MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #1
Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 1 - Primavera
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skills, insegnare ancora <strong>di</strong> più ai nostri allievi<br />
il pensiero critico, a mettere in <strong>di</strong>scussione<br />
le certezze, e soprattutto a risolvere<br />
i problemi. Senza <strong>di</strong>menticare <strong>di</strong> coltivare<br />
competenze che approccino in maniera<br />
nuova il mondo del <strong>di</strong>gitale.<br />
LA QUALITÀ DELLA VITA NEL CAMPUS<br />
Oggi la mobilità studentesca è altissima,<br />
e non parlo solo <strong>di</strong> flussi internazionali.<br />
Lo è anche per quel che riguarda i nostri<br />
studenti che vivono a <strong>Milano</strong> o in Italia.<br />
Scelgono l’università che più gli garantisce<br />
il ritorno dell’investimento: sono abituati<br />
a ragionare così. Più internazionali, più<br />
aperti e soprattutto con un accesso all’informazione<br />
superiore a quello della mia<br />
generazione o delle generazioni precedenti.<br />
Dobbiamo inserire il <strong>Politecnico</strong> in cima<br />
alla lista delle possibili mete <strong>di</strong> questi studenti,<br />
e per farlo dobbiamo porre grande<br />
attenzione ai programmi <strong>di</strong> formazione e<br />
garantire standard <strong>di</strong> livello internazionale.<br />
ATTRARRE RICERCA, IMPRESE, ISTITUZIO-<br />
NI, MONDO DEL SOCIALE<br />
Chi vuole sviluppare un’attività <strong>di</strong> ricerca<br />
deve poter scegliere il <strong>Politecnico</strong>: dobbiamo<br />
dare sicurezza <strong>di</strong> carriera, ma anche<br />
infrastrutture e un’alta qualità della vita<br />
all’interno delle nostre mura. Un fattore<br />
quest’ultimo molto importante per chi vive<br />
l’Ateneo ogni giorno. L’ultimo tema è l’attrattività<br />
verso tutti i nostri gran<strong>di</strong> partner<br />
istituzionali: le imprese devono trovare qui<br />
capacità <strong>di</strong> sviluppare innovazione e ricerca,<br />
le istituzioni devono trovare più possibilità<br />
<strong>di</strong> cooperare, e così il mondo del<br />
sociale.<br />
IL RUOLO DEGLI ALUMNI NEI PROSSIMI 6<br />
ANNI<br />
Gli <strong>Alumni</strong> sono la grande sfida del presente<br />
e del futuro per il <strong>Politecnico</strong>: negli<br />
ultimi anni si è fatta una gran<strong>di</strong>ssima operazione<br />
su <strong>di</strong> loro e in questo modo alle tre<br />
<strong>di</strong>mensioni tra<strong>di</strong>zionali - studenti, docenti<br />
e personale tecnico-amministrativo - se<br />
n’è aggiunta una quarta, quella degli <strong>Alumni</strong>.<br />
Persone che hanno vissuto qui qualche<br />
anno della propria vita e che oggi, nel<br />
mondo del lavoro, hanno voglia <strong>di</strong> capire<br />
cosa sta succedendo nella loro università.<br />
Vogliono restituire qualcosa all’Ateneo che<br />
li ha formati. Oggi dobbiamo chiedere agli<br />
<strong>Alumni</strong> <strong>di</strong> far parte integrante del nostro<br />
progetto <strong>di</strong> sviluppo: mentre con i nostri<br />
studenti parliamo ogni giorno per cercare<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>segnare il futuro, così come ci confrontiamo<br />
tutti i giorni con il personale docente<br />
e tecnico-amministrativo per con<strong>di</strong>videre<br />
obiettivi, opportunità e criticità, allo<br />
stesso modo dovremo farlo con gli <strong>Alumni</strong>.<br />
Soltanto con il loro contributo potremo<br />
fare in modo che il nostro progetto venga<br />
sostenuto da centinaia <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> voci.<br />
UN ATENEO CHE LAVORA CON LE AZIENDE E<br />
CON IL TERRITORIO<br />
Il mio sogno è che il <strong>Politecnico</strong> possa<br />
essere ancora più inserito nelle politiche<br />
industriali nazionali. Oggi abbiamo sicuramente<br />
ottimi rapporti bilaterali ma il sogno<br />
è che l’università, la formazione universitaria<br />
e la ricerca siano inserite nella<br />
catena del valore dell’impresa e delle politiche<br />
industriali. Quin<strong>di</strong> avere un tavolo<br />
<strong>di</strong> definizione delle politiche industriali: su<br />
questo ci piacerebbe avere un ruolo importante.<br />
MILANO: LA NUOVA LONDRA<br />
<strong>Milano</strong> sta vivendo un bellissimo momento,<br />
ha messo in moto gran<strong>di</strong> forze, probabilmente<br />
Expo è stata la scintilla: ma non<br />
mi limiterei a quello. C’è stato uno scatto<br />
d’orgoglio da parte <strong>di</strong> tutti, e il <strong>Politecnico</strong><br />
può fare, e sta facendo, la propria parte.<br />
Che cosa può portare il <strong>Politecnico</strong> al sistema<br />
<strong>Milano</strong>? Siamo un vettore <strong>di</strong> internazionalizzazione.<br />
Abbiamo tantissimi studenti<br />
che vanno e vengono, studenti che<br />
poi <strong>di</strong>ventano ambasciatori <strong>di</strong> <strong>Milano</strong> e del<br />
<strong>Politecnico</strong> in giro per il mondo. Secondo<br />
apporto, se vogliamo più tra<strong>di</strong>zionale, è<br />
che questa “nuova Londra” imporrà anche<br />
delle trasformazioni urbane: si parla<br />
<strong>di</strong> Human Technopole, <strong>di</strong> periferie, <strong>di</strong> area<br />
Expo, <strong>di</strong> scali ferroviari, e in tutto questo<br />
l’Ateneo può giocare un ruolo importante.<br />
Questo vuol <strong>di</strong>re investire in formazione e<br />
ricerca. <strong>Milano</strong>, oltre a conquistare l’Agenzia<br />
Europea del Farmaco, oltre a lavorare<br />
per portare istituzioni che prima erano a<br />
Londra o sul suolo britannico deve provare<br />
a capire se vuole essere anche un centro<br />
d’innovazione che richiami imprese e istituzioni<br />
<strong>di</strong> ricerca, <strong>di</strong> formazione universitaria.<br />
I collegamenti del <strong>Politecnico</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong><br />
con le istituzioni comunali e regionali<br />
sono molto forti.<br />
UNA SQUADRA SU CUI CONTARE<br />
Il mio primo giorno in rettorato è stato il<br />
9 gennaio. Sono arrivato prestissimo, ho<br />
preso un caffè e sono andato in ufficio. Poi<br />
sono stato un’oretta in silenzio: a ripensare<br />
al peso della responsabilità che mi<br />
ero preso, e a riflettere su come tradurre<br />
in azione quello che fino a quel momento<br />
avevo semplicemente pensato. Nei mesi<br />
successivi ho imparato che ci sono tutta<br />
una serie <strong>di</strong> persone, colleghi, docenti,<br />
personale tecnico-amministrativo, cui appoggiarsi.<br />
Alla fine il peso delle decisioni è<br />
sicuramente mio, del Rettore, però ci sono<br />
tantissime competenze cui si può fare riferimento<br />
per prendere una decisione corretta<br />
e nel bene delle istituzioni. Non ci si<br />
sente soli.