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Le piante degli orti e dei giardini: prevenzione del rischio - Ispesl

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minuzione <strong>del</strong>la motilità intestinale; <strong>del</strong>irio; allucinazioni; agitazione/sopore; convulsioni e coma<br />

(nei casi più gravi)<br />

Sostanza tossica/Toxic chemical: . . . . . giusquiamina (alcaloide); scopolamina (alcaloide); iosciamina (alcaloide); ioscina (alcaloide);<br />

atropina (alcaloide); nicotina (alcaloide); apoatropina (alcaloide); putrescina (alcaloide); tannini<br />

Tossicità/Toxicity: . . . . . . . . . . . . . . . . TOSSICA PER INGESTIONE/INALAZIONE<br />

Primo soccorso/First aid: . . . . . . . . . . non indurre il vomito. Somministrare carbone attivo per bocca (vedi posologia e modalità di<br />

somministrazione) se il paziente è sveglio. Portare il paziente nel più vicino Pronto Soccorso<br />

ospedaliero anche in assenza di sintomi. Contattare un Centro Antiveleni<br />

Riferimenti popolari/Folk references: . . insieme a Giusquiamo e Belladonna era annoverata tra le cosidette “<strong>piante</strong> maledette” e costituiva<br />

un ingrediente indispensabile per riti e pozioni magiche. Sin dai tempi antichi e in<br />

quasi tutte le culture è stata usata, per i suoi effetti psicotropi, non solo a fini religiosi e<br />

sciamanici ma anche criminosi in particolare come narcotizzante su ignare vittime di aggressioni<br />

e furti (da qui il nome volgare di Erba <strong>dei</strong> ladri). In passato le foglie venivano utilizzate<br />

per produrre sigarette antiasmatiche, rimedio basato sulla capacità di questa pianta<br />

di inibire l’eccitabilità <strong>del</strong> nervo vago. Pianta usata da diverse culture nei riti magico-religiosi<br />

e adoperata da diversi “curanderos” come anestetico locale e come antidolorifico nei<br />

piccoli interventi chirurgici<br />

Casi di avvelenamento/Poisoning cases: . . oggi molti giovani fumano le foglie e soprattutto i semi di questa pianta per la sua marcata azione<br />

stupefacente, ignorando forse che il suo consumo, anche occasionale, può causare gravi avvelenamenti<br />

spesso aventi esito letale. Negli anni ‘90 <strong>del</strong> secolo scorso ci furono numerose intossicazioni<br />

specialmente in Francia a causa di sigarette, preparate con tutte le parti <strong>del</strong>la pianta,<br />

che venivano fumate per sedare l’asma<br />

Note/Annotations: . . . . . . . . . . . . . . . era una pianta profetica <strong>del</strong>l’oracolo di Delfi. Questa pianta venne introdotta in Europa dagli<br />

Spagnoli nella seconda metà <strong>del</strong> XVI secolo. Oggi essa è diffusa in tutto il mondo, ovunque<br />

esistano condizioni ambientali idonee alla sua sopravvivenza. Esistono varie specie di Datura<br />

coltivate nei <strong>giardini</strong> a scopo ornamentale, apprezzate per la bellezza e il profumo <strong>dei</strong> fiori:<br />

tutte queste <strong>piante</strong> sono caratterizzate da un elevato grado di tossicità. La scarsa appetibilità<br />

<strong>del</strong>le parti attive di questa pianta, principalmente foglie e semi, riduce notevolmente<br />

la possibilità di intossicazioni di natura accidentale. Lo Stramonio (i suoi alcaloidi) è<br />

stato adoperato nel corso <strong>del</strong>la Seconda Guerra Mondiale come siero <strong>del</strong>la verità. Per la natura<br />

<strong>dei</strong> suoi componenti lo Stramonio è adoperato alcune volte per tagliare altre droghe.<br />

L’atropina è assai usata nella pre-anestesia e per dilatare le pupille durante l’esame <strong>del</strong> fondo<br />

oculare<br />

Riferimenti bibliografici/References: . . http://vm.cfsan.fda.gov/~djw/pltx.cgi?QUERY=datura+stramonium.<br />

http://www.cbif.gc.ca/pls/pp/poison?p_x=px<br />

Fonte/Source: . . . . . . . . . . . . . . . . . . M. Ceoloni, E. Bocchietto, S. Todeschi, Il Grande Atlante <strong>del</strong>le <strong>piante</strong> medicinali. 1000 schede<br />

di <strong>piante</strong> officinali con immagini a colori, Milano, Tecniche Nuove, 2006; F. Conti [et al.] (a cura<br />

di), An annotated checklist of the italian vascular flora, Roma, Palombi, 2005; A. Ranfa, Piante<br />

amiche e nemiche <strong>del</strong>l’uomo, Perugia, ali&no, 2004; L. Viegi, A. Pieroni, P.M. Guarrera, S. Maccioni,<br />

Piante usate in Italia in medicina veterinaria popolare, http://www.biblio.vet.unipi.it/anna-<br />

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