuch für Reisende di<br />
Karl Baedeker, Leipzig, 1905, e subito legge attentamente le pagine relative<br />
alla storia di quella grande città (79-82), nonché le notizie pratiche.<br />
Il 30 maggio è ancora nella capitale greca; tra le persone che si appresta a<br />
salutare c'è il prof. Alessandro Philadelphus, libero docente di Filosofìa<br />
dell'Università di Atene, bibliotecario della Società archeologica greca,<br />
autore di varie opere pubblicate in Grecia negli anni Novanta dell'Ottocento;<br />
egli regala a <strong>Pettazzoni</strong> copia del suo volume L'uomo scimmia degenerata,<br />
tradotto dal francese e stampato a Napoli nel 1898, e un suo opuscolo in<br />
tedesco Der Pan in der antiken Kunst. Eine archaelogische und aesthetische<br />
Studie, Athen, 1899.<br />
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