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sessione 2.3 - Ogs

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GNGTS 2009 SESSIONE <strong>2.3</strong><br />

vulnerabilità progressivamente più dettagliata. L’intento era quindi la creazione di una struttura ad<br />

albero delle informazioni descrittive dell’edificio ai diversi livelli, integralmente ripercorribile dal<br />

livello superiore a quello inferiore più basso. La coerenza a livello metodologico dovrebbe comportare<br />

l’esplicitazione dell’incertezza (dell’intervallo dei valori attesi del danno e delle perdite collegate)<br />

dei risultati raggiunti e della sua riduzione, per inclusione, passando dal livello inferiore a<br />

quello superiore.<br />

Il presente lavoro descrive un complesso di ricerche metodologiche e di applicazioni puntuali<br />

che si collocano nell’ambito di quello stesso obiettivo. Assumendo in forma convenzionale le definizioni<br />

di grado di danno e di classe di vulnerabilità date dalla EMS98, viene proposto uno specifico<br />

approccio per l’analisi di vulnerabilità sismica del costruito, denominato “macrosismico”, strutturato<br />

per essere applicabile a basi di dati con diverso livello di dettaglio. Il metodo proposto per<br />

analisi di vulnerabilità a livello territoriale (livello 1) è sostanzialmente basato sulle informazioni<br />

dedotte dai dati ISTAT 2001 (che per la prima volta in Italia sono stati raccolti con una effettiva<br />

scheda di fabbricato, comprensiva di tutte le unità, residenziali e non residenziali, contenute in un<br />

edificio fisico), peraltro integrate da informazioni aggiuntive che consentono una loro più realistica<br />

interpretazione in un territorio ben delimitato. A livello 1 l’oggetto dell’analisi di vulnerabilità<br />

resta comunque il costruito delle singole sezioni censuarie. L’applicazione è stata svolta prendendo<br />

in considerazione l’intera regione Abruzzo, peraltro in un periodo di tempo al terremoto che ha successivamente<br />

colpito l’area dell’Aquila.<br />

I risultati confermano l’alta vulnerabilità del costruito nell’area colpita. Per la valutazione della<br />

vulnerabilità caratterizzato da un maggiore livello di dettaglio (livello 2) si fa riferimento alle informazioni<br />

deducibili dalla scheda AeDES e ad una scheda di rilevamento speditivo degli edifici predisposta<br />

dall’Unità di Ricerca CNR-ITC-L’Aquila. A livello 2 l’oggetto dell’analisi di vulnerabilità<br />

è il singolo edificio. La disponibilità dei dati di rilevo già raccolti con la “scheda speditiva”, ha<br />

suggerito l’opportunità di una specifica applicazione, anche per sottolineare come l’approccio<br />

macrosismico sia potenzialmente applicabile ad una descrizione anche più dettagliata dell’edilizia,<br />

a livello urbano (ad esempio il livello di un omogeneo centro storico).<br />

Le considerazioni finali riguardano confronti fra i risultati ottenuti a Livello 1 e 2 nello stesso<br />

ambito territoriale (il comune di Sulmona).<br />

Ringraziamenti. Il lavoro descritto è stato svolto nell’ambito della Linea 10 del Progetto di Ricerca triennale<br />

della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. Si ringrazia il prof. Domenico Liberatore per il<br />

coordinamento ed il costante incoraggiamento.<br />

Bibliografia<br />

AA.VV., 2001. Censimento relativo alle emergenze a carattere monumentale ed ambientale nei Comuni ricadenti in tutto o in parte<br />

all’interno di Parchi naturali nazionali e regionale. Dipartimento della Protezione Civile, Gruppo Nazionale per la Difesa dai<br />

Terremoti, Ministero del Lavoro, Roma.<br />

AA.VV., 2002. Manuale per la compilazione della scheda di 1° livello di rilevamento danno, pronto intervento e agibilità per edifici<br />

ordinari nell’emergenza post-sismica (AeDES). Dipartimento della Protezione Civile, Roma.<br />

Benedetti D., Petrini V., 1984. Sulla vulnerabilità sismica di edifici in muratura, proposta di un metodo. L’industria delle<br />

Costruzioni, 18, 66-78.<br />

Bernardini, A., 2004. Classi macrosismiche di vulnerabilità degli edifici in area veneto-friulana. XI Convegno ANIDIS<br />

“L’ingegneria sismica in Italia”, Genova.<br />

Bernardini, A., 1995. Valutazioni di frequenze attese di eventi da misure sfuocate di vulnerabilità sismica. VII Convegno ANIDIS<br />

“L’ingegneria sismica in Italia”. Siena: Collegio degli Ingegneri della Toscana.<br />

Bernardini, A., Giovinazzi, S., Lagomarsino, S., Parodi, S., 2007. Matrici di probabilità di danno implicite nella scala EMS98. XII<br />

Convegno ANIDIS “L’ingegneria sismica in Italia”, Pisa.<br />

Bernardini, A., Giovinazzi, S., Lagomarsino, S., Parodi, S., 2007. Vulnerabilità e previsione di danno a scala territoriale secondo<br />

una metodologia macrosismica coerente con la scala EMS98. XII Convegno ANIDIS “L’ingegneria sismica in Italia”, Pisa.<br />

Bernardini A., S. Giovinazzi, S. Lagomarsino e S. Parodi. The vulnerability assessment of current buildings by a macroseismic<br />

approach derived from the EMS-98 scale. 3° Congreso Nacional de Ingenieria Sismica, Girona (Espagna), 2007.<br />

Braga, F., Dolce, M., and Liberatore, M., 1980. A statistical study on damaged buildings and ensuing review of MSK-76 scale, in<br />

Southern Italy November 23, 1980 Earthquake. 1982, Ed. Scientifiche Associate: Roma.<br />

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