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Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 1 - Primavera

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Continua Verani: “Il Gratta & Vinci<br />

è regolato da una legge che stabilisce<br />

quale può essere la vincita per<br />

ogni biglietto, e quanti sono i biglietti<br />

associati a una determinata<br />

vincita: questo per ogni emissione<br />

<strong>di</strong> Gratta & Vinci. Pren<strong>di</strong>amo un<br />

Gratta & Vinci ipotetico, la cui l’emissione<br />

è <strong>di</strong> 30 milioni <strong>di</strong> biglietti,<br />

un numero realistico. Ogni biglietto<br />

costa, supponiamo, 5 euro. A questo<br />

punto il totale dei sol<strong>di</strong> che viene<br />

speso per acquistare tutti i 30<br />

milioni <strong>di</strong> biglietti è 30 milioni x 5.<br />

Se il gioco fosse equo, uno si aspetterebbe<br />

che tutti i premi <strong>di</strong>stribuiti<br />

assommassero a 30 milioni x 5<br />

euro. E questo non è vero. I premi<br />

restituiti assommano a una quantità<br />

inferiore. Questa è l’iniquità del<br />

gioco: non tutti i sol<strong>di</strong> rastrellati da<br />

chi organizza il gioco sono re<strong>di</strong>stribuiti<br />

sotto forma <strong>di</strong> premi”.<br />

Sul lungo periodo, le conseguenze<br />

per chi “gratta”, sono evidenti: si<br />

perde una frazione ben determinata<br />

del costo del biglietto, per ogni<br />

5 euro giocati torneranno in tasca<br />

3,5 euro: “Chi va a giocare è però<br />

mosso dal fatto che il premio massimo<br />

<strong>di</strong> questo fantomatico Gratta<br />

& Vinci sia 500mila euro. Bene:<br />

però ci sono solo 5 biglietti vincenti<br />

su 30 milioni, quin<strong>di</strong> 1 su 6 milioni.<br />

Cerchiamo <strong>di</strong> visualizzare questa<br />

probabilità: un Gratta e Vinci<br />

è lungo circa 15 cm. Mettendoli in<br />

fila uno dopo l’altro, arriveremmo<br />

dal Dipartimento <strong>di</strong> Matematica<br />

fino a Monopoli, circa 900 km, e da<br />

<strong>Milano</strong> a Monopoli, tra la Lombar<strong>di</strong>a<br />

e la Puglia, c’è un solo biglietto<br />

vincente”. Già questo dovrebbe bastare<br />

a <strong>di</strong>ssuaderci dal tentare la<br />

fortuna, o tentarla con un minimo<br />

più <strong>di</strong> conoscenza della matematica<br />

che si cela <strong>di</strong>etro ai pochissimi<br />

“grattini” fortunati e ai moltissimi<br />

che non valgono niente. Non solo<br />

Gratta & Vinci però, anche le slot<br />

vlt che ve<strong>di</strong>amo in moltissimi bar<br />

nascondono al loro interno <strong>di</strong>namiche<br />

matematiche complesse, ma<br />

almeno altrettanto inique. “Pren<strong>di</strong>amo<br />

una slot machine ipotetica,<br />

da bar - racconta Verani. “Una slot<br />

machine ha <strong>di</strong>versi rulli, <strong>di</strong>ciamo<br />

tre, e nove simboli <strong>di</strong>versi a rullo.<br />

Uno dei simboli è il lingotto d’oro.<br />

Se escono tre lingotti d’oro, a fronte<br />

<strong>di</strong> un euro scommesso, vinco 100<br />

euro. Se escono due lingotti vinco<br />

10 euro. Se esce un lingotto d’oro,<br />

vinco un euro. Alla luce <strong>di</strong> questi<br />

numeri si può calcolare la probabilità<br />

che vengano fuori tre lingotti,<br />

due lingotti, o un lingotto d’oro. E<br />

<strong>di</strong>ciamo che si può vedere la probabilità<br />

che vengano fuori 3 lingotti<br />

d’oro è 1/9 al cubo, circa 1/1000.<br />

Vincere 100 euro non è così facile.<br />

Alla lunga quando tu giochi quello<br />

che ti viene restituito in me<strong>di</strong>a è il<br />

75% della tua giocata. Alla lunga<br />

per ogni euro, ti tornano in tasca<br />

75 centesimi. Più giochi per recuperare,<br />

più sei sicuro <strong>di</strong> perdere,<br />

nel lungo termine. Per chi produce<br />

slot è fondamentale che il gioco sia<br />

accattivante, per cui inseriscono<br />

colori, luci, animazioni: devono far<br />

sì che quando tu per<strong>di</strong> non te ne<br />

vada”. E quando non si va via dalla<br />

slot, cominciano le ludopatie, conclude<br />

Verani: “Le persone <strong>di</strong>ventano<br />

<strong>di</strong>pendenti dal gioco d’azzardo<br />

e bruciano qualsiasi cosa, il conto<br />

corrente, i propri beni, i propri affetti,<br />

le proprie famiglie, e rimangono<br />

sole. È una <strong>di</strong>pendenza che si<br />

nutre del fatto che la persona non è<br />

fino in fondo consapevole delle regole<br />

che gestiscono il sistema. Poi<br />

c’è anche una responsabilità dei<br />

mezzi <strong>di</strong> comunicazione che mettono<br />

l’accento sulle gran<strong>di</strong> vincite, e<br />

mai sulle sconfitte. Nelle tabaccherie<br />

si vedono “Vinti qui 500 euro”<br />

ma non c’è mai “Qui sono stati persi<br />

da inizio dell’anno 10.000 euro”.

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