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speciale Roma ‘<strong>09</strong><br />
Da Roma alle sale<br />
Escono a ridosso del festival romano diversi<br />
titoli interessanti: oltre ai film in concorso di<br />
Alessandro Angelini e Donatella Maiorca<br />
(per il film di Diritti dovremo aspettare i<br />
primi del 2010) e a Marpiccolo di<br />
Alessandro di Robilant, ecco cosa troverete<br />
in sala dalla metà alla fine di ottobre.<br />
IO, DON GIOVANNI<br />
di Carlos Saura<br />
con Lorenzo Balducci,<br />
Lino Guanciale, Ennio<br />
Fantastichini (Lucky Red)<br />
Coproduzione italospagnola<br />
sul librettista<br />
Lorenzo Da Ponte, la cui vita dissoluta lo costringe<br />
all’esilio da Venezia a Vienna, dove conosce Mozart<br />
che da lui trarrà ispirazione per il Don Giovanni.<br />
JULIE & JULIA<br />
di Nora Ephron<br />
con Meryl Streep, Amy<br />
Adams, Stanley Tucci<br />
(Sony)<br />
Ispiratrice della cucina<br />
“alla francese” per molte<br />
donne americane: Julia Child, nella recente<br />
commedia dell’autrice di Insonnia d’amore in cui la<br />
fama e le ambizioni dell’autrice e cuoca che nel ’48<br />
pubblicò il suo libro più famoso vengono rievocate<br />
da una trentenne di oggi, Julie Powell, che in<br />
difficoltà sul lavoro e nella vita si mette sulle orme<br />
della donna e apre un blog dove racconta le sue<br />
esperienze in cucina.<br />
OGGI SPOSI<br />
di Luca Lucini<br />
con Luca Argentero,<br />
Michele Placido, Isabella<br />
Ragonese, Carolina<br />
Crescentini, Filippo Nigro,<br />
Renato Pozzetto<br />
(Universal)<br />
Cast corale per quattro matrimoni molto<br />
movimentati, dal poliziotto pugliese che vuole<br />
sposare la figlia dell’ambasciatore indiano ai due<br />
precari che cercano di imbucare tutti gli invitati a<br />
una festa di nozze vip al pubblico ministero che<br />
cerca di dissuadere l’anziano padre dallo sposare<br />
una giovane massaggiatrice. Lucini è un nome<br />
ormai affermato nella commedia contemporanea,<br />
anche grazie al lavoro dello sceneggiatore Fabio<br />
Bonifacci.<br />
L'INCREDIBILE<br />
VIAGGIO<br />
DELLA TARTARUGA<br />
di Nick Stringer<br />
Regista militante<br />
ecologista, Stringer ci<br />
immerge nell'habitat<br />
delle tartarughe marine, grazie a 5 anni di riprese<br />
in alta <strong>def</strong>inizione. Voce italiana di Paola Cortellesi<br />
22 VIVILCINEMA settembreottobre<strong>09</strong><br />
THE LAST STATION<br />
tardiva al direttore d’orchestra del Bolshoj licenziato dal regime sovietico e diventato<br />
custode del teatro moscovita. Ma c’è anche l’attualità con Triage di Danis Tanovic<br />
(No man’s land): Colin Farrell fotoreporter di ritorno dal Kurdistan, ossessionato dai<br />
ricordi e dalla scomparsa del collega (al montaggio la nostra Francesca Calvelli, dopo il<br />
magnifico lavoro per Vincere di Bellocchio); con Qingnian (Gioventù) di Geng Jun,<br />
ambientato in una provincia cinese ai confini con la steppa siberiana dove il miracolo<br />
economico non è arrivato; con Up in the air del sulfureo Jason Reitman (vinse a<br />
Roma due anni fa con Juno), George Clooney tagliatore di teste che sfugge alla realtà<br />
accumulando e spendendo punti mille miglia aereo dopo aereo. Anche sul fronte<br />
biografie non mancano figure affascinanti, come Cristina da Pizzano, letterata e<br />
donna emancipata ante litteram nel Medioevo, rievocata da Stefania Sandrelli alla<br />
prima regia con la figlia Amanda nel ruolo di Christine Cristina, Alessio Boni e<br />
Alessandro Haber. Come l’anziano Leo Tolstoj attratto dalla dottrina utopica,<br />
spogliatosi di tutti i beni nello sconcerto della moglie Sofia (protagonisti Helen Mirren<br />
e Christopher Plummer) in The last station di Michael Hoffman. Come Hildegard von<br />
Bingen, badessa di convento in preda a visioni mistiche e sospettata di eresia in<br />
Vision di Margarethe von Trotta, che ritrova la Barbara Sukowa di Anni di piombo.<br />
Desta curiosità il ritorno di James Ivory, dopo la scomparsa del sodale Ismail<br />
Merchant, che in The city of your final destination, con Anthony Hopkins, Laura<br />
Linney e Charlotte Gainsbourg affronta il romanzo di Peter Cameron su un biografo<br />
alle prese con la strampalata famiglia di<br />
uno scrittore scomparso. I Coen sono gli<br />
autori più attesi a Roma, fuori concorso<br />
per loro scelta: il loro A serious man è la<br />
vicenda grottesca di un insegnante<br />
universitario ebreo, che nel Minnesota del<br />
1967 cade sempre più in basso tra lavoro,<br />
famiglia e fede. Dilemmi morali e teologici<br />
in un film dall’umorismo corrosivo con<br />
attori sconosciuti. Sul versante amour fou,<br />
l’argentino Plan B di Marco Berger ed il<br />
francese Les regrets di Cédric Kahn, con<br />
Valeria Bruni Tedeschi e Yvan Attal. Sul<br />
fronte sociale-surreale, Chaque jour est<br />
une fête della libanese Dima El-Horr<br />
descrive tre donne, in viaggio verso il<br />
carcere che ospita i loro mariti, smarrite<br />
nel deserto (una di loro è la grande Hiam<br />
Abbass). Sul fronte fantastico,<br />
Zhuangzhuang Tian in The warrior and<br />
the wolf mette in scena tribù ribelli,<br />
spargimenti di sangue e licantropia nel<br />
deserto del Gobi di 2000 anni fa, mentre<br />
HACHIKO: A DOG’S STORY<br />
il supereroe suo malgrado Astro Boy