Le piante degli orti e dei giardini: prevenzione del rischio - Ispesl
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quella data dal contatto con il pomodoro (Solanum lycopersicum) che dà comparsa di un rapido edema <strong>orti</strong>carioide<br />
nelle sedi di contatto. Molte altre verdure e frutti sono in grado di determinare manifestazioni analoghe:<br />
sedano, cavolo, cipolla, carota, pesca, mango. Anche il contatto con le Graminaceae (avena, orzo ecc.) può indurre<br />
questo tipo di dermatiti allergiche.<br />
<strong>Le</strong> fitodermatiti allergiche da ipersensibilità ritardata sono invece più frequenti e sono regolate da una risposta<br />
immunitaria di IV tipo (linfocita T dipendente). Il quadro clinico di questo tipo di dermatiti è caratterizzato<br />
dalla comparsa di un vero e proprio eczema, clinicamente simile a quello di tipo irritativo, conseguente al contatto<br />
ripetuto con l’agente patogeno.<br />
Alcuni esempi di <strong>piante</strong> causa di fitodermatiti allergiche sono: le fitodermatiti da Asteraceae (crisantemi,<br />
margherita comune, camomilla comune, arnica montana) contenente l’alantolattone causa di dermatite; le Primulaceae<br />
che contengono come sostanza allergizzante la primina (2-metossi-6-N-pentil-p-benzochinone) causa di<br />
dermatite eritemato-vescicolo-bolloso; le Liliaceae (tulipano) il cui principale agente patogeno è la tulipanina A.<br />
La sensibilizzazione può avvenire in 5-15 giorni dal primo contatto e persistere anche per anni. Nel paziente<br />
sensibilizzato la manifestazione clinica compare a distanza di 24-48 ore dal contatto con la noxa patogena. È<br />
opportuno ricordare che gli allergeni vegetali sono in grado di determinare sensibilizzazioni crociate o di gruppo.<br />
A differenza <strong>del</strong>le fitodermatiti da aggressione diretta, in cui la manifestazione clinica è strettamente legata<br />
alla zona di contatto con l’agente patogeno, nelle fitodermatiti allergiche ci può essere un coinvolgimento<br />
diffuso extra sede di contatto: questo accade perché l’attivazione <strong>del</strong> sistema immunitario può dare manifestazioni<br />
ubiquitarie.<br />
<strong>Le</strong> dermatiti da <strong>piante</strong> sono oggi sempre più frequenti, specie a livello non professionale: l’aumentato commercio<br />
di <strong>piante</strong>, l’importazione di <strong>piante</strong> esotiche, l’utilizzo di derivati vegetali per la produzione <strong>dei</strong> prodotti più<br />
disparati in ambito industriale e la loro commercializzazione ne sono la causa. È per questo motivo che queste<br />
patologie oggi costituiscono un argomento di interesse non più solo per il dermatologo, il medico <strong>del</strong> lavoro, l’allergologo<br />
e il pediatra, ma anche per molte altre categorie di medici specialisti che possono trovarsi ad affrontare<br />
questo problema.<br />
F. Kokelj e M. Pataria