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Le piante degli orti e dei giardini: prevenzione del rischio - Ispesl

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ALCALOIDI<br />

Sono composti azotati quaternari (contengono azoto N, carbonio C, idrogeno H, ossigeno O) e derivano<br />

dal metabolismo <strong>degli</strong> amminoacidi. Hanno struttura chimica diversa e assai complessa, ma sono accomunati<br />

dal fatto di presentare una reazione alcalina (basica). In generale gli alcaloidi sono insolubili in acqua, sono cioè<br />

composti apolari. I loro sali (cloridrato, solfato ecc.) sono invece solubili in acqua (essi si comportano da basi organiche,<br />

che reagendo con un acido inorganico danno come risultato <strong>del</strong>la reazione un sale - ad es. cloridrato di<br />

atropina - più acqua).<br />

All’interno <strong>del</strong>l’organismo umano gli alcaloidi svolgono svariate attività biologiche: eccitanti o inibenti il sistema<br />

nervoso centrale, quello periferico, antitumorali, antibatterici ecc.<br />

Sono alcaloidi: la caffeina, la morfina, l’atropina, l’efedrina ecc. Solitamente il nome di fantasia dato alla<br />

molecola <strong>del</strong>l’alcaloide termina col suffisso “… ina”.<br />

Dal punto di vista <strong>del</strong>la biosintesi, gli alcaloidi hanno come precursori gli amminoacidi, quindi l’azoto contenuto<br />

nell’alcaloide è l’azoto <strong>del</strong>l’amminoacido da cui essi derivano (anche se questa regola non è valida per tutti<br />

gli alcaloidi). Pertanto essi vengono catalogati in base all’amminoacido da cui provengono: ad es. “gli alcaloidi<br />

<strong>del</strong>la tirosina”, “gli alcaloidi <strong>del</strong> triptofano” ecc.<br />

GLICOSIDI<br />

I glicosidi (talvolta detti anche “glucosidi”) sono metaboliti secondari derivati dalla combinazione di una frazione<br />

glucidica con altre molecole di varia natura chimica dotate di una funzione alcolica.<br />

Sono composti assai diffusi nelle <strong>piante</strong>. Danno luogo, per idrolisi enzimatica, a una sostanza non zuccherina,<br />

denominata aglicone, e a uno o più zuccheri monosaccaridi che rappresentano il glicone. L’aglicone o genina<br />

è la componente responsabile <strong>del</strong>l’attività biologica <strong>del</strong> glucoside. La genina o aglicone, non contiene zuccheri<br />

ed è la parte farmacologicamente attiva, non è solubile in acqua se considerata singolarmente. Glicone, ha<br />

questo nome, perché generalmente contiene 2-3 molecole di zuccheri semplici, monosaccaridi, come ad es.<br />

fruttosio/galattosio o fruttosio/glucosio. Si tratta di molecole piccole e solubili in acqua, che favoriscono la solubilità<br />

in acqua <strong>del</strong>l’intero glucoside. Infatti la genina, unita al glicone, diviene solubile in acqua. I glucosidi vengono<br />

comunemente classificati in base al tipo di genina che essi posseggono, soprattutto perché è la genina responsabile<br />

<strong>del</strong>l’attività biologica/farmacologica <strong>del</strong>l’intera molecola. Si parla quindi di glicosidi solforati (senape,<br />

aglio, cipolla ecc.), cianogenetici (semi di mandorle amare, di albicocca, di pesca ecc.), cardioattivi (digitale,<br />

strofanto ecc.), antracenici ed antrachinonici (cassia, senna, rabarbaro, aloe), salicilati (salice, spirea o ulmaria,<br />

betulla, pioppo), flavonoidi (pigmenti gialli), antocianici (pigmenti blu/violetto), tannini, saponine, ed altri ancora.<br />

OLII ESSENZIALI<br />

Il nome corrente “olii essenziali” detti anche “olii eterei” è un termine molto generico, vuole indicare soltanto<br />

che si tratta di sostanze lipofile, a basso peso molecolare e per tale motivo altamente volatili a temperatura<br />

ambiente e che costituiscono le “essenze”. <strong>Le</strong> <strong>piante</strong> che li producono sono definite “<strong>piante</strong> essenziere”.<br />

Il termine “olii essenziali” viene riferito ad un complesso ed eterogeneo gruppo di composti naturali (ete-

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