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GIOVANNA<br />

D’ARCO AL ROGO<br />

di Roberto Rossellini<br />

Francia 1954 ...colore 70’<br />

Audio: Italiano mono, Francese mono ...Sottotitoli:<br />

Italiano ...Video: 1.33:1 – 4/3 ...Extra: introduzione al film, immagini<br />

d’epoca, galleria fotografica, trailer ...Etichetta: Ripley’s Home Video<br />

“È un film molto strano. Ora si dirà che la<br />

mia involuzione è arrivata al limite massimo, ma<br />

questo non è per niente del teatro filmato, è<br />

cinema, e direi persino che si tratta di<br />

neorealismo, nel senso in cui l’ho<br />

sempre pensato”. Roberto Rossellini<br />

descriveva così l’adattamento<br />

cinematografico di Giovanna D’Arco<br />

al rogo dalla versione teatrale da lui<br />

stesso diretta con successo qualche<br />

tempo prima. A Rossellini, infatti, fu<br />

chiesto nel 1953 di mettere in scena<br />

l’oratorio drammatico in undici scene<br />

scritto da Arthur Honegger su testo di Paul<br />

Claudel. Il regista costruì la messa in scena<br />

basandosi soprattutto sull’ascolto di<br />

un’incisione discografica, senza essere a<br />

conoscenza delle istruzioni sceniche delle<br />

precedenti rappresentazioni, che prevedevano<br />

Giovanna legata al palo del rogo durante tutto<br />

lo spettacolo. La “prima” al San Carlo di Napoli<br />

fu un successo e tra il gennaio e il marzo<br />

successivo venne girata, sempre a Napoli, la<br />

versione cinematografica. Rossellini, sempre<br />

attirato dalla possibilità di sperimentare nuovi<br />

linguaggi e forme stilistiche, trasforma la<br />

drammatica vicenda di Giovanna D’Arco in un<br />

racconto dai contorni a tratti quasi fiabeschi. Le<br />

differenze rispetto alla versione teatrale non<br />

risiedono tanto nel testo (praticamente<br />

invariato), quanto nell’impianto scenico che,<br />

grazie al montaggio e ad una serie di<br />

accorgimenti tecnici, viene segmentato in<br />

numerose situazioni narrative, dando modo a<br />

Rossellini di operare registicamente in ognuna<br />

di esse, pur mantenendo la linearità della<br />

trama. A dominare sono comunque i dialoghi<br />

tra Giovanna D’Arco (interpretata da una<br />

splendida Ingrid Bergman) e il personaggio di<br />

frate Domenico, che scende sulla terra per<br />

aiutare l’eroina di Francia, tradita dal suo stesso<br />

popolo, a comprendere lo sporco inganno di cui<br />

è stata vittima. Il film è scandito da quattro<br />

momenti che ripercorrono a ritroso gli eventi<br />

che hanno condotto la donna alla condanna. Il<br />

film uscì a Roma per la prima volta, quasi in<br />

maniera clandestina, nel luglio del 1954, dopo<br />

mesi passati alla disperata ricerca di un<br />

distributore. Giovanna D’Arco al rogo è<br />

proposto in dvd dalla Ripley’s Home Video in<br />

una confezione di pregevole fattura,<br />

soprattutto in virtù dei numerosi extra che<br />

accompagnano il film. Quest’ultimo è proposto<br />

nella versione restaurata nel 1987, dalla qualità<br />

video più che accettabile, in considerazione del<br />

fatto che il recupero venne eseguito senza<br />

poter contare sul negativo originale. Ottima,<br />

invece, la traccia audio, disponibile sia in<br />

italiano che in francese. La ricca sezione dei<br />

contenuti speciali si apre con un libretto<br />

allegato di 42 pagine che, oltre a riportare per<br />

intero il testo dell’oratorio originale di Claudel,<br />

include numerose testimonianze ed interviste,<br />

tra cui quelle allo stesso Rossellini e Ingrid<br />

Bergman. Gli extra del comparto si aprono<br />

invece con l’introduzione in francese al film di<br />

Roberto Rossellini, che racconta i motivi che lo<br />

50 VIVILCINEMA settembreottobre<strong>09</strong><br />

rubriche<br />

Cult dvd<br />

spinsero a dirigere il film e come esso non riuscì<br />

ad avere un’adeguata distribuzione. Sono poi<br />

presenti alcune immagini di repertorio del<br />

Cinegiornale Luce sulla prima rappresentazione<br />

al San Carlo ed una carrellata di immagini<br />

pubblicitarie per il lancio del film. Da<br />

sottolineare il commento critico di Adriano<br />

Aprà sulla genesi del film e sull’impostazione<br />

stilistica data da Rossellini. A chiudere gli extra<br />

l’episodio di Rossellini interpretato dalla<br />

Bergman di Siamo donne, del 1953.<br />

TRISTANA<br />

di Luis Buñuel<br />

Spagna1970 ...colore 94’<br />

Audio: Italiano 2.0, Spagnolo 2.0 ...Sottotitoli:<br />

Italiano ...Video: 1.33:1 – 4/3<br />

...Extra: dossier cartaceo ...Etichetta:<br />

Dynit<br />

È sicuramente la raccolta in<br />

dvd più esaustiva dedicata a Luis Buñuel quella<br />

pubblicata dalla giovane etichetta Dynit: 19<br />

film che coprono una buona parte della<br />

produzione del regista spagnolo, da Terra<br />

senza Pane del 1933 a Tristana del 1970. Nel<br />

mezzo titoli splendidi e spesso poco conosciuti<br />

ai più, come Lui (1953), storia di una morbosa<br />

relazione sessuale, ed Estasi di un delitto<br />

(1955), thriller anomalo che ironizza sulle<br />

frustrazioni derivanti dall’educazione cattolica,<br />

fino ai più ben noti Nazarin (1958) e Viridiana<br />

(1961). Assoluto inedito per il mercato home<br />

video italiano, Tristana fu presentato nel 1970<br />

fuori concorso alla 23^ edizione del Festival di<br />

Cannes, dove Buñuel aveva già vinto nel 1961,<br />

con Viridiana, la Palma d’Oro. Il film è tratto<br />

da un romanzo di Benito Pérez Galdós, uno dei<br />

più grandi autori della letteratura spagnola.<br />

Rispetto al libro, Buñuel posticipa gli eventi<br />

dall’Ottocento alla soglie degli anni Trenta,<br />

spostando la vicenda da Madrid alla provincia.<br />

Spagna, 1929: la giovane Tristana (Catherine<br />

Deneuve, di nuovo protagonista per Buñuel<br />

dopo Bella di giorno e La via lattea) si<br />

trasferisce, dopo la morte di sua madre, nella<br />

piccola città di Toledo. Qui verrà mantenuta dal<br />

suo tutore, don Lope, appartenente alla classe<br />

borghese. L’uomo, sebbene in età avanzata, è<br />

attratto dal fascino della ragazza e comincia a<br />

circuirla. Tristana, pur non respingendo le<br />

pressanti attenzioni dell’uomo, si sente in<br />

trappola, e approfitta della prima occasione per<br />

scappare. Così, dopo aver conosciuto Horacio,<br />

un giovane artista, parte per Madrid. Una<br />

trasferta che durerà due anni. Ammalatasi ad<br />

una gamba, infatti, Tristana torna sconfitta dal<br />

suo tutore, nel frattempo diventato ricchissimo<br />

grazie ad una cospicua eredità. Nonostante le<br />

cure ricevute, Tristana deve subire<br />

l’amputazione della gamba: un evento<br />

doloroso che cambia il carattere della donna,<br />

fino al tragico epilogo. Dura condanna<br />

dell’ipocrisia borghese e del perbenismo<br />

cattolico, Tristana descrive in maniera spietata<br />

una storia di prevaricazione e corruzione, in cui<br />

la vittima alla fine si trasforma in carnefice. Un<br />

saggio sulla misoginia, con cui Buñuel chiude<br />

un’ideale trilogia sul tema, dopo Diario di una<br />

cameriera e Bella di giorno. L’edizione dvd di<br />

Tristana si fa apprezzare per l’ottima qualità di<br />

una traccia video che, nonostante i quasi<br />

trent’anni di età, appare priva di difetti.<br />

Discorso che vale anche per l’audio, pulito<br />

soprattutto nella traccia sonora originale.<br />

a cura di GABRIELE SPILA<br />

Mancano purtroppo gli extra video, mentre è<br />

presente un interessante libretto d’accompagno<br />

curato da Sandro Toni, della Cineteca di Bologna.<br />

Nel supporto cartaceo sono incluse, oltre ad<br />

un’intervista a Buñuel e ad una serie di apparati<br />

critici, numerose locandine originali e la<br />

filmografia del regista spagnolo.<br />

GLORIA, UNA NOTTE<br />

D’ESTATE (Gloria)<br />

di John Cassavetes<br />

Usa 1980 ...colore 117’<br />

Audio: Inglese 5.1, Italiano, Francese, Spagnolo, Tedesco ...Sottotitoli: Italiano,<br />

Inglese, Francese, Spagnolo …Video: 1.85:1 – 16/9 ...Etichetta:<br />

Columbia<br />

Gloria Swenson è una ex showgirl e attricetta<br />

di provincia. Si fa chiamare così in omaggio alla<br />

diva di Viale del tramonto, vive a New York in<br />

un anonimo appartamento. Durante una visita ai<br />

vicini, una famiglia di portoricani, viene a sapere<br />

che questi sono minacciati di morte dalla mafia<br />

locale. Sapendo di avere le ore contate,<br />

decidono di affidare a Gloria il loro figlio più<br />

piccolo, Phil. Di lì a poco i gangster<br />

stermineranno il resto della famiglia e si<br />

metteranno all’inseguimento di Gloria e del<br />

bambino. New York diventa così il teatro di un<br />

action movie dove Gloria è l’assoluta<br />

protagonista. Recuperando il suo passato di<br />

intrepida donna d’azione pronta a tirare fuori<br />

dalla propria borsetta il revolver, Gloria, che<br />

credeva di non amare i bambini (“Non li<br />

sopporto, specialmente i vostri!”, dice alla madre<br />

del piccolo Phil poco prima dell’affidamento),<br />

scopre l’amore materno, un sentimento che la<br />

spingerà fino all’estremo limite del sacrificio<br />

personale. Con Gloria John Cassavetes affronta<br />

un genere a lui poco consono come il gangster<br />

movie, ma già sperimentato, qualche anno<br />

prima, con L’assassinio di un allibratore<br />

cinese. Anche con Gloria il regista si allontana<br />

però dalle convenzioni del genere, proponendo<br />

uno spaccato di vita metropolitana certamente<br />

duro e violento, ma nel quale si inserisce una<br />

vicenda – il rapporto tra Gloria e il bambino –<br />

fondata sull’amore e sui buoni sentimenti. Un<br />

film impreziosito dall’uso sapiente della<br />

macchina da presa, manovrata da un Cassavetes<br />

che si dimostra degno dei migliori maestri<br />

d’azione. Scritto inizialmente per essere affidato<br />

ad altri autori, Gloria fu poi girato dallo stesso<br />

Cassavetes, che si rese conto di quanto il film<br />

calzasse a pennello per un’attrice (oltre che sua<br />

moglie) come Gena Rowlands. Il film fu<br />

presentato nel 1980 alla Mostra di Venezia, dove<br />

vinse il Leone d’Oro insieme ad Atlantic City di<br />

Louis Malle ed ha ispirato un remake, meno<br />

fortunato, nel 1999, interpretato da Sharon<br />

Stone e diretto da Sidney Lumet. L’edizione dvd<br />

proposta dalla Columbia presenta una versione<br />

del film eccellente, rimasterizzata sia nella<br />

traccia video, priva di qualsiasi<br />

artefatto, che in quella<br />

audio, dove il sonoro<br />

originale è stato<br />

rielaborato su cinque<br />

canali. Mancano<br />

purtroppo gli extra, un<br />

peccato per un film<br />

sicuramente ricco di spunti<br />

di interesse, presenti invece<br />

nella versione americana.

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