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MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #1

Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 1 - Primavera

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per progettare aree test per endoreattori,<br />

l’unica opzione è un gruppo <strong>di</strong><br />

studenti che fa funzionare il cervello, si<br />

mette alla prova e risolve il problema.<br />

Dalle nozioni teoriche al progetto vero<br />

e proprio su carta il processo è lungo, è<br />

durato più <strong>di</strong> un anno.<br />

Normalmente i razzi che propellente<br />

utilizzano?<br />

[CdL] I razzi partono da terra con idrogeno<br />

e ossigeno liquido (criogenici),<br />

oppure con il propellente RP1, un derivato<br />

del kerosene. Mentre per i motori<br />

che manovrano in orbita si usano altre<br />

sostanze chimiche, perché si riducono i<br />

volumi necessari.<br />

E per Rocksanne che propellente avete<br />

usato?<br />

[CdL] Il primo l’abbiamo lanciato con il<br />

classico mix, nitrato <strong>di</strong> potassio e zucchero,<br />

un propellente che si fa in casa.<br />

Dato che la quantità <strong>di</strong> propellente<br />

necessaria al volo del missile su cui<br />

stiamo lavorando è molto grande, è <strong>di</strong><br />

conseguenza pericoloso anche produrlo<br />

con materiale comprato in farmacia.<br />

I propellenti per motori ibri<strong>di</strong> però volendo<br />

si fanno anche in casa: la parte<br />

combustibile con la pasta, parte liquida<br />

con ossigeno; ovviamente sarebbe inutilizzabile<br />

per scopi pratici ma è un’ottima<br />

<strong>di</strong>mostrazione della semplicità della<br />

tecnologia. Il motore ibrido è molto<br />

pratico perché la parte combustibile<br />

può essere fatta <strong>di</strong> qualsiasi cosa che<br />

bruci, volendo persino legno. Nel nostro<br />

endoreattore usiamo la classica<br />

combinazione <strong>di</strong> paraffina e protossido<br />

d’azoto: insomma, cera delle candele e<br />

gas esilarante.<br />

Cosa state facendo ora e cosa farete<br />

con Skyward nei prossimi mesi?<br />

[CdL] Dopo Rocksanne 1-X, stando al<br />

programma, dovevamo andare oltre,<br />

con un razzo che arrivasse almeno a 10<br />

km <strong>di</strong> quota. Per stare tranquilli, ci siamo<br />

imposti l’obiettivo <strong>di</strong> arrivare a circa<br />

20 km: e così è nato Rocksanne 2-X. Di<br />

fatto però si è <strong>di</strong>viso il progetto in due<br />

parti: Rocksanne 2-Alpha, che sarebbe<br />

dovuto essere lanciato a breve, ma l’azienda<br />

che doveva produrre il motore è<br />

esplosa, non in senso finanziario, proprio<br />

in senso chimico. L’altra parte del<br />

progetto è il motore: un endoreattore<br />

ibrido - che per noi studenti è qualcosa<br />

all’avanguar<strong>di</strong>a - anche se non si tratta<br />

<strong>di</strong> una rivoluzione: gli endoreattori<br />

ibri<strong>di</strong> esistono da decenni. Il motore<br />

però non è ancora stato sviluppato fisicamente<br />

perché fino all’anno scorso<br />

mancavano i finanziamenti, e soprattutto<br />

perché per partire serve un’area<br />

test, un posto per testarlo. È bello grande,<br />

come motore: il nome 100k sta per<br />

100.000 Newton secon<strong>di</strong> (Ns) che è un<br />

parametro chiamato impulso totale, la<br />

spinta me<strong>di</strong>a per il tempo <strong>di</strong> combustione,<br />

che ammonta a 5000 Newton,<br />

ovvero circa mezza tonnellata. L’anno<br />

scorso al Poli avevo presentato un progetto<br />

<strong>di</strong> area test, che voleva essere la<br />

prima area test fatta da studenti per<br />

endoreattori <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse prestazioni: un<br />

polo tecnologico, molto ambizioso, ma<br />

troppo costoso. Con i 26mila euro <strong>di</strong><br />

preventivo, avremmo avuto veramente<br />

un’area test professionale: ci siamo<br />

ispirati a un gruppo danese come il<br />

nostro che ha l’ambizione <strong>di</strong> essere il<br />

primo programma spaziale amatoriale.<br />

Come fanno? Aprono il libro, stu<strong>di</strong>ano e<br />

mettono in pratica la teoria. Sono professionisti<br />

che nella vita <strong>di</strong> tutti i giorni<br />

lavorano in settori ingegneristici.<br />

[AG] Poi c’è il terzo progetto, Cyrano,<br />

l’aereo, nato due anni fa. Inizialmente<br />

il nome era Pegaso, il cavallo alato.<br />

Poi guardandolo bene, il nostro aereo<br />

aveva un bel nasone, pronunciato, e<br />

dopo Rocksanne, Cyrano era il logico<br />

proseguimento. All’inizio l’aereo era a<br />

configurazione Canard, aveva vantaggi<br />

<strong>di</strong> natura aero<strong>di</strong>namica, ma erano<br />

oscurati dalla complessità <strong>di</strong> progettazione,<br />

molto maggiore. Così ci siamo<br />

detti: il primo progetto <strong>di</strong> qualcosa che<br />

vola facciamolo partendo da qualcosa<br />

<strong>di</strong> consolidato, poi lo complichiamo!<br />

Ci piace pensare al lancio <strong>di</strong> Rocksanne<br />

1-X tramite Cyrano, ripensando alla<br />

storia nel libro. All’inizio partiva da una<br />

rampa <strong>di</strong> lancio, e nel Cyrano sappiamo<br />

che ci sono due contendenti, il bello ma<br />

stupido Cristiano (la rampa <strong>di</strong> lancio), e<br />

Cyrano intelligente e valoroso, ma col<br />

nasone. Rossana si innamora inizialmente<br />

<strong>di</strong> Cristiano, grazie alle lettere<br />

<strong>di</strong> Cyrano, e nella finzione letteraria<br />

Cristiano è la rampa <strong>di</strong> lancio. Alla fine<br />

Rossana scopre che le lettere <strong>di</strong> Cristiano<br />

erano scritte da Cyrano. E infatti il<br />

nostro prossimo lancio sarà dall’aereo,<br />

il nostro Cyrano, nasone ma intelligente.<br />

Speriamo in un epilogo <strong>di</strong>verso, rispetto<br />

al romanzo. A livello europeo i<br />

nostri unici contendenti su un progetto<br />

<strong>di</strong> questo tipo sono dei francesi, che<br />

sono in<strong>di</strong>etro con la progettazione.<br />

Altri <strong>Alumni</strong> che ho incontrato mi <strong>di</strong>cevano<br />

che il <strong>Politecnico</strong> dà un modo per<br />

“Sia grazie al Poli, sia<br />

grazie all’impegno in<br />

Skyward ho sviluppato il<br />

potere <strong>di</strong> non spaventarmi<br />

davanti alle <strong>di</strong>fficoltà.<br />

Senza il <strong>Politecnico</strong> non<br />

sarei in grado <strong>di</strong> fare quasi<br />

nulla <strong>di</strong> utile”<br />

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