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bilancio di sostenibilità 2005 - Il Gruppo Hera

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IL COSTO DELL’ACQUA IN EUROPALa Relazione al Parlamento sullo stato dei servizi idrici per l’anno 2004 confronta le tariffe idriche tra i varistati dell’Unione Europea. “Limitando l’analisi alle città dell’Unione Europea la tariffa me<strong>di</strong>a del servizio idricoitaliano risulta tra le più basse. In ambito comunitario, tariffe analoghe a quelle italiane si registrano soloin Grecia e in Inghilterra mentre negli altri paesi la spesa risulta superiore almeno del 50%.”variabile del servizio acquedotto sono rimaste invariate.Nel <strong>2005</strong> le tariffe relative all’intero ciclo idrico integrato sonostate determinate dalle Agenzie <strong>di</strong> ATO in tutte le sue componenti<strong>di</strong> quota variabile acqua, quota fissa, quote <strong>di</strong> fognatura e <strong>di</strong> depurazione.La <strong>di</strong>versa articolazione tariffaria ha fatto sì che l’incrementonella tariffa me<strong>di</strong>a del servizio idrico integrato non si siaripercossa su un cliente residenziale residente nel comune <strong>di</strong> Forlìe con un consumo annuo pari a 130 m 3 . Nei tre anni consideratil’incremento è stato del 1,7% in bolletta (sostanzialmente invariatatra 2004 e <strong>2005</strong>). La spesa me<strong>di</strong>a per l’acqua è aumentatadello 0,9% me<strong>di</strong>o annuo negli ultimi due anni. Questo aumentoè dovuto alla quota della fognatura e depurazione che è aumentatain conseguenza agli investimenti fatti.LA BOLLETTA PER I RIFIUTINel <strong>2005</strong> <strong>Hera</strong> ha emesso le bollette per i servizi ambientali(soprattutto raccolta e smaltimento rifiuti) in 38 comuni, pari al28% del totale dei comuni serviti (corrispondente al 42% dellapopolazione servita).<strong>Il</strong> passaggio a TIA (Tariffa Igiene Ambientale) è avvenuto in tuttii comuni capoluogo, tranne che a Bologna.Nei restanti comuni, è il Comune stesso a emettere le bollette aicitta<strong>di</strong>ni e a riscuotere la Tassa sui Rifiuti Soli<strong>di</strong> Urbani (TARSU).<strong>Il</strong> decreto Ronchi (22/97) prevede la sostituzione della TARSUcon la TIA e nei comuni che hanno deliberato l’applicazione dellaTIA, <strong>Hera</strong> emette <strong>di</strong>rettamente le bollette ai citta<strong>di</strong>ni in quanto èassegnato al gestore il compito <strong>di</strong> applicare la tariffa.<strong>Il</strong> decreto Ronchi prevede un preciso criterio per la determinazionedella tariffa da applicare ai citta<strong>di</strong>ni (il cosiddetto metodo normalizzato):la tariffa deve coprire interamente i costi (incluso quelli<strong>di</strong> smaltimento) che il gestore del servizio sostiene. In più la tariffadeve garantire anche una congrua remunerazione del capitaleinvestito per la gestione del servizio. La tariffa è sud<strong>di</strong>visa in unaquota fissa ed una variabile e <strong>di</strong>fferenziata per categoria <strong>di</strong> utentein funzione <strong>di</strong> criteri decisi con le Agenzie <strong>di</strong> ATO . L’importodella TIA è infatti regolamentato e le Agenzie <strong>di</strong> ATO presi<strong>di</strong>ano lacorretta applicazione del metodo normalizzato e quin<strong>di</strong> l’importodella tariffa da applicare ai citta<strong>di</strong>ni.La TIA si <strong>di</strong>fferenzia dalla TARSU anche per il tentativo <strong>di</strong> applicareil concetto “chi produce più rifiuti, paga <strong>di</strong> più”: tra i parametriconsiderati per il calcolo della TIA per le utenze domestiche, oltreai m 2 dell’abitazione, si considerano anche i componenti il nucleofamiliare; per le utenze non domestiche si considera il tipo <strong>di</strong> attivitàsvolta. Un altro vantaggio della TIA è quello <strong>di</strong> incentivare la raccolta<strong>di</strong>fferenziata assegnando degli sconti alle utenze che siimpegnano a <strong>di</strong>fferenziare i rifiuti.LE TARIFFE SOCIALINei settori in cui opera <strong>Hera</strong>, la definizione delle tariffe spetta alle autorità <strong>di</strong> controllo che, in alcuni casi, possonoprevedere delle agevolazioni particolari per alcune categorie <strong>di</strong> clienti. Per il gas, i Comuni possono decidere<strong>di</strong> inserire una maggiorazione <strong>di</strong> massimo l’1% alla tariffa <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione come “contributo ai fini sociali” questiricavi vengono gestiti dal Comune stesso per il sostegno dei clienti economicamente <strong>di</strong>sagiati per il pagamentodelle bollette gas. Nel territorio gestito da <strong>Hera</strong>, 50 comuni, che coprono circa il 42% dei residenti serviti, hannoattivato questa maggiorazione. Per il servizio idrico, invece, le tariffe definite dalle Agenzie <strong>di</strong> ATO <strong>di</strong> Bologna,Ravenna, Rimini e Pesaro-Urbino, prevedono una tariffa a “uso domestico famiglie numerose” che comportadelle agevolazioni alle famiglie con più <strong>di</strong> 6 componenti. L’Agenzia <strong>di</strong> ATO <strong>di</strong> Modena ha previsto invece <strong>di</strong> applicarea tutte le tariffe unitarie un’ad<strong>di</strong>zionale <strong>di</strong> un centesimo <strong>di</strong> euro al metro cubo per la costituzione <strong>di</strong> un fondoper le agevolazioni da riconoscere alle famiglie numerose e/o <strong>di</strong>sagiate.<strong>bilancio</strong> <strong>di</strong> <strong>sostenibilità</strong> <strong>2005</strong>85|

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