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MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #1

Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 1 - Primavera

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IL DESIGN<br />

AL TEMPO DELLE EMOJI<br />

Dal <strong>Politecnico</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong> al’incarico <strong>di</strong> senior curator del<br />

MoMA <strong>di</strong> New York. Fino alla Casa Bianca.<br />

Paola Antonelli si racconta<br />

<strong>di</strong> Lorenzo Palmeri<br />

foto: MoMA<br />

“Da qualche<br />

tempo mi intriga<br />

un possibile<br />

parallelismo tra il<br />

la fisica e il design:<br />

è uno dei futuri<br />

possibili”<br />

Sabato 18 ottobre scorso a cena alla<br />

Casa Bianca c’era Matteo Renzi: a tavola<br />

da Barack Obama e Michelle aveva<br />

scelto <strong>di</strong> portare due premi Oscar<br />

- Roberto Benigni e Paolo Sorrentino<br />

- un’icona dello stile italiano come<br />

Giorgio Armani e quattro donne simbolo<br />

dell’eccellenza italiana nel mondo.<br />

La campionessa olimpica Bebe<br />

Vio, Fabiola Gianotti, <strong>di</strong>rettrice del<br />

Cern, la sindaca <strong>di</strong> Lampedusa Giusi<br />

Nicolini, e proprio Paola Antonelli. Che<br />

<strong>di</strong> quel giorno <strong>di</strong>sse: “È un onore immenso”.<br />

Da 23 anni a New York, Paola<br />

è da tempo un’autorità nel mondo del<br />

design, e lo è <strong>di</strong>ventata anche per uno<br />

dei musei più importanti del mondo,<br />

il MoMA. Portatrice <strong>di</strong> idee brillanti e<br />

coraggiose <strong>di</strong> cui ho grande stima, per<br />

l’incontro con lei decido <strong>di</strong> non prepararmi<br />

troppo, per lasciare spazio a un<br />

<strong>di</strong>alogo libero. Per rompere il ghiaccio,<br />

decido <strong>di</strong> evocare la famigerata definizione<br />

<strong>di</strong> Design. Un tema che malgrado<br />

le apparenze è tutt’altro che<br />

banale, una domanda cui è impossibile<br />

rispondere, un interrogativo che<br />

nella quantità <strong>di</strong> tentativi mancati <strong>di</strong><br />

risposta <strong>di</strong>ce molto, in filigrana, della<br />

natura <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>sciplina e della<br />

sua evoluzione nel tempo. Con Paola<br />

cominciamo bene, perché ci troviamo<br />

subito d’accordo: “Che cos’è il Design?<br />

Devo ammettere che non ho definizioni,<br />

me ne tengo ben <strong>di</strong>stante e, a <strong>di</strong>re<br />

il vero, mi sembra abbia poco senso<br />

cercarne”<br />

Qual è invece il tema che ti sta più a<br />

cuore in questo momento storico?<br />

Ce ne sono tanti, è <strong>di</strong>fficile sintetizzarli<br />

in pochi punti, però proviamoci: in generale<br />

<strong>di</strong>rei che mi spaventano molto<br />

la crescente <strong>di</strong>sparità economica e<br />

la scomparsa della cosiddetta classe<br />

me<strong>di</strong>a. Mi fa molta paura lo spostamento<br />

verso una politica <strong>di</strong> destra,<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> un profondo malessere che,<br />

pur manifestandosi in modo <strong>di</strong>verso<br />

a seconda delle aree geografiche,<br />

sembra essere pervasivo. Mi preoccupa<br />

la <strong>di</strong>soccupazione giovanile, mi<br />

preoccupa il fatto che molte persone<br />

non abbiano il “senso del futuro”, non<br />

riescano a trovare una loro collocazione.<br />

Poi il razzismo, la <strong>di</strong>scriminazione<br />

sessuale, insomma, mettendo tutto<br />

insieme credo si stia vivendo un brutto<br />

momento <strong>di</strong> regressione del senso<br />

morale e <strong>di</strong> poco slancio verso il progresso.<br />

Sei pioniera <strong>di</strong> quella che potremmo<br />

definire una “design way of life”: quale<br />

ruolo cre<strong>di</strong> possa incarnare il design<br />

nel futuro del mondo?<br />

È un tema cui ho pensato molto. Di sicuro<br />

esistono molti tipi <strong>di</strong> Design, tra<br />

questi mi interessa particolarmente<br />

quello che si identifica in una sorta <strong>di</strong><br />

“atteggiamento progettuale”, che non<br />

coincide con alcuna definizione - e<br />

non è il cosiddetto Design Thinking -<br />

in cui il progetto può essere <strong>di</strong> volta<br />

in volta un’infrastruttura, una se<strong>di</strong>a,<br />

un’interfaccia o persino una filosofia<br />

<strong>di</strong> vita. Da qualche tempo mi intriga<br />

un possibile parallelismo tra il campo<br />

della fisica e quello del Design, in fisica<br />

esiste una <strong>di</strong>stinzione tra teoria e<br />

applicazione e così credo sarà nel futuro<br />

del Design. Ci sono dei designer,<br />

per semplificare <strong>di</strong>ciamo “speculativi”,<br />

che per ora non trovano spazio nei<br />

65<br />

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