<strong>VAS</strong> – <strong>PTC</strong> - Proposta <strong>di</strong> <strong>rapporto</strong> <strong>ambientale</strong> e stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> incidenza 2010economico, infrastrutturale ed e<strong>di</strong>lizio, tramite la promozione <strong>della</strong> qualità progettuale, la mitigazionedegli impatti ambientali e la migliore contestualizzazione degli interventi già realizzati.21. Realizzare la pianificazione integrata del territorio e degli interventi con particolare attenzione allarigorosa mitigazione degli impatti, assumendo l'agricoltura e il paesaggio come fattori <strong>di</strong> qualificazioneprogettuale e <strong>di</strong> valorizzazione del territorio.22. Responsabilizzare la collettività e promuovere l'innovazione <strong>di</strong> prodotto e <strong>di</strong> processo al fine <strong>di</strong>minimizzare l'impatto delle attività antropiche, sia legate alla produzione (attività agricola, industriale,commerciale) che alla vita quoti<strong>di</strong>ana (mobilità, residenza, turismo).23. Gestire con modalità istituzionali cooperative le funzioni e le complessità dei sistemi transregionaliattraverso il miglioramento <strong>della</strong> cooperazione.24. Rafforzare il ruolo <strong>di</strong> “Motore Europeo” <strong>della</strong> Lombar<strong>di</strong>a, garantendo le con<strong>di</strong>zioni per la competitività <strong>di</strong>funzioni e <strong>di</strong> contesti regionali forti.Il <strong>Parco</strong> <strong>di</strong> <strong>Montevecchia</strong> e <strong>della</strong> valle del Curone rientra nella Polarità storica <strong>della</strong> Brianza, comeevidenziato nell‟immagine seguente.Fig. 5.1 - Estratto <strong>della</strong> tavola 1 del PTR - POLARITÀ E POLI DI SVILUPPO REGIONALE (in rosso l’area del <strong>Parco</strong>).Il <strong>Parco</strong> <strong>di</strong> <strong>Montevecchia</strong> e <strong>della</strong> <strong>Valle</strong> del Curone ricade nell‟ambito <strong>di</strong> tre Sistemi territoriali, che inquest‟area si sovrappongono: Metropolitano, dei Laghi e Pedemontano.Il Sistema Territoriale Metropolitano lombardo, ancor più rispetto agli altri Sistemi del PTR, non corrispondead un ambito geografico-morfologico; interessa l‟asse est-ovest compreso tra la fascia pedemontana e laparte più settentrionale <strong>della</strong> Pianura Irrigua, coinvolgendo, per la quasi totalità, la pianura asciutta. Esso faparte del più esteso Sistema Metropolitano del nord Italia che attraversa Piemonte, Lombar<strong>di</strong>a e Veneto ecaratterizza fortemente i rapporti tra le tre realtà regionali, ma si “irra<strong>di</strong>a” verso un areale ben più ampio, checomprende l‟intero nord Italia e i vicini Cantoni Svizzeri, e intrattiene relazioni forti in un contestointernazionale. Le caratteristiche fisiche dell'area sono state determinanti per il suo sviluppo storico: il66
<strong>VAS</strong> – <strong>PTC</strong> - Proposta <strong>di</strong> <strong>rapporto</strong> <strong>ambientale</strong> e stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> incidenza 2010territorio pianeggiante ha facilitato infatti gli inse<strong>di</strong>amenti, le relazioni e gli scambi che hanno permessol'affermarsi <strong>di</strong> una struttura economica così rilevante. La ricchezza <strong>di</strong> acqua del sistema idrografico efreatico, è stata fondamentale per la produzione agricola e per la produzione <strong>di</strong> energia per i processiindustriali.Il Sistema Territoriale dei Laghi. La presenza su un territorio fortemente urbanizzato, come quello lombardo,<strong>di</strong> numerosi bacini lacuali, con elementi <strong>di</strong> elevata qualità, <strong>di</strong>mensioni e conformazioni morfologichevariamente mo<strong>della</strong>te, è una situazione che non ha eguali in Italia e rappresenta un sistema unico anche inEuropa. Il Piano <strong>di</strong> Tutela e Uso delle Acque <strong>della</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a in<strong>di</strong>vidua 20 laghi “significativi” sulterritorio regionale, cui si aggiungono numerosi bacini minori localizzati soprattutto nella fascia centrale <strong>della</strong>regione e la categoria dei laghi alpini che impreziosiscono il paesaggio montano. I 6 laghi principali (Garda,Lugano, Idro, Como, Iseo e Maggiore) sono collocati imme<strong>di</strong>atamente a nord <strong>della</strong> fascia più urbanizzata<strong>della</strong> regione e occupano le sezioni terminali delle principali valli alpine. Tra i 20 laghi devono essererichiamati anche i laghi <strong>di</strong> Mantova, elemento caratteristico e strutturalmente legato alla storia <strong>della</strong> città, iquali, pur collocati nella parte meri<strong>di</strong>onale <strong>di</strong> pianura <strong>della</strong> Lombar<strong>di</strong>a, rientrano a pieno titolo nel Sistema deiLaghi, non solo per le <strong>di</strong>mensioni idrografiche, bensì soprattutto per il ruolo che possono svolgere per losviluppo <strong>della</strong> realtà locale e dell‟intera Regione.Geograficamente l‟area prealpina si salda a quella padana attraverso la fascia pedemontana, linea attrattiva,assai popolata, che costituisce una sorta <strong>di</strong> cerniera tra i due <strong>di</strong>versi ambiti geografici. Il Sistema TerritorialePedemontano costituisce zona <strong>di</strong> passaggio tra gli ambiti meri<strong>di</strong>onali pianeggianti e le vette delle areemontane alpine; è zona <strong>di</strong> cerniera tra le aree densamente urbanizzate <strong>della</strong> fascia centrale <strong>della</strong> Lombar<strong>di</strong>ae gli ambiti a minor densità e<strong>di</strong>lizia che caratterizzano le aree montane, anche attraverso gli sbocchi delleprincipali valli alpine, con fondovalli fortemente e densamente sfruttati dagli inse<strong>di</strong>amenti residenziali eindustriali. Il Sistema Pedemontano evidenzia strutture inse<strong>di</strong>ative che si <strong>di</strong>stinguono dal continuourbanizzato dell‟area metropolitana, ma che hanno la tendenza alla saldatura, rispetto invece ai nucleimontani caratterizzati da una ben certa riconoscibilità; è sede <strong>di</strong> forti contrad<strong>di</strong>zioni ambientali tra il consumodelle risorse e l‟attenzione alla salvaguar<strong>di</strong>a degli elementi <strong>di</strong> pregio naturalistico e paesistico. Il SistemaPedemontano interessa varie fasce altimetriche; è attraversato dalla montagna e dalle dorsali prealpine,dalla fascia collinare e dalla zona dei laghi insubrici, ciascuna <strong>di</strong> queste caratterizzata da paesaggi ricchi epeculiari. Geograficamente il sistema territoriale si riconosce in quella porzione a nord <strong>della</strong> regione che siestende dal lago Maggiore al lago <strong>di</strong> Garda comprendendo le aree del Varesotto, del Lario Comasco, delLecchese, delle valli bergamasche e bresciane, <strong>della</strong> zona del Sebino e <strong>della</strong> Franciacorta, con tutti iprincipali sbocchi vallivi.Si tratta <strong>di</strong> un territorio articolato in tante identità territoriali, tra cui possiamo <strong>di</strong>stinguere paesaggi<strong>di</strong>versamente antropizzati, tra cui la parte collinare <strong>della</strong> Brianza, tra il Lambro, l‟Adda e i monti <strong>della</strong>Valassina, che su una situazione <strong>di</strong> forte inse<strong>di</strong>amento residenziale e produttivo, con punte <strong>di</strong> degrado<strong>ambientale</strong> e preoccupanti <strong>di</strong>ssesti ecologici, poggia su un palinsesto <strong>di</strong> memorie paesistiche, culturali,architettoniche.Complessivamente si può riassumere come ciascuno dei territori che si riconosce nel Sistema Pedemontanoappartiene anche ad uno o più degli altri Sistemi Territoriali in<strong>di</strong>viduati (Metropolitano, <strong>della</strong> Pianura Irrigua,Montano, dei Laghi), in questo sta la forte potenzialità che deve essere espressa per poter esserevalorizzata. La ricchezza <strong>di</strong> opportunità che si apre è possibile motore per l‟intera Lombar<strong>di</strong>a, ma per questo67