nuovi sbocchi e clienti, anche residenti in altrezone geografiche. Ciò denota una notevoleaspirazione a ridurre la dipendenza, oggi ancoramolto forte, dallo stabilimento Fiat diCassino - Piedimonte San Germano.Nondimeno, questo dato deve essere valutatocautamente, rifuggendo da interpretazionieccessivamente idilliache o enfatiche: infatti, daprecedenti domande, si è avuto modo di constatareche le imprese rispondenti non presentanoparticolari orientamenti e inclinazioni alladiversificazione, alla differenziazione e all'innovazionedi prodotto, quasi r<strong>it</strong>enendo estremamenteagevole e banale riposizionare, senzaintervento alcuno, le produzioni attuali versonuovi clienti, settori e mercati geografici. Al dilà del fatto che il reperimento di nuovi sbocchidi mercato senza significativi cambiamenti sulprodotto potrà essere persegu<strong>it</strong>o, in astratto, dapoche imprese del comprensorio, emerge uncerto gap tra aspirazione alla riduzione delladipendenza dallo stabilimento Fiat nel Cassinate-Frusinate e la disponibil<strong>it</strong>à ad intraprendere adeguateiniziative e pol<strong>it</strong>iche coerenti.Al riguardo, va specificato che almeno unrispondente indica chiaramente che l'ipotesi didiversificazione del solo mercato geografico disbocco (all'interno del settore automotive), èestremamente improbabile, perché esistonobarriere all'ingresso in altri indotti automobilistici,anche di case produttrici comun<strong>it</strong>arie (110).Ancora, la tabella rivela che nuove forme oiniziative promozionali sono r<strong>it</strong>enute proficueda pochissimi rispondenti. Il dato conferma, secorrettamente considerato, la consapevolezza,precedentemente emersa, della scarsa competenzadelle imprese dell'indotto ad intraprendereazioni di propaganda, promozione e diffusionedella notorietà e dell'immagine aziendali.Si deve dunque dedurre che le impresehanno attribu<strong>it</strong>o, nella domanda 7.3, pochissimarilevanza all'opzione di risposta 5=nuoveforme/iniziative promozionali, r<strong>it</strong>enendo talesoluzione poco fattibile e disponibile, benchètutt'altro che trascurabile sul piano della prior<strong>it</strong>àe cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à in senso strategico. Risulta così rafforzatal'idea di una notevole difficoltà deirispondenti ad intraprendere azioni promozionali,le quali in effetti richiedono spesso azionidi sistema tra imprese o tra queste ed altre ent<strong>it</strong>àdel contesto per essere alla portata di unaPMI o di un'impresa radicata nel terr<strong>it</strong>oriocome quelle osservate.Da ultimo, di notevole significato anche il7,5% delle risposte concernenti il rafforzamentodelle capac<strong>it</strong>à e attiv<strong>it</strong>à progettuali, che ècoerente con alcune evidenze precedenti sullecompetenze tecnologico-progettuali e le relazionicollaborative con clienti e forn<strong>it</strong>ori.Siamo in presenza, con tutta probabil<strong>it</strong>à, dipercorsi di riposizionamento strategico di alcuniforn<strong>it</strong>ori, che tentano di qualificarsi maggiormente,trasformandosi da meri assemblatoridi componenti a forn<strong>it</strong>ori di servizi progettualie di moduli di prodotto a maggiore valoreaggiunto.In estrema sintesi, dalla domanda 7.3 emergeil profilo di un indotto che, pur perseverandonella ricerca di efficienza di costo (e quindiabbassamento del punto di pareggio), sembraquasi maturare la consapevolezza di non poterulteriormente incentrare la propria sopravvivenzanel più lungo termine sulla sola riduzionedei costi operativi (111); e che percepisce lacr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à di interventi in grado di ridurre ladipendenza da Fiat e di riposizionare l'offertaverso nuovi sbocchi, ferma restando l'estremadifficoltà di acquisire individualmente unamaggiore visibil<strong>it</strong>à e notorietà sul mercato,anche locale. Va precisato che quanto dettoemerge dalle risposte espresse, alle quali deveperò aggiungersi il 25% di mancate risposte,che può rappresentare - ragionevolmente - laquota di imprese dell'indotto meno attiva e110. Il rispondente menzionato sostiene, letteralmente, che "per quanto riguarda i mercati Europei, esiste una sortadi dumping, per cui non è possibile rifornirli anche vincendo gare internazionali".111. Vedi infatti le basse percentuali registrate dalle opzioni di risposta relative all'esternalizzazione e alla modificazione(verosimilmente, nel senso della ulteriore flessibilizzazione) dei rapporti di lavoro.106Speciale <strong>BIC</strong> <strong>Notes</strong> – 2006 – Focus
Tabella 57 - Pol<strong>it</strong>iche di recupero di compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à e di miglioramento aziendale da perseguire.Numero di risposte ammesso123MancantiTotaleDomanda 7.3.Valori assoluti1086832%31,25%25,00%18,75%25,00%100,00%Opzione di riposta1 nuove aree geografiche di vend<strong>it</strong>a2 ingresso in nuovi segmenti/settori di mercato3 più canali distributivi4 selezione della distribuzione dal punto di vista terr<strong>it</strong>oriale5 nuove forme/iniziative promozionali6 creazione o potenziamento del reparto progettazione7 modificazione dell'organizzazione del lavoro8 internalizzazione9 esternalizzazione10 apertura di nuove un<strong>it</strong>à produttive (Italia o estero)11 altro da specificareMancantiTotaleValori assoluti918221440113853%16,98%33,96%3,77%3,77%1,89%7,55%7,55%0,00%1,89%1,89%5,66%15,09%100,00%intraprendente, e come tale ancora più espostaal rischio di dipendenza da Fiat, in assenza diazioni esterne di sollec<strong>it</strong>azione e agevolazionedel cambiamento.A dimostrazione della valid<strong>it</strong>à del sistemacomplessivo di articolazione del questionario,da notare la conferma di almeno una preferenzasulla scelta della migrazione terr<strong>it</strong>oriale(pol<strong>it</strong>ica di ex<strong>it</strong> terr<strong>it</strong>oriale).La domanda 7.4 sui servizi e gli incentividesiderati dai rispondenti per intraprendereazioni di cambiamento utili a gestire ilmomento di difficoltà dell'indotto offre altriimportanti spunti di riflessione ed evidenzeinterpretative. La domanda riveste una duplicevalenza - di controllo e di evidenziazione -in quanto consente di comprendere l'attendibil<strong>it</strong>àe obiettiv<strong>it</strong>à delle risposte precedenti sudifficoltà percep<strong>it</strong>e, competenze vantate e iniziativeprior<strong>it</strong>arie dichiarate, e permette già diformulare ipotesi in ordine a ipotetici interventiist<strong>it</strong>uzionali e pubblici per la stimolazionedi processi di riqualificazione e riconversioneindustriale nel comprensorio (112).In primo luogo, le risposte dimostrano inmodo peculiare una concentrazione relativaverso una sola indicazione (contro le tre almassimo disponibili). Inoltre, significativo è il112. Giova precisare che la domanda, a rigori, non è circoscr<strong>it</strong>ta ai soli servizi o interventi di natura specifica e pubblicache Ist<strong>it</strong>uzioni sensibili alla questione della compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à dell'economia industriale Frusinate potrebbero rivolgerealle imprese dell'indotto analizzato. In astratto, i rispondenti potrebbero anche indicare servizi e util<strong>it</strong>à rinvenibilinel mercato alle condizioni di accesso richieste dal mercato: tuttavia, in concreto, è ragionevole presupporre un prevalenteriferimento all'intervento di poteri pubblici o realtà collettive (associazioni di categoria e altre ent<strong>it</strong>à similari)per l'offerta di condizioni favorevoli ai percorsi evolutivi che le imprese potrebbero intraprendere.Speciale <strong>BIC</strong> <strong>Notes</strong> – 2006 – Focus107
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