so sulle competenze tecnologiche, numerosepossono essere le possibil<strong>it</strong>à di ideazione, sviluppoe realizzazione di prodotti eccellenti sulpiano dei contenuti tecnico-economici.Infatti, i risultati di eccellenti competenze tecnologico-produttivesono tipicamente coreproduct (prodotti chiave) che soddisfanonuove funzional<strong>it</strong>à o appagano in via migliorativafunzional<strong>it</strong>à già soddisfatte; di qui lapossibil<strong>it</strong>à per l'impresa di conseguire significativequote di mercato nelle principali areed'affari.I core product configurano i fattori di collegamentotra le competenze ed i prodotti finali,nei quali si esplic<strong>it</strong>a l'offerta dell'impresanelle diverse aree d'affari. Essi cost<strong>it</strong>uiscono larealizzazione fisica di una o più competenzetecnologiche e sono quei componenti o subsistemiche contribuiscono significativamentea caratterizzare il valore dei prodotti fin<strong>it</strong>inella prospettiva dei clienti. Il proporsi comedetentori delle competenze nei prodotti-chiaveconsente di controllare l'evoluzione compet<strong>it</strong>ivanel lungo periodo, anticipando le tendenzedel mercato e governando i tempi delleinnovazioni.Le competenze di marketing possono esseredescr<strong>it</strong>te con riferimento ad almeno dueversanti della gestione d'impresa. Da un lato,esse implicano la capac<strong>it</strong>à di leggere il contestocompet<strong>it</strong>ivo e saper svolgere un continuomon<strong>it</strong>oring dei segnali che vengono raccoltidai sistemi di marketing intelligence (letturadelle tendenze evolutive della domanda, controllodelle iniziative della concorrenza, ricercadi opportun<strong>it</strong>à, rilevazione di rischi eminacce emergenti). Fondamentale è a talpropos<strong>it</strong>o lo sviluppo di att<strong>it</strong>udini del managementa saper vedere là dove molti, puravendo rivolto lo sguardo, non hanno notatosegnali o fenomeni interessanti.In secondo luogo, le competenze di marketingattengono alla capac<strong>it</strong>à di percepire l'esigenza/opportun<strong>it</strong>àdi innovare il prodotto edi individuare modal<strong>it</strong>à o idee generali pertale innovazione. Al riguardo, si potrà percorrerela strada del cambiamento del prodottoovvero dell'arricchimento di aspetti incrementali/complementari(peripheral) al fine dimigliorare l'immagine dell'azienda e distanziarladallo sfondo indistinto in cui si confondonoinvece le altre imprese del settore.Molto spesso, la differenziazione del prodotto- o quantomeno il miglioramento della suaattrattiv<strong>it</strong>à sul mercato - viene realizzata per iltram<strong>it</strong>e di peripheral di tipo informativo, iquali corredano il core cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da un prodottotradizionale, cercando di offrire informazionisu un suo impiego più efficiente e piùinnovativo.Un altro aspetto della realtà d'impresa chepone in luce competenze e doti in grado dicontraddistinguere il modo di essere diun'impresa sul mercato è rappresentato dall'organizzazione,intesa come regime didistribuzione di poteri e responsabil<strong>it</strong>à traindividui e gruppi di persone. In questa prospettiva,si deve - a rigore - distinguere tra:• competenze organizzative in senso stretto,ossia la capac<strong>it</strong>à di progettazione distrutture organizzative in grado di supportareefficacemente ed efficientementele strategie aziendali, la capac<strong>it</strong>à di dotarel'impresa di sistemi informativi, sistemi dicomunicazione, sistemi di programmazionee controllo e di sistemi di gestione delpersonale (piani retributivi, percorsi dicarriera, sistemi incentivanti) in grado disupportare adeguatamente le attiv<strong>it</strong>àaziendali ai diversi livelli gerarchici, lacapac<strong>it</strong>à di sviluppare e rafforzare valoriculturali comuni e condivisi, nonché lacapac<strong>it</strong>à di promuovere gli stili di leadershippiù consoni alle diverse s<strong>it</strong>uazioni e aimolteplici problemi da gestire;• skills delle risorse umane (RU), vale a direle abil<strong>it</strong>à della forza lavoro impiegata nell'impresa,dalla professional<strong>it</strong>à al talento,dall'esperienza alla creativ<strong>it</strong>à. Tali dotipossono essere presenti nelle risorseumane preliminarmente al loro ingressonell'impresa, ma è imprescindibile che lostesso esercizio dell'attiv<strong>it</strong>à lavorativa nell'impresasia, nel tempo, motivo di miglioramento,cambiamento e arricchimentodegli skill originari, altrimenti destinati a44Speciale <strong>BIC</strong> <strong>Notes</strong> – 2006 – Focus
cristallizzarsi, se non a degradare per effettodi fattori come routine, demotivazionee inerzia.Da ultimo, le competenze relazionali qualificanoquelle capac<strong>it</strong>à di confronto, collegamentoe scambio che consentono all'impresadi essere dinamica e poter cambiare neltempo. Infatti, nessuna impresa - presa singolarmentee in un certo istante - possiede tuttele competenze necessarie per un successosostenibile. Grazie alle pratiche relazionali, leimprese possono superare s<strong>it</strong>uazioni di carenzao di degenerazione delle competenze ericercare miglioramenti più o meno radicali.In particolare, le relazioni interaziendalifacil<strong>it</strong>ano l'accesso a risorse e competenzecomplementari difficilmente sviluppabili intempi brevi ed a costi accettabili da parte diuna singola impresa. Il saper arch<strong>it</strong>ettare e svilupparepiattaforme inter-organizzative orizzontali(tra imprese concorrenti) o verticali(tra impresa legate da rapporti di forn<strong>it</strong>ura)cost<strong>it</strong>uisce la chiave di volta per la creazione ela condivisione di nuova conoscenza e per laricombinazione di conoscenze già esistenti inmodi non facilmente replicabili da parte deiconcorrenti.Il focus sui rapporti interorganizzativi puòperò essere fuorviante se l'impresa non risultacoesa ed orientata all'apprendimento al propriointerno. Per questo, le relazioni intraziendalisono non meno importanti e, esprimendola social<strong>it</strong>à nell'impresa, sono basilariper superare tensioni ed inefficienze checostringono l'organizzazione ad operare acompartimenti stagni, anziché condividendoe ottimizzando le risorse disponibili.Poiché l'indagine sull'indotto automobilisticoFiat nel Cassinate-Frusinate riguardaprevalentemente PMI coordinate su scalalocale, nella mappatura delle caratteristiche edella s<strong>it</strong>uazione compet<strong>it</strong>iva dell'indotto èparso opportuno valutare la propensioneall'internazionalizzazione quale indicatoredella capac<strong>it</strong>à di gestione del rischio di concentrazionegeografica e di sfruttamento delleopportun<strong>it</strong>à offerte dalla globalizzazione deimercati.Infatti, molteplici fattori di natura tecnologica,economica, oltre che sociale e pol<strong>it</strong>ica,stanno ampliando i confini geografici dellacompetizione aziendale. L'estensione dell'operativ<strong>it</strong>àai mercati esteri, anche per lePMI, tende ad assumere i connotati di comportamentostrategico necessario per il mantenimentodei vantaggi compet<strong>it</strong>ivi, oltre cheper la cresc<strong>it</strong>a economica.Le scelte di internazionalizzazione cost<strong>it</strong>uisconoun momento di innovazione e cambiamentonelle scelte strategiche di tutte leimprese, incluse le PMI. L'apertura ai mercatiinternazionali rappresenta una discontinu<strong>it</strong>àper l'impresa rispetto a schemi e logiche digestione "domestici", se non localistici. Unprocesso di internazionalizzazione di successodeve essere supportato da cambiamenti nellostile manageriale, nelle competenze specialistichee tecniche degli operatori, nonché nellecapac<strong>it</strong>à di integrazione e coordinamentodelle attiv<strong>it</strong>à aziendali a tutti i livelli organizzativi,rispetto alle un<strong>it</strong>à produttive e/o distributivedelocalizzate. Altrettanto cr<strong>it</strong>ica è lacapac<strong>it</strong>à di replicare in contesti esteri le conoscenzee le abil<strong>it</strong>à del personale, attraversoattiv<strong>it</strong>à di formazione e addestramento.Le analisi circa la diffusione dei processi diinternazionalizzazione in atto presso le aziendee la propensione di queste ultime ad internazionalizzarsiconsentono di meglio comprenderei risultati consegu<strong>it</strong>i (ottica retrospettiva)e di prefigurare le conseguenze deiprincipali sentieri di cresc<strong>it</strong>a avviati (otticaprospettica).L'innovazione esprime la tensione volontariadell'impresa al cambiamento, alla nov<strong>it</strong>à.L'innovazione include le attiv<strong>it</strong>à scientifiche,tecnologiche, organizzative, finanziarie edindustriali che sfociano nell'introduzione sulmercato di un prodotto nuovo (o migliore)e/o di un apparato o processo di produzionenuovo (o migliore).L'innovazione è di per sé complessa erischiosa. La compless<strong>it</strong>à risiede in gran partenella natura sistemica della produzione industrialeodierna: le innovazioni su base tecnologicacomprendono vari sistemi, che ne sonocomponenti. Il rischio è determinato da unSpeciale <strong>BIC</strong> <strong>Notes</strong> – 2006 – Focus45
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