02.10.2020 Views

MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #1

Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 1 - Primavera

Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 1 - Primavera

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

LA LUCE<br />

E LA MATERIA<br />

Musei, impianti industriali, e<strong>di</strong>lizia civile:<br />

Guido Canali, l’architetto<br />

che ha progettato e sognato<br />

il Made in Italy<br />

<strong>di</strong> Gabriele Ferraresi<br />

foto <strong>di</strong> Cosimo Nesca<br />

“Degli anni al<br />

<strong>Politecnico</strong> ricordo Gio<br />

Ponti: alla lavagna<br />

fceva dei <strong>di</strong>segni al<br />

tratto meravigliosi,<br />

col gesso impugnato<br />

tra il pollice e l’in<strong>di</strong>ce.<br />

Simpatico, cor<strong>di</strong>ale”<br />

Nell’ottobre scorso l’architetto Guido<br />

Canali venne invitato a tenere<br />

nella sua Parma una lectio magistralis<br />

al Teatro Farnese. Esordì in<br />

questo modo: “Lectio magistralis<br />

per niente: non ho nulla da insegnare.<br />

Facciamo insieme un viaggio<br />

in e<strong>di</strong>fici che mi illudo abbiano<br />

un loro contenuto e significato”.<br />

Questo è Guido Canali.<br />

Un maestro che come tutti i maestri<br />

autentici non vuole essere riconosciuto<br />

come tale, ma lo è; altro<br />

che archistar, Canali è un mistico<br />

dell’architettura. Già professore <strong>di</strong><br />

Composizione Architettonica all’Istituto<br />

<strong>di</strong> Architettura <strong>di</strong> Venezia ed<br />

a Ferrara, Accademico <strong>di</strong> San Luca e<br />

delle Belle Arti a Parma, ha fondato<br />

e presiede la Canali associati.<br />

Cresciuto a Parma, Canali stu<strong>di</strong>a al<br />

liceo classico e frequenta in seguito<br />

il <strong>Politecnico</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong>, alla fine<br />

degli anni cinquanta. Di Canali hanno<br />

scritto “Pochi architetti come<br />

Canali hanno alla base del proprio<br />

operare il <strong>di</strong>alogo, composto<br />

e quasi defilato, con la materia del<br />

progetto e della costruzione”. Composto<br />

e quasi defilato: non solo nel<br />

progetto e nella costruzione.<br />

Stu<strong>di</strong> al <strong>Politecnico</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong>, da<br />

tempo lo stu<strong>di</strong>o a Parma: le chiederei<br />

<strong>di</strong> tornare a <strong>Milano</strong>, però in<strong>di</strong>etro<br />

nel tempo<br />

Al Poli dei miei tempi c’era obbligo<br />

<strong>di</strong> frequenza, così noi studenti<br />

dovevamo esserci sempre. Ricordo<br />

i severi stanzoni <strong>di</strong> Piazza Leonardo<br />

dove entravamo alle due del<br />

pomeriggio, man mano la luce scemava,<br />

noi chini sui fogli <strong>di</strong> “<strong>di</strong>segno<br />

al vero” a ritrarre copie in gesso <strong>di</strong><br />

capitelli corinzi. Sgobbavamo duro,<br />

era una scuola ancora all’antica,<br />

lì ho imparato l’importanza della<br />

rappresentazione grafica.<br />

Lei veniva dal liceo classico<br />

Si, quin<strong>di</strong> tutto il settore delle materie<br />

cosiddette scientifiche, tipo<br />

Analisi matematica, Scienza delle<br />

costruzioni, non è che lo amassi<br />

alla follia: però mi piaceva <strong>di</strong>segnare,<br />

anche al liceo, anche se ero un<br />

auto<strong>di</strong>datta. Al <strong>Politecnico</strong> imparai<br />

il <strong>di</strong>segno tecnico. L’insegnamento<br />

accademico che c’era allora potrebbe<br />

dare qualche suggerimento<br />

anche oggi, dal momento che oggi<br />

pare essersi persa quasi completamente<br />

la pratica del <strong>di</strong>segno a<br />

mano e i giovani sembrano computer<br />

<strong>di</strong>pendenti.<br />

Ha frequentato il <strong>Politecnico</strong> in<br />

anni in cui i professori avevano<br />

nomi importanti<br />

Quello con più aura era sicuramente<br />

Ernesto Nathan Rogers, leader<br />

del mitico BBPR. Visitavamo il suo<br />

bellissimo allestimento del Museo<br />

del Castello con soggezione quasi<br />

religiosa. Ricordo Portaluppi, anche<br />

59<br />

<strong>MAP</strong> <strong>Magazine</strong> <strong>Alumni</strong> Polimi

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!