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GNGTS 2009 SESSIONE <strong>2.3</strong><br />
Fig. 1- Estratto della scheda attualmente utilizzata per il rilevamento del danno alle chiese messa a punto nel 2006<br />
dal Dipartimento della Protezione Civile e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Modello A – DC).<br />
lo dell’Umbria-Marche, fino a diventare lo strumento ufficiale del Dipartimento della Protezione<br />
Civile e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per il rilievo del danno alle chiese (scheda<br />
A-DC) e ai palazzi (scheda B-DP). Nell’attuale versione della scheda a 28 meccanismi è prevista<br />
una sezione per l’individuazione e la descrizione sintetica delle misure di pronto intervento che il<br />
rilevatore, all’atto del sopralluogo, ritiene necessari per la messa in sicurezza del monumento. Le<br />
indicazioni di carattere tecnico su tali misure di salvaguardia sono però estremamente sintetiche e<br />
non consentono di fornire delle indicazioni esecutive per la loro realizzazione. La progettazione prima<br />
e la realizzazione poi delle opere di messa in sicurezza sono quindi delle operazioni che vengono<br />
decise di caso in caso, con criteri di dimensionamento e di esecuzione diversificati. Nel terremo-<br />
Fig. 2 - Sezione A20 della scheda “chiese” che riporta i provvedimenti di pronto intervento suggeriti dal rilevatore;<br />
non sono previste delle indicazioni di carattere tipologico. La fase dell’analisi del danno è disgiunta dalla fase di<br />
esecutiva del progetto di messa in sicurezza.<br />
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