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Metti, una sera a Mantova<br />
Tante buone ragioni per essere<br />
alla nona edizione degli Incontri del cinema<br />
d’essai (6-8 ottobre): la prima e più evidente<br />
è lo skyline mozzafiato della città dei<br />
Gonzaga, che colpisce a sorpresa percorrendo<br />
il ponte sul lago. Una città a misura d’uomo,<br />
Mantova, con un’offerta culturale da fare<br />
invidia a tante amministrazioni comunali, dal<br />
festival della letteratura alle numerose mostre<br />
che si avvicendano – in questo periodo, tra le<br />
altre, gli scatti del Tazio Nuvolari fotografo, al<br />
Palazzo Te fino al 18 dicembre, e le creazioni<br />
serpeggianti di Stefano Arienti, al Palazzo<br />
Ducale fino al 6 gennaio. E adesso il cinema,<br />
con l’annuale incontro delle sale d’essai che<br />
raduna circa 400 tra esercenti, produttori,<br />
distributori, autori e professionisti di un settore<br />
che ha tanta voglia di riflettere sul proprio<br />
presente e sul proprio futuro, su un’offerta di<br />
cinema che si evolve come le aziende che lo<br />
distribuiscono, non sempre a beneficio della<br />
diversità culturale e del pluralismo, mentre la<br />
crisi economica e una concorrenza sempre più<br />
accesa rischiano di pregiudicare l’attività di<br />
tante sale “tradizionali” dei centri cittadini,<br />
baluardo della programmazione in buona<br />
misura italiana che accontenta quella fascia di<br />
pubblico “over 30”, zoccolo duro del segmento<br />
di mercato. Una di queste sale “benemerite”, la<br />
multisala Ariston, costituisce la sede principale<br />
della manifestazione, affiancata dalla cornice<br />
incomparabile del Teatro del Bibiena (avete<br />
presente i piccoli teatri <strong>def</strong>initi “bomboniere”?<br />
Mai <strong>def</strong>inizione fu più azzeccata!) per la<br />
consegna dei premi <strong>Fice</strong> per un anno di cinema<br />
6 VIVILCINEMA settembreottobre<strong>09</strong><br />
speciale incontri <strong>Fice</strong><br />
d’autore; dal Palazzo della Ragione di Piazza<br />
delle Erbe per la festa in onore dei premiati e<br />
dal cinema Mignon per la selezione di Venezia<br />
Orizzonti, che fa seguito all’intesa stipulata da<br />
Agis e associazioni aderenti con la Biennale<br />
Cinema per una promozione congiunta delle<br />
rispettive attività.<br />
E allora, accanto alle consuete anteprime<br />
nazionali e alla riproposta del meglio dei<br />
principali festival, spazio al dibattito, al<br />
famigerato dibattito tanto temuto da molti<br />
cinefili, per analizzare, proporre e soprattutto<br />
dialogare tra i tanti settori che portano avanti<br />
con crescenti difficoltà l’industria cinema<br />
italiana. È affidato a Lionello Cerri, produttore<br />
ed esercente doc, il coordinamento della<br />
tavola rotonda Ruolo e identità del cinema<br />
d’essai oggi: un’impresa possibile, ricognizione<br />
a tutto campo dell’attività del settore, delle<br />
criticità e dei terreni di sviluppo e<br />
salvaguardia, che coinvolge assessori alla<br />
cultura di regioni ed enti locali, direzione<br />
generale cinema del ministero per i beni e le<br />
attività culturali, produttori “illuminati” come<br />
Riccardo Tozzi e Angelo Barbagallo,<br />
distributori leader come Valerio De Paolis (Bim<br />
distribuzione, che ha portato a casa i principali<br />
tre premi all’ultima Mostra di Venezia) e Luigi<br />
Lonigro (01 distribution), autori e<br />
sceneggiatori e poi giornalisti esperti come<br />
Laura Delli Colli, presidente del Sindacato<br />
giornalisti cinematografici. Sarà Franco<br />
Montini, giornalista e presidente del Comitato<br />
film d’arte e cultura (Fac) a illustrare la nuova<br />
pubblicazione dal titolo Autorialità e cinema<br />
Man<br />
SOUL KITCHEN<br />
Nuova sede per gli “Incontri <strong>Fice</strong> del cinema d’essai”, con una rinnovata vocazione<br />
all’approfondimento dei temi di attualità e molte anteprime beneauguranti per la<br />
programmazione di qualità. Angelini, Diritti e Soldini tra gli ospiti<br />
di genere, che analizza col contributo di critici<br />
ed esperti i rapporti molto stretti tra cinema<br />
d’autore e quei generi che hanno fatto la<br />
fortuna del nostro cinema. E poi, il lustro e la<br />
competenza della Bocconi di Milano ad<br />
illustrare un’indagine denominata Dal word of<br />
mouth al word of mouse: esercenti e<br />
distributori alle prese con i nuovi media per<br />
promuovere lo spettacolo cinematografico,<br />
svolta per il progetto Schermi di Qualità volto a<br />
promuovere la diffusione del cinema italiano ed<br />
europeo in tutto il territorio: uno studio sulla<br />
migliore promozione possibile per accrescere la<br />
redditività della produzione di qualità. Non<br />
ultima, la presenza del regista Valerio Jalongo<br />
che presenta Di me cosa ne sai, documentario<br />
sugli ultimi trent’anni (di difficoltà) della nostra<br />
industria cinema, lucida analisi delle cause del<br />
declino culturale prima che produttivo, a<br />
cominciare dal diffondersi della tv commerciale.<br />
Le anteprime<br />
Accanto alle anteprime per la città di Mantova<br />
(Lo spazio bianco di Francesca Comencini,<br />
Genova di Michael Winterbottom e North face<br />
di Philipp Stöltz, spettacolare ricostruzione della<br />
sfortunata scalata alla Parete Nord dell’Eiger), ai<br />
film di Venezia Orizzonti (Io sono l’amore di<br />
Luca Guadagnino, Il colore delle parole di<br />
Marco Simon Puccioni, il vietnamita Adrift di Bui<br />
Thac Chuyen ed il film russo a episodi sull’amore<br />
Crush) e all’omaggio al premio <strong>Fice</strong> Giovanna<br />
Mezzogiorno – il bel documentario Negli occhi<br />
di Anzellotti & Del Grosso dedicato al padre<br />
Vittorio, coprodotto dall’attrice che intervista i