Makinglife N.6 2023
Per quanto sgradito e il più possibile evitato, il conflitto è un elemento naturale delle interazioni umane e non può - né dovrebbe - essere eluso. Se affrontato attivamente e precocemente, invece, può offrire interessanti opportunità di imparare, crescere e innovare.
Per quanto sgradito e il più possibile evitato, il conflitto è un elemento naturale delle interazioni umane e non può - né dovrebbe - essere eluso. Se affrontato attivamente e precocemente, invece, può offrire interessanti opportunità di imparare, crescere e innovare.
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
makinglife | dicembre <strong>2023</strong><br />
complessità del lavoro, la dimensione<br />
dell’azienda e il livello di coesione<br />
interna del gruppo.<br />
Le neuroscienze avvertono anche<br />
sulla necessità di non investire troppe<br />
aspettative sui risultati ottenibili<br />
attraverso l’erogazione di iniziative<br />
di formazione: non si può imparare<br />
a gestire efficacemente i conflitti dai<br />
libri o da regole preimpostate, ma<br />
solo facendo leva sulle proprie risorse<br />
interne, alimentando e sperimentando<br />
la propria creatività. La gestione<br />
dei conflitti fa, pertanto, molto più<br />
riferimento alle soft skills di quanto si<br />
pensi.<br />
In questo quadro, l’impegno delle<br />
strutture HR dovrà pertanto essere<br />
rivolto alla comprensione del grado<br />
di resistenza al cambiamento<br />
dell’organizzazione e delle persone che<br />
la compongono, alla messa in opera di<br />
strategie di attivazione dei dubbi, dello<br />
spirito critico e del pensiero laterale e<br />
di strumenti in grado di supportare le<br />
persone nella gestione del conflitto.<br />
Occorre, parallelamente, individuare e<br />
monitorare gli indicatori del conflitto<br />
in fase latente e, in prima istanza,<br />
distinguere fra conflitto interpersonale<br />
effettivo (personality-based conflict) e<br />
Team<br />
building<br />
task conflict, il conflitto strettamente<br />
legato al progetto che esula da queste<br />
dinamiche.<br />
Il compito della divisione HR<br />
deve essere incentrato sulla<br />
sensibilizzazione verso la necessità<br />
di apprendere e praticare l’ascolto<br />
attivo. La comunicazione basata<br />
prevalentemente su e-mail e sms<br />
spegne il dialogo e favorisce l’innesco<br />
degli automatismi mentali; per questo,<br />
è opportuno promuovere gli scambi<br />
verbali e il lavoro (per quanto possibile)<br />
in presenza, al fine di lasciare spazio<br />
anche agli aspetti paraverbali della<br />
comunicazione.<br />
Di grande importanza anche lo<br />
sviluppo di aspetti quali assertività<br />
ed empatia, la capacità di arricchire il<br />
dialogo con domande costruttive e di<br />
fornire all’interlocutore un feedback<br />
specifico (sia esso positivo o negativo),<br />
tutti strumenti utili per supportare un<br />
efficace conflict management.<br />
IL BICCHIERE<br />
MEZZO PIENO<br />
Uno degli aspetti più frequentemente<br />
Per aumentare il livello di engagement<br />
dei dipendenti e prevenire le<br />
ripercussioni negative dei conflitti<br />
in azienda vengono organizzate<br />
iniziative mirate alla promozione<br />
dell’integrazione fra i singoli e, uscendo<br />
dai consueti schemi tipici dell’ambiente<br />
di lavoro, della creazione di una<br />
comunicazione più autentica e meno mediata.<br />
Attraverso attività di team experience, team game e role-playing<br />
game, tali progetti stimolano il miglioramento delle performance di<br />
gruppo.<br />
all’origine di conflitti aziendali è<br />
costituito dalla responsabilità, associato<br />
a un concetto con valenza almeno<br />
duplice.<br />
In termini generali, la visuale da cui<br />
viene più spesso percepito è quella<br />
del peso: attribuire una responsabilità<br />
vuol dire identificare il responsabile del<br />
fallimento di un’iniziativa, individuare<br />
un responsabile significa nell’accezione<br />
comune trovare il capro espiatorio di un<br />
fallimento.<br />
Ma se ci spostiamo, possiamo<br />
cogliere un’altra prospettiva, quella<br />
dell’empowerment. Allora, assumersi<br />
una responsabilità è essere<br />
sufficientemente maturi per diventare<br />
riferimento per l’intera squadra e<br />
comportarsi da responsabili costituisce<br />
un presupposto per un avanzamento di<br />
carriera.<br />
COSTRUIRE<br />
O DEMOLIRE:<br />
L’AMBIVALENZA<br />
DEL CONFLITTO<br />
Un altro punto di attenzione riguarda<br />
la capacità di distinguere fra<br />
conflitti potenzialmente costruttivi<br />
(o cooperativi, come vengono più<br />
appropriatamente definiti) e dissidi che<br />
possono solo generare conseguenze<br />
negative per i singoli e per il team.<br />
Nel primo caso, la comunicazione fra<br />
i soggetti coinvolti è tesa alla ricerca<br />
di una soluzione e l’obiettivo comune<br />
non viene perso di vista nel lungo<br />
periodo. Nel secondo, la comunicazione<br />
è finalizzata a imporre ciascuno le<br />
proprie opinioni, ad avere la meglio<br />
sugli altri o, al contrario, ad assumere<br />
un atteggiamento vittimistico.<br />
Studiare i due approcci e imparare<br />
a differenziarli consente di capire in<br />
quali divisioni dell’azienda potenziare il<br />
monitoraggio e permette la tempestiva<br />
messa in atto di soluzioni correttive.<br />
29