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32 PCB settembre 2012<br />
la in uso. Però, oltre al problema evidente<br />
che potremmo non disporre più<br />
di altre bobine nuove, questa strategia<br />
potrebbe comportare problemi relativi<br />
alla tracciabilità, alla gestione<br />
di componenti sensibili all’umidità, e<br />
imporre una disciplina FIFO nel magazzino.<br />
Un’ottimizzazione adattiva<br />
Fino a questo punto siamo stati abbastanza<br />
vaghi su quello che deve essere<br />
considerata una sequenza ottimizzata.<br />
Ovviamente tutti desideriamo<br />
cambi produzione veloci, caricare<br />
meno feeder possibili e avere un’alta<br />
velocità produttiva, ma a volte scordiamo<br />
che questi obiettivi potrebbero<br />
non essere raggiunti tutti simultaneamente.<br />
Quindi, a quale di questi<br />
obiettivi dobbiamo dare la priorità?<br />
La risposta è: una combinazione<br />
di tutti insieme. <strong>Il</strong> software di ottimizzazione<br />
deve utilizzare una “funzione<br />
costo” ridotta al minimo dall’algoritmo<br />
che elabora l’ottimizzazione.<br />
Come spiegato precedentemente,<br />
la ricerca deve comunque essere indirizzata<br />
correttamente dall’euristica e<br />
il tool di ottimizzazione deve poterlo<br />
permettere. Una “funzione-costo” che<br />
rifl etta la produzione reale deve considerare<br />
la somma del tempo necessario<br />
per il caricamento feeder, il tempo<br />
di cambio produzione, la velocità<br />
macchina, ma con pesi o priorità diversi.<br />
Al termine della giornata produttiva<br />
è il costo produttivo che vogliamo<br />
ridurre e ciascuna di queste<br />
operazioni ha un proprio costo.<br />
<strong>Il</strong> pianifi catore della produzione<br />
deve poter impostare le diverse valenze<br />
e adattarle alla propria realtà<br />
produttiva anche in momenti diversi.<br />
L’approccio iniziale potrebbe essere<br />
quello di fare un’analisi economica<br />
del costo orario macchina, costo orario<br />
operatore ecc. e aggiornarla, anche<br />
quotidianamente, in base alla situazione<br />
della manodopera. Ad esempio,<br />
se un giorno si è a corto di personale si<br />
deve aumentare il costo o l’importanza<br />
attribuita al carico feeder in modo<br />
che l’ottimizzatore suggerisca una<br />
sequenza produttiva che minimizzi il<br />
lavoro manuale. Se in un giorno diverso<br />
si hanno picchi di lavoro e si è<br />
dovuto chiedere l’aiuto di un operatore<br />
di un altro reparto, il carico feeder<br />
non sarà più la priorità, ma lo diventerà<br />
la velocità macchina. A questa pun-<br />
Fig. 3 - I componenti in comune sono il criterio principale nella scelta dei lavori da<br />
accorpare in un family kitting<br />
to la “funzione costo” sarà indirizzata<br />
diversamente e si otterranno soluzioni<br />
diff erenti che punteranno al massimo<br />
sfruttamento della velocità macchina<br />
Visibilità dei materiali<br />
e fermi macchina<br />
I software di ottimizzazione matematici<br />
sono senza dubbio tool molto<br />
potenti ai fi ni del bilanciamento linea<br />
e della sequenza di lavoro, ma non dimentichiamo<br />
che un buon fl usso dei<br />
materiali è un pre-requisito per poter<br />
addirittura iniziare a usare questi<br />
strumenti. Nessun software può risolvere<br />
il problema se non disponiamo<br />
dei materiali necessari a completare<br />
la scheda.<br />
<strong>Il</strong> pianifi catore della produzione<br />
può scegliere le soluzioni migliori per<br />
sfruttare al massimo la velocità macchina<br />
e minimizzare il carico di lavoro<br />
manuale, ma senza l’interazione<br />
con la gestione dei materiali in ingresso<br />
e uscita e, soprattutto, senza un accesso<br />
semplice e immediato delle informazioni,<br />
tutti gli sforzi della pianifi<br />
cazione potrebbero vanifi carsi.<br />
<strong>Il</strong> responsabile della produzione<br />
deve quindi poter disporre in tempo<br />
reale di queste informazioni che devono<br />
essere immediatamente collegate<br />
sia al software di ottimizzazione<br />
che di gestione linea per scongiurare<br />
che almeno uno dei problemi evitabili<br />
sia eff ettivamente evitato: quello della<br />
mancanza di componenti o della loro<br />
locazione errata. La scelta quindi deve<br />
essere quella di utilizzare un software<br />
che combini ottimizzazione e funzionalità<br />
logistica per mantenere il tempo<br />
produttivo il più alto possibile e il<br />
suo costo il più basso possibile. Ecco<br />
quindi la necessità di un’ottimizzazione<br />
adattiva. <strong>Il</strong> vostro sofware ve la garantisce?<br />
Cabiotec<br />
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