Le piante degli orti e dei giardini: prevenzione del rischio - Ispesl
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Dati di vendita di <strong>piante</strong> e fiori in Italia e<br />
statistiche <strong>dei</strong> Centri Antiveleni<br />
Per approfondire l’argomento <strong>del</strong>le <strong>piante</strong> “velenose” riteniamo sia utile sapere quali siano le <strong>piante</strong> che, secondo<br />
alcune statistiche di vendita, hanno riscosso più successo sul mercato florovivaistico italiano negli anni<br />
2006 e 2007, evidenziando tra queste quelle potenzialmente tossiche, sia da appartamento sia da giardino,<br />
più acquistate.<br />
Anche le <strong>piante</strong> velenose sono una preziosa risorsa <strong>del</strong>la natura e, se si adopera la necessaria cautela,<br />
esse non comportano pericoli per la salute ma possono assicurare in ogni periodo <strong>del</strong>l’anno, come qualsiasi altra<br />
pianta, effetti benefici e piacevoli nell’ambiente abitativo o di lavoro. Al pari di altre <strong>piante</strong>, anche quelle potenzialmente<br />
dannose arricchiscono l’ambiente di ossigeno, aumentano l’umidità <strong>del</strong>l’aria, filtrano le sostanze<br />
tossiche presenti nell’ambiente, abbelliscono e rendono piacevoli gli ambienti domestici o di lavoro. Conoscere i<br />
pericoli per affrontarli correttamente è, in questi casi, la regola d’oro e quindi risulta di importanza fondamentale<br />
imparare a distinguere le <strong>piante</strong> potenzialmente velenose da quelle innocue.<br />
Al fine di esplorare alcuni dati di vendita riferiti, a livello nazionale, a fiori e <strong>piante</strong>, ci si è avvalsi <strong>del</strong>le<br />
serie diacroniche di dati elaborate dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) 1 nell’ambito<br />
di alcune ricerche sui consumi domestici intraprese a partire dal 2001. L’Istituto esegue da alcuni<br />
anni in maniera continuativa un monitoraggio sull’andamento <strong>dei</strong> consumi <strong>dei</strong> prodotti floricoli in Italia<br />
studiando i mercati <strong>dei</strong> fiori, <strong>del</strong>le <strong>piante</strong>, di alberi e arbusti. Tuttavia, è soltanto a partire dall’anno di rilevazione<br />
2006 che è stata introdotta, per ciascuno <strong>dei</strong> due sub-mercati (fiori recisi e <strong>piante</strong> verdi/fiorite) la<br />
variabile relativa alle specie acquistate.<br />
<strong>Le</strong> indagini ISMEA vengono effettuate attraverso una rilevazione basata su un campione Telepanel di<br />
2000 famiglie all’interno <strong>del</strong>le quali vengono intervistati tutti gli individui d’età uguale o superiore ai 18 anni<br />
(4.350 casi). Il campione è stratificato per numero <strong>dei</strong> componenti il nucleo familiare, ampiezza <strong>del</strong> comune<br />
di residenza e 20 regioni geografiche italiane, post-stratificato per sesso, età, livello di istruzione e<br />
condizione professionale. La quota percentuale di vendite indicata è calcolata come rapporto tra il numero<br />
di preferenze per ciascuna tipologia di fiore reciso/pianta verde/pianta fiorita e il numero complessivo di<br />
acquirenti fiori/<strong>piante</strong>.<br />
Nei grafici che seguono si presentano, a partire dai dati ISMEA, per ciascuna <strong>del</strong>le tre principali tipologie<br />
1<br />
L’ISMEA, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, è un ente pubblico economico istituito con l’accorpamento <strong>del</strong>l’Istituto per Studi,<br />
Ricerche e Informazioni sul Mercato Agricolo (già ISMEA) e <strong>del</strong>la Cassa per la Formazione <strong>del</strong>la Proprietà Contadina, con decreto legislativo 29 ottobre<br />
1999 n. 419, concernente il “riordinamento <strong>del</strong> sistema <strong>degli</strong> enti pubblici nazionali”.