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di famiglia? - Associazione Luca Coscioni

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DIVENTAAZIONECELLULEDI ALTERNATIVA39EUTANASIA CLANDESTINA:CONTINUA LA SFIDA PER LE CELLULEÉ in corso una battaglia per realizzare indagini conoscitive nel maggior numero possibile <strong>di</strong>Regioni, in modo che i risultati, presi nel loro complesso, abbiano una valenza nazionale.GIULIA SIMI,ANDREA FRANCIONIIl tentativo ancora in corsodell’<strong>Associazione</strong> <strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong>per la libertà <strong>di</strong> ricerca scientifica<strong>di</strong> incar<strong>di</strong>nare un’indagine conoscitivasul fenomeno dell’eutanasiaclandestina nel nostro Paesepermette <strong>di</strong> fare alcune considerazionisulla base dei primi riscontriottenuti.L’iniziativa è partita al Congresso<strong>di</strong> Orvieto del <strong>di</strong>cembre 2005 e haconosciuto momenti <strong>di</strong> forte mobilitazionecon un appello in<strong>di</strong>rizzatoal Parlamento italiano loscorso autunno al quale hannoaderito più <strong>di</strong> ventimila persone,prima fra tutte Piergiorgio Welby.L’esito <strong>di</strong> questo appello, che <strong>di</strong>fatto è stato ignorato dalle istituzioni,dà la misura <strong>di</strong> come anchela sinistra continui a evitare <strong>di</strong>confrontarsi con il problema dell’eutanasia,trasformando quelloche dovrebbe essere un <strong>di</strong>ritto inun privilegio <strong>di</strong> classe, riservato achi ha risorse economiche e <strong>di</strong>conoscenza tali da essere libero<strong>di</strong> decidere sul proprio fine vita,in Italia o all’estero.Molti sanno cosa avviene in situazionidrammatiche nelle corsiedegli ospedali e fra le mura domestiche.Molti sanno che nellaclandestinità le decisioni <strong>di</strong> finevita vengono prese dai me<strong>di</strong>ci edai familiari, più che dai malati.Molti sanno che ci sono personeche vorrebbero porre fine allapropria vita, ma sono completamente<strong>di</strong>sarmate, costrette, sehanno fortuna, ad affidarsi allapietà <strong>di</strong> un me<strong>di</strong>co, <strong>di</strong> un familiare,<strong>di</strong> un amico. Molti sanno, maè un sapere clandestino; se neparla nei corridoi degli ospedali,degli hospice, delle case <strong>di</strong> cura,lo confidano in via riservata me<strong>di</strong>cio infermieri, se ne <strong>di</strong>scute incucina davanti a un tazza <strong>di</strong> caffé,mentre qualcuno rantola nellacamera accanto. “So che è unsegreto, perché lo sento sussurraredappertutto”, scrivevaCongreve.Cosa fare perché questo segretodrammaticamente vissuto nellasolitu<strong>di</strong>ne e nella clandestinità<strong>di</strong>venti consapevolezza pubblica?Restiamo convinti che sia necessariauna indagine conoscitiva,promossa da istituzioni autorevoli,al fine <strong>di</strong> offrire un contributo<strong>di</strong> chiarezza alla <strong>di</strong>scussionesulle decisioni <strong>di</strong> fine vita e <strong>di</strong>dare la possibilità ai citta<strong>di</strong>ni,qualunque sia la loro posizione,<strong>di</strong> attingere a dati scientifici atten<strong>di</strong>bili,aggiornati e rilevati suscala nazionale.L’<strong>Associazione</strong> <strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong> èora impegnata a chiedere che sianole Regioni a realizzare l’indagineconoscitiva sull’eutanasiaclandestina. In queste settimane,grazie all’impegno dei militantidelle Cellule <strong>Coscioni</strong>, la richiesta<strong>di</strong> indagine conoscitiva è stata osarà sottoposta all’attenzione degliassessori regionali alla Sanità.L’idea è che indagini conoscitivesiano realizzate nel maggior numeropossibile <strong>di</strong> Regioni, in modoche i risultati, presi nel lorocomplesso, abbiano una valenzanazionale. A tal fine è importanteche il lavoro scientifico e la rilevazionedei dati statistici sia coor<strong>di</strong>natoda un’unica struttura inmodo da ottenere dati omogeneie confrontabili.Il 12 aprile scorso Mina Welby,Antonio Bacchi, Giulia Simi eAndrea Francioni hanno avutoun primo incontroall’Assessorato alla Sanità dellaToscana. La proposta <strong>di</strong> indagineconoscitiva è stata accolta congrande interesse ed è stato moltoapprezzato il fatto chel’<strong>Associazione</strong> <strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong>, nelfarsi promotrice della richiesta,abbia chiarito che la realizzazionedell’indagine resta affidata allaresponsabilità delle singoleRegioni, e questo per evitare strumentalizzazionipolitiche. Perquanto riguarda la Toscana, laprocedura dovrebbe prevedere laconsultazione in via preliminaredella Commissione regionale <strong>di</strong>Bioetica, dell’Agenzia regionale<strong>di</strong> Sanità e dell’Or<strong>di</strong>ne dei Me<strong>di</strong>cial fine <strong>di</strong> acquisire elementi sullemodalità <strong>di</strong> realizzazione dell’indagine.Un altro passaggio importante èprevisto il 4 maggio, quandoMina Welby, Tommaso Ciacca eGiulia Simi incontreranno l’assessorealla Sanità dell’Umbria,Maurizio Rosi. In questo caso larichiesta <strong>di</strong> indagine conoscitivaè stata sottoscritta anche dai dottoriFabio Conforti, responsabiledelle cure palliative dell’ASL 3, ePaolo Catanzaro, presidente dellasezione umbra della Societàitaliana <strong>di</strong> psiconcologia (SIPO).Altri contatti sono in via <strong>di</strong> definizioneattraverso le Cellule<strong>Coscioni</strong> <strong>di</strong> Calabria, Basilicata,Campania, Liguria, EmiliaRomagna, Piemonte, Veneto eTrentino Alto-A<strong>di</strong>ge.Restano ancora molti ostacoli dasuperare, <strong>di</strong> natura politica e culturale.Temiamo che la situazionea livello regionale non sia molto<strong>di</strong>versa da quella nazionale, eche anche sulle amministrazioniregionali <strong>di</strong> sinistra incomba lavolontà <strong>di</strong> compromesso sui temilaici che sembra animare il costituendoPartito Democratico.Per altro verso, una parte consistentedella classe me<strong>di</strong>ca continuaa coltivare il pregiu<strong>di</strong>zio versol’uso della parola eutanasia,un pregiu<strong>di</strong>zio che nasconde lavolontà <strong>di</strong> non conoscere, la tolleranzadell’illegalità percepitacome rime<strong>di</strong>o a un fenomenocon il quale non si vuole fare iconti. Non sarà facile, ma cre<strong>di</strong>amoche, se una o due Regioni troverannoil coraggio <strong>di</strong> prenderel’iniziativa, ci sarà la possibilitàconcreta <strong>di</strong> allargare il fronte dellabattaglia. An<strong>di</strong>amo avanti nellaconvinzione che la durata è laforma delle cose.@pprofon<strong>di</strong>sciPer aiutare la cellula locale a tepiù vicina, collegati a www.lucacoscioni.it/celluleINDAGINE EUTANASIA:CALENDARIZZATA LA PROPOSTADELLA CELLULA COSCIONI DI NAPOLIANDREA FURGIUELEILEANA LEPREProsegue il cammino dell’odg asostegno della campagnadell'<strong>Associazione</strong> <strong>Coscioni</strong> e<strong>di</strong>ncentrato sulla “petizione alparlamento italiano perché affrontila questione eutanasia”,presentato all’attenzione delconsiglio comunale <strong>di</strong> Napolidalla locale Cellula <strong>Coscioni</strong> edal “Clabarc”, assieme all'associazione“Napoli Punto a capo”ed al coord. prov. “ANC e SCAO”.Tale or<strong>di</strong>ne del giorno sottoscrittoda almeno un componenteper tutti i gruppi consiliari,e la cui <strong>di</strong>scussione è stata all’iniziorinviata da una espressarichiesta fatta dal sindaco inpersona al presidente del consigliocomunale, è stato ufficialmenteinserito nella riunionedel Consiglio comunale del 7maggio 2007. Ringraziamo ilPresidente del ConsiglioComunale Leonardo Impegnoche ha raccolto con sensibilità lanostra proposta e ha portatoavanti con costanza l’iter proceduralenecessario alla calendarizzazionedell’or<strong>di</strong>ne del giorno,e ringraziamo i consiglieriche, nel sostenerla in manieratrasversale e motivata, ne hannopermesso la presentazionenell’ambito della <strong>di</strong>scussionedel Consiglio Comunale.Confi<strong>di</strong>amo che, considerate talipremesse, insieme alla con<strong>di</strong>visioneche il sindaco stesso ha<strong>di</strong>mostrato nel firmare la petizione,l’esame consiliare possaconcludersi coerentemente conl’approvazione della nostra proposta.Il testo dell'or<strong>di</strong>ne del giorno ed inomi dei consiglieri firmatari:IL CONSIGLIOCOMUNALEDI NAPOLI O.d.G.Premesso <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre la richiestadelle associazioni:"Cellula <strong>Coscioni</strong> <strong>di</strong> Napoli","Clabarc" (Comitato <strong>di</strong> Lottaper l'abbattimento delle barrierearchitettoniche e culturali"),"Napoli punto a capo", e "Anc"e "Scao", a che siano al più prestomesse all'or<strong>di</strong>ne del giornoin Parlamento: le proposte <strong>di</strong>legge esistenti in materia <strong>di</strong> accanimentoterapeutico, testamentobiologico ed eutanasia;la realizzazione <strong>di</strong> un'indagineconoscitiva sulla consistenzadel fenomeno dell'eutanasiaclandestina; e <strong>di</strong> ritenere necessario<strong>di</strong> potenziare la coscienzacivile della citta<strong>di</strong>nanza, incrementandonel'attenzione sulletematiche dei <strong>di</strong>ritti civili eumani al fine <strong>di</strong> far <strong>di</strong>ventareNapoli un luogo simbolo nell'impegnocontro ogni barrieraculturale ed etica, impegna ilSindaco e l'A.C. a sostenere inmodo ufficiale la Petizione attivatadall'<strong>Associazione</strong> <strong>Luca</strong><strong>Coscioni</strong> su tali tematiche.Napoli, 20 febbraio 2007Stanislao Lanzotti (UDC, cg);Gennaro Carbone (FI);Francesco Moxedano (DS);Diego Venanzoni (UDEUR, cg);Stefano Palomba (Margherita);Raffaele Carotenuto (PRC, cg);Ciro Borriello (Ver<strong>di</strong>, cg); MarcoMansueto (Iniziativa Popolare,cg); Roberto De Masi (SDI);Domenico Palmieri (Nuovo PSI,cg); Luciano Schifone (AN, cg);Antonio Fellico (PdCI); AlfredoGiordano (IdV, cg); Achille DeSimone (Misto, cg)@pprofon<strong>di</strong>sciPer aiutare la cellula localea te più vicina, collegati awww.lucacoscioni.it/cellule

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