ItaliaL’intervento prevede in particolare:• Attività di animazione sui territori delle isole;• Bando pubblico/ circolare per l’individuazione delle PMI femminili beneficiarie;• Istanze di finanziamento delle imprese proponenti da pervenire, nei termini e con lemodalità stabilite nel bando pubblico appositamente riservato;• Integrazione con altri interventi di sistema a sostegno delle donne e dei soggettisvantaggiati (Misura 3.12).Sono state ammesse a finanziamento tutte le 19 richieste di finanziamento esitatepositivamente. È stata recentemente realizzata una azione di accompagnamento diffusasul territorio, finalizzata a supportare le imprese nella realizzazione delle iniziativeagevolate.2. Azioni di sviluppo locale, interventi ideati e proposti dai Comuni.Principali ostacoli/criticitàPrincipali elementi positiviElementi innovativiElementi riproducibiliin altri contestiSostenibilità nel tempoIl Progetto si trova in forte ritardo di attuazione. I progetti presentati a seguito dell’Avvisopubblico emanato dalla Regione Siciliana nel 2005 non sono ancora stati attivati.Per garantire l’effettiva applicazione del mainstreaming di genere è necessario un forteimpegno da parte dei soggetti promotori e del DPO in quanto i soggetti attuatori vannosensibilizzati, accompagnati e supportati in tutto il ciclo di vita delle iniziative finanziate.L’azione risponde alle priorità trasversali del POR, si compone di una serie di interventidifferenziati ma integrati in una logica di sistema, permette l’utilizzo integrato deidiversi Fondi previsti per le aree Obiettivo 1.La presenza del Dipartimento <strong>Pari</strong> Opportunità tra i componenti del tavolo di partenariatoha facilitato l’applicazione concreta del mainstreming anche nella fase di attuazionedel Programma.Il coinvolgimento del DPO come partner ha permesso di integrare le pari opportunitàcome elemento costitutivo della strategia progettuale e dunque di “costruire” ed implementareil Progetto secondo la logica del mainstreaming.L’esperienza è replicabile in altre iniziative di Progettazione integrata. La metodologiautilizzata può facilmente essere trasferita ad altri contesti territoriali.La prassi della progettazione integrata territoriale è ancora uno degli elementi portantidella nuova fase di programmazione comunitaria 2007-2013, il “modello” sperimentatopuò pertanto essere ulteriormente replicato per iniziative finanziate dallerisorse della nuova programmazione.65
Mainstreaming di genere e partecipazione femminile nei processi di sviluppo locale: Catalogo di buone praticheNome/titolo della buona praticaPartner di progettoCopertura geograficaCopertura finanziariaDescrizione del progetto/esperienza/strategiaLegge regionale “Norme per le politiche di genere e i servizi di conciliazione vitalavoroin Puglia”Regione Puglia, Province, Comuni, Organismi regionali di paritàTerritorio regionaleRisorse statali e comunitarieLa Legge regionale, promulgata nel marzo 2007, è finalizzata a favorire l’”affermazionedi una nuova cittadinanza solidale che valorizzi le differenze di genere” in modo chele politiche regionali, e i relativi interventi di attuazione siano ispirati ai seguenti principi:a) universalità dell’esercizio dei diritti di cittadinanza di donne e uomini nel rispettodelle culture di appartenenza;b) equità nella distribuzione delle risorse, dei poteri e delle responsabilità tra i sessie tra le generazioni;c) rispetto delle identità e valorizzazione delle differenze di genere, cultura e religione;d) garanzia della partecipazione delle donne alla vita politica, economica, sociale, culturalee civile della comunità regionale e delle comunità locali.Per la formulazione della Legge è stato attivato un processo partecipato tramite una“campagna di ascolto” del territorio che si è concretizzata in diversi forum, su baseprovinciale, ai quali hanno partecipato rappresentanti, in particolare donne, delle istituzioni,dei sindacati, delle associazioni.Principali risultati/effetti conseguiti La legge introduce disposizioni specifiche nei seguenti ambiti:• politiche di coordinamento dei tempi delle cittàPer la definizione delle quali viene istituito un gruppo di lavoro interassessorile, conla partecipazione della Commissione pari opportunità e della Consulta regionale femminilee, di concerto con la Consigliera regionale di parità, un tavolo permanente dipartenariato sulle politiche di genere, quale luogo di confronto tra la Regione e i rappresentantidelle organizzazioni sindacali, delle associazioni di categoria e delle associazionidatoriali, delle istituzioni regionali di parità, delle associazioni delle autonomielocali e del terzo settore, al fine di favorire un’intesa in merito all’applicazione dellapresente legge.La legge individua puntualmente le tipologie di progetti prioritari per l’assegnazionedei contributi agli ambiti territoriali per la progettazione e attuazione dei piani territorialidegli orari, la promozione e il sostegno delle banche del tempo.• interventi a sostegno dell’equa distribuzione del lavoro di cura e del valore socialedella maternità e paternitàIn particolare attraverso la promozione nell’ambito del nell’ambito del percorso per lastesura e approvazione del piano sociale di zona, la stipula di accordi territoriali, denominati“patti sociali di genere”, tra province, comuni, organizzazioni sindacali e imprenditoriali,sistema scolastico, aziende sanitarie locali e consultori per azioni a sostegnodella maternità e della paternità e per sperimentare formule di organizzazionedell’orario di lavoro nelle pubbliche amministrazioni e nelle imprese private che favoriscanola riconciliazione tra vita professionale e vita privata e promuovano un’equadistribuzione del lavoro di cura tra i sessi. Si prevede inoltre la definizione di apposi-66