Strada Maestra n.33 - Raffaele Pettazzoni
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gare la somma di L. 1000» e di costituire un comitato locale per i soccorsi:<br />
tra gli altri viene chiamato a farne parte il dott. <strong>Raffaele</strong> <strong>Pettazzoni</strong> «per la<br />
Dante Alighieri».<br />
Il comitato si riunisce per la prima volta il 31 dicembre, alle ore 15.<br />
<strong>Pettazzoni</strong> ha concluso il triennio di alunnato nella Scuola archeologica<br />
di Roma e ha terminato i viaggi di studio all'estero; perciò può sottrarre<br />
alcune ore agli studi per collaborare con l'amministrazione comunale.<br />
Lo stesso 30 dicembre la giunta municipale conferma <strong>Raffaele</strong><br />
<strong>Pettazzoni</strong> membro della Commissione per le Scuole di Musica insieme con<br />
Ugo Castelvetri, Guglielmo Castelvetri, Arnaldo Martinelli, e Dazio<br />
Scagliarini.<br />
Come vedremo, l'attività di <strong>Raffaele</strong> <strong>Pettazzoni</strong> a favore<br />
dell'amministrazione comunale verrà molto ridotta nel 1909: nel primo<br />
semestre egli sarà impegnato nell'insegnamento secondario superiore a<br />
Bologna e successivamente a Roma nell'ufficio di ispettore nei Musei<br />
Preistorico, Etnografico e Kircheriano.<br />
Professore supplente di lettere latine e greche nel R. Liceo-Ginnasio «Marco<br />
Minghetti» di Bologna (anno scol. 1908-09)<br />
In un certificato di servizio, rilasciato il 19 aprile 1912, Carlo Moratti,<br />
preside del R. Liceo-Ginnasio «Marco Minghetti» di Bologna, «attesta che il<br />
dott. <strong>Raffaele</strong> <strong>Pettazzoni</strong> nell'intero anno scolastico 1908-909 insegnò, quale<br />
supplente, in questo Liceo (Corso A) lettere latine e greche». Non è indicato<br />
in alcun documento il giorno dell'effettiva assunzione in servizio: non<br />
certamente nell'ottobre o novembre 1908 (<strong>Pettazzoni</strong> è ancora all'estero);<br />
forse nel dicembre prima delle vacanze natalizie 1908, o subito dopo queste,<br />
nel gennaio 1909.<br />
<strong>Raffaele</strong> <strong>Pettazzoni</strong> ritorna, come professore, nell'istituto che ha<br />
frequentato da studente e dal quale è uscito «licenziato d'onore» nel luglio<br />
1901; forse non varca la stessa soglia o la varca per pochi giorni poiché nella<br />
seconda settimana del gennaio 1909 le lezioni riprendono nella nuova sede,<br />
nell'ex palazzo Taruffi di Via Poggiale, n. 18 (dopo la Grande Guerra<br />
diventerà Via Nazario Sauro); per l'esattezza sono di spettanza dell'istituto<br />
gli stabili situati nelle vie Poggiale, Maggia e Belvedere, costituiti dal<br />
palazzo, case adiacenti e giardino, ai civici numeri 16 e 18 di Via Poggiale e<br />
1 e 5 di Via Belvedere; muratori e falegnami hanno ultimato i lavori nella<br />
prima settimana di gennaio provocando un breve prolungamento delle<br />
vacanze invernali.<br />
L'Istituto presenta un aspetto di decorosa nobiltà esteriore, spira un'aria<br />
di serenità confortevole, offre una sensazione di familiare e ordinata<br />
intimità.<br />
Le aule sono più che sufficienti per le quindici classi; unico<br />
inconveniente gli inquilini che abitano il secondo piano, per i quali il preside<br />
chiede al Comune l'apertura di un separato ingresso in Via Maggia (33).<br />
Al «Minghetti» <strong>Pettazzoni</strong> ritrova il suo vecchio preside Carlo Moratti e<br />
alcuni<br />
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