<strong>VAS</strong> – <strong>PTC</strong> - Proposta <strong>di</strong> <strong>rapporto</strong> <strong>ambientale</strong> e stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> incidenza 2010territorio provinciale e delle sue più significative articolazioni e sulle opportunità e minacce che per esse sidelineano nello scenario <strong>di</strong> prospettiva; la monografia è corredata da un essenziale set <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori per i<strong>di</strong>versi ambiti territoriali presi in considerazione (in particolare i tre macro-ambiti, i circondari e l‟articolazionedelle Comunità Montane) posti in relazione con i benchmark rappresentati dall‟aggregato regionale eprovinciale. L‟esplicitazione del sistema degli obiettivi articolato ed argomentato serve una più esplicitaconsiderazione che il <strong>PTC</strong>P adeguato vuole avere <strong>della</strong> <strong>di</strong>mensione strategica <strong>della</strong> pianificazione ed inparticolare <strong>della</strong> nuova attenzione alla promozione sul territorio <strong>di</strong> percorsi <strong>di</strong> cooperazione intercomunaleche, poggiando proprio su un approccio strategico, sappiano far avanzare ed evolvere l‟attuazione dellepolitiche territoriali del <strong>PTC</strong>P.A supporto <strong>di</strong> questa strategia, la Monografia B, raccoglie, illustra e commenta le esperienze (numerose esignificative) <strong>di</strong> cooperazione intercomunale già oggi presenti nel territorio provinciale, ancorché con unageografia articolata e asimmetrica; esperienze che costituiscono la premessa più significativa ad unsuccesso delle politiche <strong>di</strong> un nuovo <strong>PTC</strong>P che, come si potrà constatare dalla lettura del testo normativo oanche solo <strong>della</strong> sua sintesi illustrativa, molto scommette sulla capacità dei comuni (tanto più in quantosostenuta da un adeguato supporto logistico <strong>della</strong> Provincia) <strong>di</strong> costruire politiche territoriali capaci <strong>di</strong>coniugare positivamente la risposta alle domande espresse dalle comunità locali con le esigenze <strong>di</strong> coglieree sostenere le opportunità <strong>di</strong> sviluppo che si presentano al sistema lecchese e, non <strong>di</strong> meno, a garantirequelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong> e <strong>di</strong> vivibilità rappresentate con sempre maggiore convinzione edenergia tanto nella sensibilità <strong>della</strong> popolazione che nella articolazione del quadro legislativo regionale,nazionale e comunitario. Questa monografia si configura, dunque, come un nuovo capitolo <strong>della</strong> relazioneillustrativa.Sempre in termini <strong>di</strong> innovazione dell‟apparato conoscitivo su cui poggia l‟azione del <strong>PTC</strong>P adeguato deveessere considerata la Monografia C che presenta lo stato dell‟arte <strong>della</strong> pianificazione <strong>di</strong> livello regionale eprovinciale. Si <strong>di</strong>scute in quest‟ambito, in particolare, delle novità contenute nei documenti del PianoTerritoriale Regionale, in corso <strong>di</strong> formazione, letti dalla specifica visuale del territorio lecchese; al PTR siaffianca la considerazione dei contenuti <strong>della</strong> Pianificazione Territoriale Provinciale operante nei territorilimitrofi alla provincia <strong>di</strong> Lecco e, quin<strong>di</strong>, presenti nei <strong>PTC</strong>P <strong>di</strong> Sondrio, Bergamo, Milano e Como, analizzatiper ciò che riguarda le specifiche “politiche <strong>di</strong> confine” ma anche per operare un confronto sulle <strong>di</strong>versepolitiche e strategie normative messe in campo dai <strong>di</strong>versi piani su temi <strong>di</strong> interesse comune, dai temi dellosprawl e del consumo <strong>di</strong> suolo a quelli delle tutele paesistiche. Il panorama <strong>della</strong> pianificazione vigente èinoltre completato dall‟esame dei Piani <strong>di</strong> Settore a vario titolo operanti nel territorio provinciale.La Monografia D aggiorna invece quello che può essere in<strong>di</strong>viduato come il cuore tematico del <strong>PTC</strong>Pvigente rappresentato dalle politiche inse<strong>di</strong>ative e dalla considerazione delle componenti endogena edesogena <strong>della</strong> domanda generata da famiglie e imprese presenti nel territorio provinciale o, invece, attrattedalle sue peculiari con<strong>di</strong>zioni d‟ambiente. Questa monografia aggiorna (e quin<strong>di</strong> sostituisce) i capitoli 3 e 4<strong>della</strong> Relazione Illustrativa del <strong>PTC</strong>P 2004 sul versante delle <strong>di</strong>namiche demografiche e inse<strong>di</strong>ative, inparticolare residenziali, e – inoltre - propone una nuova visione dei temi relativi all‟assetto degli inse<strong>di</strong>amentiproduttivi ed alle loro esigenze <strong>di</strong> consolidamento, innovazione e riqualificazione, con una forte attenzione aitemi <strong>della</strong> sostenibilità, rappresentando così una ra<strong>di</strong>cale integrazione dei contenuti del capitolo 7 <strong>della</strong>stessa Relazione Illustrativa che anch‟esso è integralmente aggiornato e sostituito dai nuovi contenuti.82
<strong>VAS</strong> – <strong>PTC</strong> - Proposta <strong>di</strong> <strong>rapporto</strong> <strong>ambientale</strong> e stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> incidenza 2010La Monografia E propone una rinnovata attenzione ai temi del sistema agroforestale, già trattati dal capitolo9 <strong>della</strong> Relazione Illustrativa del <strong>PTC</strong>P 2004, ora riconsiderati alla luce delle nuove valenze attribuite dallaL.R. 12/2005 alla pianificazione provinciale proprio in relazione alla in<strong>di</strong>viduazione ed alla <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> ambitie aree agricole. Così la considerazione <strong>della</strong> articolazione territoriale e paesistica del territorio provinciale,già sviluppata nella precedente stesura <strong>di</strong> Piano, si arricchisce oggi <strong>di</strong> una puntuale <strong>di</strong>samina dei fattoricaratterizzanti l‟utilizzazione agricola del territorio, tanto sotto il profilo fisico <strong>ambientale</strong> che in relazione allecaratteristiche economiche delle aziende operanti, per proporre un bilancio territoriale <strong>della</strong> presenzaagricola che costituisce lo sfondo per impostare una politica fortemente orientata alla conservazione delsuolo agricolo, contrastando le <strong>di</strong>namiche erosive (e <strong>di</strong> abbandono) a cui esso è stato esposto conparticolare intensità nel corso degli ultimi decenni.La Monografia F, infine, propone un approfon<strong>di</strong>mento del tema <strong>della</strong> rete ecologica trattato nel <strong>PTC</strong>Pvigente.Il <strong>PTC</strong>P <strong>della</strong> Provincia <strong>di</strong> Lecco in<strong>di</strong>vidua e co<strong>di</strong>fica nelle sue Norme <strong>di</strong> Attuazione gli obiettivi generali,come <strong>di</strong> seguito in<strong>di</strong>cato:1. Valorizzare le qualità paesistiche e culturali del territorio provinciale e la collocazione metropolitana<strong>della</strong> Città dei Monti e dei Laghi Lecchesi – componente primaria dei Sistemi TerritorialiPedemontano e dei Laghi in<strong>di</strong>viduati dal Piano Territoriale Regionale (PTR) - come vettore <strong>di</strong>riconoscimento dell‟identità locale e come opportunità <strong>di</strong> sviluppo sostenibile del territorio;2. Confermare la vocazione manifatturiera <strong>della</strong> provincia <strong>di</strong> Lecco e sostenere i processi <strong>di</strong>innovazione (e <strong>di</strong> rinnovo) dell‟apparato manifatturiero;3. Migliorare l‟integrazione <strong>di</strong> Lecco e <strong>della</strong> Brianza nella rete urbana e infrastrutturale dell‟areametropolitana;4. Favorire lo sviluppo <strong>di</strong> una mobilità integrata e più sostenibile;5. Migliorare la funzionalità del sistema viabilistico, specializzandone i ruoli in relazione alle <strong>di</strong>versefunzioni inse<strong>di</strong>ative servite (produzione, residenza, fruizione);6. Tutelare il paesaggio come fattore <strong>di</strong> valorizzazione del territorio e come vettore <strong>di</strong> riconoscimento erafforzamento dell‟identità locale;7. Conservare gli spazi aperti e il paesaggio agrario, qualificando il ruolo <strong>della</strong> impresa agricolamultifunzionale e minimizzando il consumo <strong>di</strong> suolo nella sua <strong>di</strong>mensione quantitativa ma anche peri fattori <strong>di</strong> forma;8. Contrastare la tendenza ad un progressivo impoverimento <strong>della</strong> bio<strong>di</strong>versità e alla riduzione delpatrimonio <strong>di</strong> aree ver<strong>di</strong>.9. Qualificare i tessuti e<strong>di</strong>lizi incentivando lo sviluppo <strong>di</strong> nuove tecnologie bio-compatibili e per ilrisparmio energetico;10. Migliorare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vivibilità del territorio;11. Garantire la sicurezza del territorio con particolare riferimento alla montagna;12. Promuovere i processi <strong>di</strong> cooperazione intercomunale e la capacità <strong>di</strong> auto-rappresentazione eproposta dei Sistemi Locali.Questi obiettivi sono coerenti e compatibili con gli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità in<strong>di</strong>viduati nel percorso <strong>di</strong>Valutazione Ambientale Strategica del <strong>PTC</strong>P. La articolazione del sistema degli obiettivi generali in obiettivi83