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Italiano_6 - Rete Pari Opportunita

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Spagnanei processi di sviluppo locale secondo una prospettivadi genere. Molto sinteticamente, sono diseguito indicate le conclusioni principali estrattedal rapporto spagnolo in materia.La Commissione Europea ricopre un ruolo fondamentaleper lo sviluppo e l’orientamento dellepolitiche di parità a livello sociale, poiché ha fornitolinee-guida politiche, legittimato gli interventiin materia di pari opportunità, nonché finanziatol’avviamento di un gran numero di progetti a livellolocale.Ciò nonostante, tali iniziative tendono a svilupparsiattraverso progetti specifici, separati e spessoparalleli al lavoro quotidiano degli enti locali.È difficile garantirne sostenibilità e continuità e viè uno scarso trasferimento delle conoscenzeacquisite alle dinamiche delle amministrazionilocali. In tal senso, sono stati rilevati determinatirischi: le politiche di parità di genere possonoessere percepite come una moda passeggera; ilfatto che la Ue abbia esteso il concetto di pariopportunità ad ogni tipo di discriminazionepotrebbe mettere in ombra la questione di genere;inoltre, la strategia della trasversalità della prospettivadi genere potrebbe disperdere le responsabilitàe, di conseguenza, si corre il rischio che lerisorse stanziate non siano sufficienti. Al contempoemerge la necessità di promuovere una legislazionee dei programmi comunitari incentrati suquestioni di più ampio respiro (corresponsabilità,partecipazione, parità, urbanistica ecc..)Le Amministrazioni pubbliche spagnole hannosvolto un ruolo decisivo nell’instaurazione di unquadro legislativo e normativo sempre più sensibilealla parità di genere. Malgrado ciò, la frammentazionedelle competenze e la mancanza didefinizioni giuridiche rendono necessario crearemeccanismi stabili di coordinamento e finanziamento.Infatti, l’introduzione della prospettiva digenere nelle politiche di sviluppo locale è statadebole, frammentaria e territorialmente disuguale,ispirata a modelli d’intervento eterogenei. Mancanoinoltre gli strumenti e le risorse necessari.In tal senso, urge porre in essere formule flessibilie diverse per promuovere il mainstreaming digenere, senza tralasciare di realizzare azioni positivee di rafforzare le strutture istituzionali per laparità; si rende necessario anche un cambiamentoin seno alle amministrazioni e agli enti pubblici avari livelli: organizzativo (rafforzare la parità negliorgani decisionali e introdurre al loro interno criteridi parità di genere), operativo (mettere a sistemae standardizzare i procedimenti di diagnosi edi valutazione secondo una prospettiva di genere),comunicativo (linguaggio non sessista); infine,sarà opportuno consolidare i processi partecipativia tutti i livelli.In ambito statale, segnaliamo l’importanza deicambiamenti legislativi e istituzionali introdottinegli ultimi tre anni. Tuttavia, dobbiamo ancoraverificare l’applicazione e il radicamento degliinterventi, ed è altresì necessario orientarsi versomisure di carattere maggiormente ridistributivo(ridistribuzione del potere decisionale, riallocazionee aumento delle risorse, consolidamentodei processi partecipativi ecc..).Nell’ambito delle comunità autonome, segnaliamoil rafforzamento e una maggior organizzazionedegli organismi autonomi in materia di parità,l’esistenza di diverse generazioni di programmirealizzati dalle comunità autonome, nonché lanascita di alcune leggi per la parità, sebbene inmisura minore. Tuttavia, le comunità presentanonotevoli differenze in materia di leggi e di proposte,la cui innovazione e portata possono esseremolto diverse da una comunità all’altra. Inoltre,va detto che in alcuni casi e in determinati periodi,le strutture preposte alla parità subiscono una“politicizzazione” eccessiva .In ambito locale è significativa la graduale evoluzionedelle politiche di parità da una prospettivaassistenzialistica verso una maggiormente strutturale.In tal senso, sono state create strutturelocali per la parità di genere e sono stati promossinuovi strumenti e procedure. Ciò nonostante,predominano le iniziative isolate, la cui continuitàtalvolta si presenta difficile; inoltre, non sono stateancora definite le competenze in materia di poli-127

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