asset e del cap<strong>it</strong>ale invest<strong>it</strong>o netto.In terzo luogo, l'adozione dell'EVA, in FiatAuto, manca uno degli obiettivi più importantiper il quale era stato invece introdotto:creare valore per gli azionisti (38). Tale fallimentoè testimoniato dall'andamento inborsa del t<strong>it</strong>olo Fiat. Se dall'inizio del 1997 ilt<strong>it</strong>olo avesse segu<strong>it</strong>o l'andamento dell'indiceMib30 - quindi del mercato - anziché quelloeffettivo, la cap<strong>it</strong>alizzazione della Fiat (in basealle sole azioni ordinarie) varrebbe oggi oltre11 miliardi di Euro in più: tale valore fornisceuna stima della perd<strong>it</strong>a sub<strong>it</strong>a dagli azionisti.Si aggiunga che:• il cash flow derivante dalle attiv<strong>it</strong>à ordinarienegli ultimi anni è stato sempre modesto;• la pol<strong>it</strong>ica di de-listing dal mercato dimolte società controllate al fine di concentrarela presenza azionaria nel mercatoborsis<strong>it</strong>co nella sola Capogruppo è statarealizzata con sforzi significativi in terminidi esborso di cassa per le operazioni diOPA (secondo Bodo, ex direttore finanziariodella società le risorse impiegate peril de-listing sono ammontate a più di 1,5miliardi di Euro) (39);• la pol<strong>it</strong>ica di acquisizione è stata moltopiù aggressiva e decisa di quella tradizionalmentecondotta. Se si include anchel'acquisizione più importante, vale a direl'Opa amichevole su Case (macchine agricole),che dà origine, con la fusione dellaNew Holland, ad un'impresa leader alivello mondiale, le acquisizioni nel loroinsieme, nel quinquennio 1996-2001,superano i 10 miliardi di Euro. Non solo.Le suddette acquisizioni, oltre che essereregolate in contante vengono concluse suvalori elevati, specialmente per Case che,scambiata per poco più di 20 dollari perazione prima dell'avvio della negoziazione,viene comprata a 55 Dollari. Proprioda Case New Holland arriva la delusionepiù grande. Anziché generare cassa, laassorbe, schiacciata dai pesantissimi valoridell'indeb<strong>it</strong>amento e dell'avviamentoconseguenti alla sua acquisizione in unmercato agricolo che sconta la previsionedi scenari futuri tutt'altro che rosei (40).Quanto sopra chiarisce ancora una volta ilgaloppante deterioramento della posizionefinanziaria netta. Se la crisi Fiat non è di originefinanziaria, certo è che i gravi e copiosierrori commessi in tale campo, a partire dall'acr<strong>it</strong>icoricorso a metodologie di gestionefinanziaria nate in contesti permeati da unacultura evoluta di gestione finanziaria e conmercati dei cap<strong>it</strong>ali più efficienti, ne hannoulteriormente amplificato la portata.2. Indotti locali di imprese esviluppo terr<strong>it</strong>oriale2.1 Il prodotto automobilistico e la suarealizzazioneLa crisi di Fiat assume particolare rilievo perle Ist<strong>it</strong>uzioni e la collettiv<strong>it</strong>à perché colpiscenon soltanto una grande impresa ed il connessogruppo aziendale, ma anche un'ampiarete di operatori più piccoli industriali e ancheartigianali, aventi il ruolo di distributori, forn<strong>it</strong>orie subforn<strong>it</strong>ori del produttore torinese.Infatti, il prodotto autoveicolo è moltocomplesso sia nella segmentazione delle tipologiedi prodotto (modelli, varianti, allestimentiecc.) che nella composizione interna diciascuna tipologia. Dal punto di vista tecnico,per tutti i tipi base di autoveicolo (automobile,veicolo commerciale leggero, minibus, veicolocommerciale pesante e veicolo industriale,autobus-pullman) si può individuare unalinea d'asse cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a dal motore, dal cambioe dagli organi di trasmissione che comunicanoil moto alle ruote. Mentre per i veicoli38. Ibidem, p. 41.39. Bodo (2002, p. 50).40. Cfr. Bodo (2002).20Speciale <strong>BIC</strong> <strong>Notes</strong> – 2006 – Focus
commerciali e gli autobus l'autotelaio rappresentaun prodotto fisico lavorabile anche separatamentedalla cabina/carrozzeria, nell'automobilel'autotelaio è solo un prodotto logico,perché la tecnica universalmente segu<strong>it</strong>a dellascocca portante impedisce di scindere autotelaioe carrozzeria (41).La carrozzeria, intesa come scocca portantepiù le dotazioni e finizioni esterne ed interne,è l'elemento centrale per l'acquirente diun'automobile. La dimostrazione di questacentral<strong>it</strong>à e della possibil<strong>it</strong>à di sviluppo e produzionein parallelo rispetto a motori, lineed'asse e sospensioni è data dal fatto che oggiil ciclo di v<strong>it</strong>a di un motopropulsore può arrivaread oltre 20 anni, mentre quello di unacarrozzeria sta scendendo intorno ai 5-6 anni.Ne consegue che la compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à del mercatodegli autoveicoli si gioca sulla rapid<strong>it</strong>à di sviluppodei nuovi prodotti e di rinnovo dellagamma e sui contenuti di innovazione e qual<strong>it</strong>àofferti, fattori che generano costi di difficilegestione (42).In defin<strong>it</strong>iva, la produzione automobilistica ètra le attiv<strong>it</strong>à industriali più complesse, in quantocoinvolge un'elevata numeros<strong>it</strong>à di parti,oltretutto variabili in relazione alle diverse versionidi un dato modello di vettura, e una plural<strong>it</strong>àdi fasi di assemblaggio, strettamente sincronizzatefra di loro e svolte, oltre che pressoil produttore, presso decine di migliaia di forn<strong>it</strong>orie subforn<strong>it</strong>ori, talora residenti in unamolteplic<strong>it</strong>à di nazioni diverse (43).Tale compless<strong>it</strong>à produttiva si manifesta adiversi livelli. In primo luogo, nell'estremacr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à del fattore tempo e nella laborios<strong>it</strong>àdella preordinazione del processo innovativo(44). In secondo, a livello soggettivo e operativo,essa si riflette nell'esistenza di una filiera produttivaparticolarmente articolata e interrelata.Sul piano tecnico, la filiera identifica unaconcatenazione di operazioni successive d<strong>it</strong>rasformazione materiale dalle materie di baseal prodotto fin<strong>it</strong>o, non priva di attiv<strong>it</strong>à parallelee complementari. Sul piano economicoorganizzativo,essa si presenta come un'aggregazionedi imprese configurabile come unvero e proprio soggetto economico, basato surelazioni interaziendali piuttosto intense,soluzioni organizzative relativamente coordinatee rapporti di forza polarizzati attorno aduno o più attori dominanti (45).Il coordinamento, la sincronizzazione el'adattamento sono aspetti essenziali di qualsiasifiliera produttiva e in specie di quellaautomobilistica. In particolare, la programmazionedei tempi e dei modi produttivi risultadecisiva non soltanto nella fase di progettazionee industrializzazione di un nuovomodello, ma pure in ogni momento della produzionein serie dei veicoli, quando difform<strong>it</strong>ào r<strong>it</strong>ardi possono implicare arresti del cicloproduttivo, rilavorazioni, controlli e riattrezzaggi,con inev<strong>it</strong>abili ripercussioni sui volumiprodotti e sui costi di fabbricazione.Considerando anche la realtà delle relazioniinteraziendali osservabili con riguardoall'industria capeggiata da Fiat Auto, la filieradegli autoveicoli presenta una struttura gerarchicamenteincentrata sul costruttore e funzionalmenteripart<strong>it</strong>a nei seguenti livelli, davalle a monte:41. Gruppo Dirigenti Fiat (2002, p. 8).42. Gruppo Dirigenti Fiat (2002, pp. 9-10).43. Gallino (2003, p. 86).44. Secondo Gruppo Dirigenti Fiat (2002, pp. 11-12), lo sviluppo di un pianale nuovo, con la o le relative carrozzerie(modelli nuovi) ri-chiede sino a 60 mesi. Un modello nuovo su pianale esistente richiede circa 40 mesi. Un restylingrichiede da 24 a 36 mesi a seconda dei contenuti.Mediamente, per un modello nuovo, le caratteristiche fondamentali sono stabil<strong>it</strong>e oltre 30 mesi prima della commercializzazione;quindi i contenuti innovativi del prodotto (stile, prestazioni ecc.) devono incontrare i gusti dei clienti a treanni dalla data di ingresso sul mercato.45. Enrietti, Fornengo (1989, pp. 59-60).Speciale <strong>BIC</strong> <strong>Notes</strong> – 2006 – Focus21
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