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Scuola di Dottorato di Ricerca in Parodontologia Sperimentale

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Sito ricevente<br />

Il sito ricevente gioca un ruolo molto importante sul dest<strong>in</strong>o dell’<strong>in</strong>nesto<br />

poiché risulta particolarmente attivo nelle fasi <strong>di</strong> guarigione.<br />

Le caratteristiche del letto ricevente <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> <strong>in</strong>fluenzare la<br />

sopravvivenza dell’osso <strong>in</strong>nestato sono:<br />

posizione del sito ricevente rispetto all’osso <strong>in</strong>nestato (onlay o<br />

<strong>in</strong>lay);<br />

presenza <strong>di</strong> una <strong>in</strong>terfaccia sufficientemente ampia da favorire la<br />

stabilità dell’<strong>in</strong>nesto e la vascolarizzazione;<br />

presenza <strong>di</strong> un sufficiente strato <strong>di</strong> osso corticale nativo che<br />

consenta la fissazione rigida;<br />

presenza <strong>di</strong> una adeguata vascolarizzazione.<br />

Metodo <strong>di</strong> fissazione al sito ricevente<br />

La fissazione rigida 16,17,18 garantisce una maggiore affidabilità <strong>di</strong><br />

attecchimento al sito ricevente consentendo all’<strong>in</strong>nesto <strong>di</strong> svolgere la sua<br />

duplice funzione meccanica ed osteogenetica. L’assenza <strong>di</strong> mobilità<br />

dell’<strong>in</strong>nesto è <strong>in</strong><strong>di</strong>spensabile aff<strong>in</strong>chè non si venga a creare un gap tra<br />

<strong>in</strong>nesto e sito ricevente, che, guarendo per seconda <strong>in</strong>tenzione,<br />

determ<strong>in</strong>erebbe la formazione <strong>di</strong> tessuto connettivale (pseudoartrosi).<br />

Stress biomeccanici<br />

Diversi autori hanno messo <strong>in</strong> relazione le evidenze cl<strong>in</strong>iche dei<br />

riassorbimenti degli <strong>in</strong>nesti ossei con l’<strong>in</strong>terferenza degli stress meccanici<br />

subiti dall’<strong>in</strong>nesto. Queste evidenze cl<strong>in</strong>iche hanno per il momento un<br />

esclusivo supporto empirico basato sulla legge <strong>di</strong> Wolff 4 mai <strong>di</strong>mostrata,<br />

secondo la quale l’architettura dell’osso si rimodella <strong>in</strong> relazione alle forze<br />

ad esso applicate e ogni volta che si mo<strong>di</strong>fica la funzione dell’osso<br />

cambiano anche la sua architettura <strong>in</strong>terna ed esterna. In particolare sono<br />

<strong>in</strong><strong>di</strong>ziati come fattori traumatici favorenti il riassorbimento dell’<strong>in</strong>nesto, la<br />

tensione del lembo <strong>di</strong> copertura, i traumi muscolari al livello del sito<br />

ricostruito, i traumi <strong>di</strong> protesi provvisorie nella fase <strong>di</strong> guarigione dell’osso.<br />

Tasso <strong>di</strong> rivascolarizzazione<br />

Abbiamo già visto che la microarchitettura è un elemento determ<strong>in</strong>ante<br />

per il grado <strong>di</strong> rivascolarizzazione, nell’osso midollare gli ampi spazi tra le<br />

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