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78 PCB settembre 2012<br />
La seconda è in qualche caso teoricamente<br />
percorribile, ma praticamente<br />
troppo costosa e per lo più illogica.<br />
L’unica via realisticamente percorribile<br />
è re-ingegnerizzare il processo produttivo,<br />
il che vuol dire intervenire sul setup<br />
delle macchine e sulle modalità del<br />
loro utilizzo, magari cambiando quelle<br />
non adeguate allo scopo; istruire<br />
meglio il personale, migliorare<br />
la scelta e il controllo del materiale<br />
di base; migliorare l’ambien-<br />
te operativo o apportare modifiche<br />
al flusso produttivo. Se il processo<br />
è sotto controllo, l’SPC continuerà<br />
a costituire l’elemento portante per<br />
un miglioramento continuo della<br />
produttività e della qualità che soggiace<br />
a una evoluzione dinamica che si sviluppa<br />
nel tempo.<br />
Processo e tracciabilità<br />
Operativamente è necessario identificare<br />
univocamente il percorso del<br />
prodotto lungo lo snodarsi del processo<br />
produttivo, ovvero stabilire la piena<br />
tracciabilità. Tracciabilità significa perfetta<br />
corrispondenza e uguale rappresentatività<br />
tra condizioni operative subite<br />
e caratteristiche misurate sul prodotto.<br />
Diversamente non si potrebbe efficacemente<br />
identificare e ottimizzare i<br />
parametri essenziali del processo.<br />
<strong>Il</strong> campione deve inoltre essere rappresentativo,<br />
cioè essere su scala ridotta<br />
una copia fedele della realtà che si vuole<br />
indagare. Ogni elemento campione deve<br />
avere la stessa probabilità di essere selezionato,<br />
pena la mancanza di rappresentatività.<br />
<strong>Il</strong> processo è un sistema complesso<br />
al cui interno si individuano diversi livelli<br />
di gerarchia spaziale e temporale.<br />
Questo presuppone che la raccolta dati<br />
avvenga considerando diversi fattori di<br />
stratificazione, infatti l’output del processo<br />
è identificato da più caratteristiche,<br />
di cui alcune correlate tra loro.<br />
I fenomeni casuali che intervengono<br />
La piramide delle azioni documentali che<br />
accompagnano e certificano le varie fasi della qualità<br />
su un processo sono collocati a diversi<br />
livelli ed esercitano influenze differenti<br />
sull’output finale.<br />
I fenomeni variano nel tempo e nello<br />
spazio per cui la raccolta dati deve essere<br />
progettata con l’obiettivo di individuare<br />
il peso delle due componenti e di<br />
conseguenza focalizzare la componente<br />
prioritaria.<br />
X-Chart e R-Chart<br />
Si dice che non tutti i numeri possiedano<br />
la dignità del dato statistico, cioè<br />
non tutti i valori collezionabili in produzione<br />
possiedono la giusta valenza<br />
per essere rappresentativi del processo.<br />
Un dato risulta essere tanto più significativo,<br />
quanto più è ricco di informazioni.<br />
Per conoscere un processo occorre<br />
raccogliere dati che siano effettivamente<br />
ricchi di informazione.<br />
Nella carte di controllo è evidenziata<br />
una linea centrale di riferimento che<br />
rappresenta un indicatore della caratteristica<br />
di prodotto o di parametro di<br />
processo, cui si riferiscono tutti i dati introdotti.<br />
Ci sono inoltre due limiti, uno<br />
inferiore e uno superiore, che indicano i<br />
valori minimo e massimo accettabili per<br />
la stima dell’indicatore, cioè separano le<br />
variabili ordinarie dagli eventi straordinari.<br />
Ogni punto che cade all’esterno<br />
dei limiti è considerato l’indicato-<br />
re di un evento straordinario, generatore<br />
di difettosità estraneo al processo, che<br />
di conseguenza richiede l’attivazione di<br />
un’azione correttiva. Le carte di controllo<br />
sono strumenti che hanno lo scopo<br />
di stabilire se una qualunque caratteristica<br />
qualitativa o quantitativa, misurata<br />
attraverso un prescelto indicatore<br />
statistico, si mantiene o meno in<br />
uno stato di controllo.<br />
Un processo è nel suo stato di<br />
controllo quando si riscontra la<br />
perfetta conformità della caratteri-<br />
stica considerata con le specifiche<br />
stabilite per quella caratteristica.<br />
Quando la caratteristica da<br />
controllare è misurabile, le carte di<br />
controllo maggiormente utilizzate sono<br />
la X-Chart e la R-Chart, che utilizzate<br />
nell’insieme caratterizzano adeguatamente<br />
il processo. X -Chart controlla<br />
la media della caratteristica di processo<br />
evidenziandone le variazioni. <strong>Il</strong> valore<br />
di riferimento può essere derivato da<br />
dati storici, piuttosto che fissato in base<br />
agli obiettivi da raggiungere. Anche<br />
il tracciato dei limiti superiore e inferiore<br />
deve seguire la stessa logica. R-Chart<br />
controlla la variabilità della caratteristica<br />
di processo e si costruisce con modalità<br />
analoghe alla precedente.<br />
Ricondotto il processo sotto controllo,<br />
la fase successiva consiste nel produrre<br />
con caratteristiche che rispecchino le<br />
specifiche date. Lo studio della capacità<br />
del processo dà una misura del livello<br />
di conformità dello stesso alle specifiche<br />
di progetto. Quanto più centrato sarà il<br />
processo, tante più saranno le possibilità<br />
che il prodotto esca con le caratteristiche<br />
aderenti alle specifiche di progetto.<br />
Molte volte è importante controllare<br />
la produzione mediante il monitoraggio<br />
delle difettosità. <strong>Il</strong> diagramma di<br />
Pareto ordina i dati raccolti, relativi ai<br />
vari difetti, per frequenza di accadimento<br />
o per ordine di costo. Questa rappresentazione<br />
aiuta a decidere l’ordine gerarchico<br />
con cui affrontare la soluzione<br />
dei problemi.