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Italiano_6 - Rete Pari Opportunita

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La promozione dell’eguaglianza di generenei processi di sviluppo locale: il caso italianoSINTESI DEL CASO DI STUDIO1. Il contesto socio-economicoLa popolazioneL’invecchiamento della popolazione e la crescentepresenza di cittadini stranieri sono i fenomeniche più di tutti hanno contribuito al mutamentodemografico e sociale dell’Italia negli ultimi anni.L’Italia è uno dei paesi a più elevato invecchiamentoal mondo grazie ai progressivi incrementi della speranzadi vita (l’età media sfiora i 43 anni e il rapportotra le vecchie e le giovani generazioni raggiungeil 141%). Tale processo riguarda inoltre unsegmento sempre più femminilizzato della popolazioneche, grazie alla maggiore longevità rispettoagli uomini, rappresentano la quota più rilevantedel crescente contingente di anziani (58,8%).La stima della quota di stranieri sulla popolazionetotale è pari a 5 stranieri ogni 100 individui residenti,e risulta in crescita rispetto al 2005 (4,5stranieri ogni 100 residenti).La situazione di invecchiamento progressivo dellapopolazione è il risultato dell’allungamento dellavita media degli individui ma anche di cambiamentinei comportamenti riproduttivi. Infatti ledonne più giovani e in età riproduttiva tendono aritardare la maternità. Allo stesso tempo, l’Italia èuno dei paesi con livelli di fecondità tra i più bassi(nel 2006 la stima del numero medio di figli perdonna è pari a 1,35).Il mercato del lavoroIl sostegno alla partecipazione, soprattutto femminile,al mercato del lavoro è uno degli aspettiprincipali sui cui deve puntare l’Italia nel prossimofuturo.Il tasso di attività femminile si è assestato nel2006 sul 50,8% rispetto al 74,6% di quello maschile(74,6%). Rimane dunque ancora molto elevatala quota di donne inattive, evidenziando la presenzadi un’interessante bacino di forza lavoropotenziale da poter attivare per sostenere i livellioccupazionali e per rispondere alle crescenti frizionitra domanda e offerta di lavoro, anche da unpunto di vista meramente quantitativo. Il gendergap rimane comunque un elemento strutturantenel profilo di partecipazione nel mercato del lavoroitaliano.I tassi di partecipazione femminili cominciano adecrescere prima rispetto a quelli maschili esegnalano la presenza di problematiche di conciliazionequale elemento deterrente la propensionea partecipare. La scelta di abbandonare il mercatodel lavoro appare peraltro una scelta tendenzialmenteirreversibile, se si considera che itassi di partecipazione femminile dopo i 35 annisi contraggono progressivamente. Negli ultimianni le donne hanno dato un forte impulso allacrescita occupazionale. Il tasso di occupazionefemminile è aumentato di 8 punti percentuali negliultimi 10 anni arrivando al 46,3% nel 2006, ma11

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