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Galatina Relazione sociale - Centro Servizi Volontariato Salento

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socialmente più fragili formulando, in contrapposizione ad un modello di “assistenza passiva”,<br />

nuove modalità di prevenzione ed intervento sul disagio all’interno delle quali l’avvicinamento al<br />

“lavoro” assume un ruolo centrale.<br />

In seno al Coordinamento Istituzionale di Ambito del 13 ottobre 2011, si è peraltro preso atto del<br />

Decreto Legge 13 agosto 2011 n. 138 (manovra estiva) recante “Ulteriori misure per la<br />

stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo” e delle interpretazioni fornite dalla Circolare del<br />

Ministero del Lavoro n. 24/2011, a cui si è ritenuto necessario conformarsi, riconducendo<br />

l’intervento da “tirocini formativi per soggetti svantaggiati” alla fattispecie di “Tirocini di<br />

reinserimento/inserimento al lavoro”, definendo quali destinatari di tali interventi i disoccupati<br />

(quindi, di tutte quelle persone che avevano un lavoro e lo hanno perso, compresi i lavoratori in<br />

mobilità), e gli inoccupati (quindi, di tutte quelle persone che non hanno mai avuto un impiego) e<br />

fissando la durata massima di ciascun tirocinio a 6 mesi, proroghe comprese, ai sensi del D.M. 142<br />

del 25 marzo 1998.<br />

Nel corso dell’anno 2011 sono stati attivati n. 52 “Tirocini di reinserimento/inserimento al lavoro”.<br />

La valutazione del sistema di offerta dei servizi ha rilevato punti salienti su cui riflettere per<br />

operare azioni correttive e/o rafforzative, in vista della programmazione futura.<br />

Tra i punti di forza figurano:<br />

- la concertazione e la promozione di reti integrate tra i diversi attori del sistema <strong>sociale</strong> ed<br />

economico che si occupano di persone svantaggiate;<br />

- la promozione della cittadinanza, mediante la semplificazione delle forme d’accesso ai<br />

servizi d’Ambito;<br />

- la presa in carico e la strutturazione di un progetto personalizzato, da parte del <strong>Servizi</strong>o<br />

Sociale Professionale che, periodicamente, verifica l’andamento dello stesso apportando in itinere<br />

eventuali modifiche;<br />

- la valutazione positiva dell’utilità dei tirocini da parte degli operatori sociali coinvolti e dei<br />

tirocinanti medesimi;<br />

Il sistema di offerta dei servizi ha evidenziato anche punti di criticità, che è utile riportare in quanto<br />

forniscono, lungi dall’essere esaustivi, uno spunto di riflessione da tener presente per operare una<br />

correzione delle metodologie operative:<br />

- l’ esigua disponibilità delle imprese private nell’accoglienza del soggetto svantaggiato;<br />

- il ruolo preponderante dell’Ente Pubblico nell’inclusione lavorativa, in quanto ambiente<br />

protetto e di più facile accesso che, tuttavia, non ha favorito la trasformazione del tirocinio in<br />

contratto di lavoro;<br />

- la crisi di mercato in atto non ha consentito la possibilità di valorizzare anche quelle realtà<br />

soggettive, con basso livello di competenza professionale, rendendo maggiormente difficoltoso<br />

l’inserimento lavorativo nelle aziende ospitanti.<br />

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