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Scuola di Dottorato di Ricerca in Parodontologia Sperimentale

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laterale della coscia. Le se<strong>di</strong> iliache <strong>di</strong> prelievo possono essere localizzate a<br />

livello dell’ileo anteriore o posteriore. La più utilizzata è l’area iliaca<br />

me<strong>di</strong>ale anteriore.<br />

L’<strong>in</strong>nesto prelevato dalla cresta iliaca è stato ottenuto seguendo la tecnica<br />

descritta da Grillon 23 mo<strong>di</strong>ficata da Politi 24 usando un approccio cutaneo<br />

attraverso le l<strong>in</strong>ee elettive <strong>di</strong> <strong>in</strong>cisione.<br />

Sulla cute dell’area iliaca designata al prelievo vengono tracciate<br />

preventivamente dal chirurgo due o tre l<strong>in</strong>ee elettive che <strong>in</strong><strong>di</strong>viduano il<br />

naturale andamento delle pieghe cutanee. La loro identificazione avviene<br />

con paziente <strong>in</strong> pie<strong>di</strong> e ch<strong>in</strong>ato <strong>in</strong> avanti col busto. Una <strong>di</strong> queste l<strong>in</strong>ee sarà<br />

poi scelta <strong>in</strong> sede operatoria come l<strong>in</strong>ea <strong>di</strong> <strong>in</strong>cisione per accedere all’area<br />

<strong>di</strong> prelievo. Vengono poi tracciate altre l<strong>in</strong>ee <strong>di</strong> repere, <strong>in</strong> particolare la<br />

posizione della sp<strong>in</strong>a iliaca antero-superiore e il decorso della cresta iliaca.<br />

La sp<strong>in</strong>a iliaca anteriore costituisce un limite chirurgico <strong>in</strong>valicabile per<br />

non <strong>in</strong>correre nel rischio <strong>di</strong> ledere l’arteria iliaca circonflessa superficiale, il<br />

nervo femoro-cutaneo laterale ed il legamento <strong>in</strong>gu<strong>in</strong>ale. Scelta la l<strong>in</strong>ea<br />

elettiva ad una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> sicurezza dalla sp<strong>in</strong>a iliaca antero-superiore, si<br />

procede lungo questa all’<strong>in</strong>cisione dei tessuti che avviene per piani, f<strong>in</strong>o al<br />

co<strong>in</strong>volgimento dello strato a<strong>di</strong>poso profondo e all’esposizione del piano<br />

muscolare. A questo livello è mo<strong>di</strong>ficato il piano <strong>di</strong> <strong>in</strong>cisione che passa da<br />

perpen<strong>di</strong>colare alla cresta a parallelo. L’<strong>in</strong>cisione del piano aponevrotico<br />

muscolare f<strong>in</strong>o all’osso è fatta lungo la cresta per una lunghezza<br />

proporzionale alla quantità <strong>di</strong> osso da prelevare. Si procede alla<br />

scheletrizzazione dell’area <strong>di</strong> prelievo <strong>in</strong> <strong>di</strong>rezione antero-me<strong>di</strong>ale con<br />

<strong>di</strong>stacco dei muscoli addom<strong>in</strong>ali ed iliaco. La fase osteotomica descritta da<br />

Politi prevede la realizzazione <strong>di</strong> un coperchio osseo crestale con cerniera<br />

laterale (trap-door) al <strong>di</strong> sotto del quale viene eseguito il prelievo en-block<br />

cortico-midollare. Il coperchio viene poi riposizionato andando a<br />

riprist<strong>in</strong>are la normale morfologia crestale con m<strong>in</strong>or <strong>di</strong>scomfort per il<br />

paziente. Il coperchio è realizzato con scalpelli e/o frese reciprocanti con<br />

tre l<strong>in</strong>ee osteotomiche, due perpen<strong>di</strong>colari alla cresta e una, <strong>di</strong><br />

congiunzione, lungo il labbro me<strong>di</strong>ale crestale. Facendo leva con gli<br />

scalpelli <strong>in</strong>seriti nell’<strong>in</strong>cisione <strong>di</strong> congiunzione si ribalta lo sportello<br />

lateralmente. Il quarto lato subisce una frattura a legno verde senza<br />

<strong>di</strong>slocazione delle parti, tenute <strong>in</strong>sieme dalla persistenza del periostio. Si<br />

eseguono i fori dove passerà il filo da osteos<strong>in</strong>tesi per il riposizionamento<br />

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