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GNGTS 2009 SESSIONE <strong>2.3</strong><br />
coordinate geografiche del sito. Nel presente lavoro vengono discusse le rilevanti differenze tra le<br />
azioni sismiche di progetto basate sulla pericolosità sismica di base considerata nelle NTC 2008 e<br />
quelle considerate in precedenti norme sismiche, in particolare la classificazione riportata nell’OPCM3274.<br />
A tale scopo sono riportati alcuni confronti in termini di accelerazione di picco al<br />
suolo (PGA) relativi all’intero territorio italiano e, con maggiore dettaglio, a quello della regione<br />
Basilicata.<br />
La classificazione sismica del territorio Italiano secondo la OPCM 3274 e NTC2008. Con<br />
l’emanazione dell’OPCM3274 nel 2003 fu introdotta la classificazione del territorio in quattro Zone<br />
Sismiche (ZS1, ZS2, ZS3, ZS4) ciascuna caratterizzate da un valore di PGA su suolo rigido e riferito<br />
ad una probabilità di superamento del 10% in 50 anni (ovvero evento con periodo di ritorno di<br />
475 anni) rispettivamente pari a 0.35g, 0.25g, 0.15g, 0.05g. Attualmente il D.M. 14 gennaio 2008<br />
(Norme tecniche per le Costruzioni, NTC2008), utilizzando i risultati dello studio sulla pericolosità<br />
sismica italiana elaborati dall’INGV (Gruppo di Lavoro MPS, 2004), fornisce una distribuzione<br />
continua nello spazio dei<br />
valori della sismicità nel<br />
territorio superando, così, i<br />
Fig. 1 - Classificazione sismica del territorio italiano secondo la<br />
OPCM3274/2003<br />
confini amministrativi<br />
come limiti di definizione<br />
dei differenti livelli di<br />
sismicità previsti nella<br />
classificazione precedente.<br />
Nelle Fig. 1 e 2 sono riportati,<br />
rispettivamente, la<br />
mappa dei livelli di sismicità<br />
attesi secondo la classificazione<br />
introdotta con<br />
l’OPCM3274 e secondo la<br />
NTC2008 riferiti al valore<br />
dell’accelerazione orizzontale<br />
di picco su suolo rigido<br />
che ha una probabilità<br />
di superamento del 10% in<br />
50 anni. Dalla immagini è<br />
evidente che i maggiori<br />
livelli di sismicità in Italia,<br />
con limitate differenze tra<br />
la classificazione OPCM e<br />
quella NTC2008, sono<br />
attesi lungo la dorsale<br />
appenninica e nel Friuli. Va<br />
però rilevato che, secondo<br />
la mappa NTC2008, non<br />
sono previsti, per eventi<br />
con periodo di ritorno di 475 anni, valori di accelerazione superiori a 0.30g. Si riconosce, inoltre,<br />
che nell’area centro-meridionale della Sicilia la zona con sismicità medio-bassa (valori tra 0.05g e<br />
0.15g) è maggiormente estesa rispetto a quella definita dalla classificazione OPCM3274. Al contrario,<br />
in alcune aree del Piemonte e della Valle d’Aosta, in particolare in prossimità del confine tra le<br />
due regioni, sono attualmente previsti più elevati valori di pericolosità sismica.<br />
Confronto tra le azioni sismiche OPCM3274 e NTC2008. Al fine di valutare in termini globali<br />
per il territorio nazionale le variazioni delle azioni sismiche tra la OPCM3274 e le NTC2008,<br />
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