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Strada Maestra n.33 - Raffaele Pettazzoni

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myaritiche, ebraiche, hittite...; si sofferma ad osservare il «Dionysos» hittita<br />

(non è menzionato nel Baedeker; probabilmente è di recente esposizione; c'è<br />

da indagare il rapporto con il «Dionysos» tracofrigio e l'analogia con quello<br />

miceneo-greco); studia i rilievi e le iscrizioni provenienti da Sendjirli...<br />

L'archeologia nelle strade e nelle botteghe di Costantinopoli<br />

(giugno 1908)<br />

<strong>Pettazzoni</strong>, oltre alle antichità conservate nei musei, visita i monumenti<br />

e i luoghi notevoli della città e appone qualche segno o osservazione nelle<br />

pagine del Baedeker o del suo block-notes; per esempio: «La porta del<br />

Seraskjerat indimenticabile».<br />

Ma egli trova qualcosa di interessante per l'archeologo anche tra gli<br />

oggetti esposti nelle botteghe o in qualche caratteristica di un edifìcio<br />

moderno; per esempio annota:<br />

Facciata ornamentale; spesso adorne di una iscrizione. C'è una ragione o, almeno, un<br />

sentimento religioso?<br />

Fontane numerose. Sono più o meno riccamente, ma tutte decorate.<br />

Da un venditore di ceramiche vede esposti certi vasi moderni che gli<br />

suggeriscono il ricordo della ceramica micenea; su questi oggetti, sui motivi<br />

delle decorazioni, sui riscontri micenei con le ceramiche turche del Tschinili<br />

Kjosk, con gli antichi pistoi greci egli scrive un'intera pagina col titolo<br />

Survival moderno di ceramica micenea.<br />

Il ritorno da Costantinopoli ad Atene: un bilancio e un programma<br />

(19 giugno 1908)<br />

Verso la metà del giugno 1908 <strong>Raffaele</strong> <strong>Pettazzoni</strong> s'imbarca a<br />

Costantinopoli sul «Bulgaria» diretto al Pireo; durante il tragitto egli osserva<br />

«squadre di giovani delfini correnti a fianco del vapore» e si chiede se «non<br />

furono questi che i greci ritrassero nella loro arte, specie nella pittura<br />

vascolare arcaica»; il suo pensiero corre anche ad Aríon, il poeta di<br />

Metimma che, secondo il racconto di Erodoto, durante il viaggio di ritorno<br />

dall'Italia, fu gettato dalla nave e portato a terra da un delfino.<br />

Il 19 giugno giunge ad Atene; prima di ripartire per Creta (la partenza è<br />

fissata per il 20) scrive al presidente della Scuola archeologica per rendere<br />

conto degli studi compiuti a Costantinopoli e per esporre il programma dei<br />

viaggi di studio da compiere nel secondo semestre dell'anno in corso:<br />

A Costantinopoli ebbi a studiare ogni giorno nell'importante Museo Imperiale.<br />

Tra le cose che attrassero la mia attenzione in modo speciale — oltre i sarcofagi di<br />

Klazomene (i quali furono argomento del lavoro che presentai il primo anno alla<br />

Scuola) — fu la ceramica preistorica rinvenuta nei tumuli della Frigia, e in vari<br />

luoghi della Tracia e della Macedonia, in rapporto con la ceramica degli<br />

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