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MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #1

Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 1 - Primavera

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RISPETTARE IL PASSATO, COSTRUIRE IL FUTURO<br />

Piazza Leonardo da Vinci, da parcheggio a spazio giar<strong>di</strong>no da vivere<br />

<strong>di</strong> Gabriele Ferraresi - Foto: Francesco Bulleri<br />

“La nostra idea<br />

era che <strong>di</strong>ventasse<br />

quasi un campus<br />

all’americana, che gli<br />

studenti potessero<br />

andarsene in maniera<br />

molto informale a<br />

mangiare sul prato in<br />

pausa pranzo”<br />

“Mi sono laureata in Architettura<br />

al <strong>Politecnico</strong> nel 1988: la piazza<br />

<strong>di</strong> allora? Era un parcheggio”.<br />

Ricorda Sara Protasoni, docente<br />

<strong>di</strong> Architettura del Paesaggio alla<br />

Scuola <strong>di</strong> Architettura, Urbanistica<br />

e Ingegneria delle Costruzioni del<br />

<strong>Politecnico</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong>. Non poteva<br />

immaginare che sarebbe stata<br />

proprio lei a re<strong>di</strong>gere il progetto<br />

<strong>di</strong> riqualificazione <strong>di</strong> quella piazza<br />

davanti all’Ateneo in cui si era<br />

laureata. Sì, perché da quel 1988<br />

in poi non è che piazza Leonardo<br />

fosse migliorata, anzi. Era un luogo<br />

della città che “non funzionava”.<br />

Ma che cosa non funzionava <strong>di</strong><br />

piazza Leonardo? “Sarei più buona:<br />

non è che non funzionasse in<br />

senso assoluto. Diciamo che c’erano<br />

evidentissimi problemi <strong>di</strong> degrado,<br />

era una piazza giar<strong>di</strong>no in<br />

cui tutta la parte verde era stata<br />

compromessa da usi inappropriati<br />

e soprattutto erano cambiate<br />

le con<strong>di</strong>zioni intorno alla piazza.<br />

Il progetto con cui era nata non<br />

aveva più senso”, insomma, era<br />

da ripensare, commenta a <strong>MAP</strong><br />

la Prof.ssa Protasoni. “C’erano la<br />

strada, i tombini, i marciapie<strong>di</strong>,<br />

macchine ovunque: fino al 2013<br />

la strada è stata un enorme parcheggio.<br />

La primissima azione che<br />

è stata intrapresa per l’iniziativa<br />

Città Stu<strong>di</strong> Campus Sostenibile è<br />

stata togliere le auto dalla piazza”.<br />

E ha funzionato. Ma al <strong>di</strong> là<br />

dei parcheggi, c’era anche altro da<br />

ripensare: “Quando uno, dalla fermata<br />

della metro, doveva arrivare<br />

in piazza Leonardo, aveva due<br />

opzioni: o camminare nella palta<br />

o sulla terra battuta, oppure fare<br />

una strana gimcana tra la sbarra<br />

che chiudeva l’accesso e il pilone<br />

della pubblicità… insomma nel<br />

corso degli anni ogni portatore <strong>di</strong><br />

20<br />

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