PCB09_Copertina (200x267)_OK.indd - B2B24 - Il Sole 24 Ore
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quanto prima possibile, per ridurre<br />
gli scarti o contenerli a poche parti<br />
per milione.<br />
L’applicazione del controllo<br />
statistico, col supporto di grafici<br />
e diagrammi, mira a misurare<br />
le variazioni, o gli scostamenti,<br />
rispetto al valore desiderato detto<br />
target, per poter introdurre di conseguenza<br />
le appropriate e necessarie<br />
misure tese a ridurre le variazioni al minimo<br />
fisiologico.<br />
<strong>Il</strong> beneficio derivante dall’introduzione<br />
del controllo statistico si evidenzia<br />
in modo particolare nei processi altamente<br />
ripetitivi, e per quei prodotti<br />
(usualmente ad alta tecnologia) che<br />
devono sottostare a tolleranze estremamente<br />
ridotte.<br />
Una volta individuate le principali<br />
variabili del processo, l’SPC lavora sul<br />
prelievo periodico dei dati per tracciare<br />
l’andamento (le variazioni) delle variabili<br />
principali del processo stesso o relative<br />
al prodotto in lavorazione.<br />
Ogni processo presuppone delle variabili.<br />
<strong>Il</strong> punto è definire quali gli siano<br />
naturalmente correlate e con quali<br />
limiti, e quali variabili siano diversamente<br />
da attribuire a disturbi e influenze<br />
esterne. Sulla capacità di discernere<br />
tra le due si valuta la bontà di un SPC.<br />
Perturbazioni al processo che possano<br />
derivare da cause esterne e innaturali<br />
sono per esempio la mancata manutenzione<br />
delle macchine di produzione,<br />
materiali di consumo scadenti, circuiti<br />
stampati o componentistica difettosi.<br />
Poste sotto monitoraggio le variabili<br />
di processo, il passo successivo è l’isolamento<br />
e l’eliminazione delle perturbazioni<br />
esterne. A questo punto rimangono<br />
solo le fluttuazioni interne al processo<br />
da analizzare, per poterle ridurre al<br />
minimo.<br />
Uno strumento di lavoro significativo<br />
è costituito dalle carte di controllo,<br />
che hanno il compito di rappresentare<br />
visivamente come si comporta il processo<br />
nel tempo.<br />
Pianificare, fare, verificare e agire<br />
sono le quattro tappe del percorso alla<br />
qualità<br />
<strong>Il</strong> percorso della qualità<br />
<strong>Il</strong> percorso che porta alla qualità parte<br />
dalla costruzione di un sistema aziendale<br />
improntato al “problem solving”.<br />
Attingendo dall’esperienza di chi<br />
ha intrapreso la politica del “doing it<br />
right the first time”, si evidenzia come<br />
i seguenti cinque elementi siano fondamentali<br />
per raggiungere l’obiettivo:<br />
- impegno del management.<br />
Raggiungere risultati rilevanti nel<br />
miglioramento produttivo e qualitativo<br />
richiede il completo coinvolgimento<br />
di tutta l’organizzazione. I<br />
manager devono sentirsi impegnati<br />
in prima persona per poter poi coinvolgere<br />
i loro collaboratori;<br />
- coinvolgimento dell’intero organigramma<br />
aziendale. È fondamentale<br />
il coinvolgimento attivo di tutta l’organizzazione<br />
aziendale;<br />
- promozione di un clima di collaborazione.<br />
Gli obiettivi devono essere<br />
spiegati, capiti e accettati a tutti i livelli.<br />
Devono essere appianate le rivalità<br />
e i campanilismi tra reparti e<br />
livelli gerarchici diversi. Le tecniche<br />
e gli strumenti adottati con l’SPC<br />
potrebbero evidenziare nuovi problemi<br />
e richiedere cambiamenti che<br />
solo la piena collaborazione tra funzioni<br />
aziendali può risolvere;<br />
- riconoscimenti per gli obiettivi<br />
raggiunti. Le aziende sono principalmente<br />
composte da persone<br />
che hanno bisogno di sentirsi<br />
parte dell’organizzazione,<br />
di essere stimate e di realizzarsi.<br />
Demotivarle significa deresponsabilizzarle;<br />
- tempo, energia e determinazione.<br />
Un miglioramento può essere misurato<br />
sulla base di settimane o mesi,<br />
ma consolidare un successo reale<br />
può richiedere anni.<br />
Assodata la volontà di percorrere la<br />
strada della qualità, il passo successivo<br />
consiste nell’identificare i nodi chiave<br />
del processo da controllare.<br />
Individuate le variabili si assegnano<br />
le priorità e si focalizzano quei problemi<br />
di qualità e produttività per cui è fondamentale<br />
individuare e analizzare le cause<br />
di devianze. Si ottiene dal processo<br />
il massimo che può dare allo stato attuale.<br />
Sono comunque sotto controllo le<br />
macchine, le competenze degli operatori,<br />
lo svolgimento del processo, i materiali,<br />
le condizioni ambientali e i metodi<br />
di controllo.<br />
Raggiunto un primo livello di ottimizzazione<br />
è ragionevole chiedersi se si<br />
sia raggiunto il massimo o se non ci sia<br />
un ulteriore spazio di miglioramento. Si<br />
paragonano le caratteristiche del prodotto<br />
con le specifiche tecniche. È questa<br />
la fase di indagine sulla capacità del<br />
processo (process capability).<br />
A fronte di una risposta negativa si<br />
stende un piano di miglioramento del<br />
processo. Nel caso che le specifiche non<br />
possano essere raggiunte è necessario<br />
scegliere tra una delle due alternative:<br />
- cambiare la filosofia di produzione<br />
per ottenere il prodotto con le caratteristiche<br />
richieste;<br />
- verificare se le caratteristiche riflettono<br />
realmente le necessità del prodotto<br />
e non siano sovradimensionate<br />
rispetto alle reali esigenze. Nel<br />
caso cambiare in senso meno stringente<br />
le caratteristiche.<br />
PCB settembre 2012<br />
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