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Makinglife N.6 2023

Per quanto sgradito e il più possibile evitato, il conflitto è un elemento naturale delle interazioni umane e non può - né dovrebbe - essere eluso. Se affrontato attivamente e precocemente, invece, può offrire interessanti opportunità di imparare, crescere e innovare.

Per quanto sgradito e il più possibile evitato, il conflitto è un elemento naturale delle interazioni umane e non può - né dovrebbe - essere eluso. Se affrontato attivamente e precocemente, invece, può offrire interessanti opportunità di imparare, crescere e innovare.

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makinglife | dicembre <strong>2023</strong><br />

L’innovazione non è solo scientifica,<br />

ma è anche legata al contesto<br />

normativo che, in Europa, sta vivendo<br />

una stagione di grandi cambiamenti.<br />

E della nuova legislazione europea<br />

del farmaco, ancora in fase di<br />

elaborazione e confronto, ha parlato<br />

Vincenzo Salvatore, avvocato e<br />

professore all’Università dell’Insubria,<br />

al convegno “Innovazione nel<br />

manufacturing farmaceutico italiano”<br />

organizzato da Afi e Ispe Italy e<br />

svoltosi in ottobre a Milano.<br />

«Per promuovere l ‘innovazione<br />

occorre rendere un sistema attrattivo<br />

e per rendere un sistema attrattivo<br />

la disciplina del sistema deve essere<br />

efficiente». Così ha esordito l’esperto;<br />

ma a livello normativo l’Unione<br />

europea ha codificato le disposizioni<br />

che regolano la valutazione e la<br />

commercializzazione dei farmaci con<br />

un sistema di norme che risalgono a<br />

oltre 20 anni fa. Il mondo è cambiato<br />

e nonostante ci siano stati degli<br />

aggiornamenti, l’architettura che<br />

regola il codice del farmaco è ormai<br />

obsoleta.<br />

Era difficile andare a ritoccare questo<br />

complesso di norme che nel tempo<br />

si era stratificato ma la Commissione<br />

europea se ne è incaricata e ha<br />

elaborato un robusto pacchetto di<br />

proposte: 3.600 pagine che promettono<br />

di stravolgere l’impianto normativo<br />

esistente.<br />

Il documento è stato presentato il<br />

26 aprile di quest’anno e punta a<br />

riformare la Direttiva del 2001 e<br />

il Regolamento del 2004: la prima<br />

riguarda prevalentemente le<br />

procedure nazionali, il secondo le<br />

competenze dell’Agenzia europea per i<br />

medicinali (Ema). Il documento è stato<br />

accompagnato da una comunicazione<br />

che sottolinea la necessità di<br />

promuovere la ricerca per combattere<br />

la resistenza antimicrobica,<br />

riconoscendo che la vera minaccia<br />

sanitaria globale è oggi costituita da<br />

un’eventuale pandemia batterica, in<br />

un contesto in cui ormai la maggior<br />

parte della popolazione europea<br />

fatica ad avere strumenti che possano<br />

combattere adeguatamente queste<br />

infezioni.<br />

DISPONIBILITÀ,<br />

ACCESSIBILITÀ,<br />

SOSTENIBILITÀ<br />

I driver del documento sono le<br />

cosiddette tre A, che rappresentano<br />

gli obiettivi da perseguire: availability,<br />

accessibility e affordability. I farmaci<br />

dovrebbero essere disponibili e la<br />

loro commercializzazione dovrebbe<br />

estendersi a tutti gli Stati membri,<br />

mentre spesso le aziende operano<br />

secondo strategie settoriali. C’è poi un<br />

problema di potenziali carenze, che<br />

è diventato particolarmente evidente<br />

proprio in questi ultimi mesi. La<br />

affordability fa invece riferimento ai<br />

costi, che sono sempre più elevati: i<br />

farmaci ottenuti da sintesi chimiche<br />

appaiono destinati a lasciare<br />

sempre più il passo a una medicina<br />

personalizzata e alle terapie avanzate,<br />

che però costano molto di più e<br />

richiedono investimenti.<br />

Come si possono perseguire<br />

di questi obiettivi? «Sembra<br />

necessaria – afferma Salvatore – una<br />

semplificazione del sistema che, però,<br />

può avvenire solo fino a un certo punto,<br />

perché, a differenza di quanto accade<br />

negli Stati Uniti, in Europa non c’è<br />

un’agenzia federale che fa tutto, ma le<br />

autorità regolatorie nazionali restano<br />

competenti per negoziare il prezzo del<br />

rimborso, per le procedure decentrate<br />

o di mutuo di riconoscimento. Abbiamo<br />

insomma un sistema a rete, che per<br />

sua natura è più complesso: per<br />

esempio, a livello europeo non ci si<br />

occupa di prezzi di rimborso, ma si fa<br />

una valutazione meramente scientifica<br />

dei farmaci».<br />

Altri aspetti chiave della riforma<br />

comprendono: l’aumento della<br />

disponibilità dei farmaci pediatrici,<br />

l’accento sulla partecipazione dei<br />

pazienti nei processi di valutazione dei<br />

farmaci, la facilitazione dell’accesso<br />

alle informazioni e alla condivisione<br />

delle conoscenze, l’attenzione<br />

crescente all’impatto ambientale<br />

dei farmaci. Si tratta di temi di forte<br />

caratterizzazione etica, verso i quali la<br />

sensibilità è indubbiamente cresciuta<br />

negli ultimi vent’anni e su cui le<br />

norme attualmente vigenti appaiono<br />

inadeguate.<br />

Per limitarci all’impatto ambientale,<br />

ricordiamo che fino ad oggi<br />

l’Environment risk assessment (Era)<br />

è stato prevalentemente applicato ai<br />

farmaci veterinari, per affrontare il<br />

rischio che le deiezioni contaminino<br />

le falde acquifere. Ma oggi il tema<br />

riguarda sempre di più anche i<br />

farmaci di uso umano ed è anche<br />

legato allo smaltimento. Se la riforma<br />

verrà approvata, l’impegno diventerà<br />

gravoso, perché l’Era sarà obbligatorio<br />

e dovrà essere portato a corredo del<br />

dossier.<br />

COMPETITIVITÀ<br />

Nell’Unione europea, la competitività è<br />

limitata: per fare una sperimentazione<br />

clinica bisogna andare a bussare<br />

alle porte di 27 autorità nazionali<br />

competenti e chiedere il parere di<br />

diversi comitati etici. Per migliorarla,<br />

la Commissione propone di<br />

abbandonare l’approccio che stabilisce<br />

un complesso di norme valido per<br />

tutti, tenendo invece conto delle<br />

diverse specificità, incentivando<br />

i comportamenti più virtuosi, per<br />

esempio con una estensione della<br />

tutela dell’esclusiva di mercato.<br />

Vengono poi introdotte delle modifiche<br />

legate a lezioni apprese negli ultimi<br />

anni: durante la pandemia di Covid-19,<br />

le agenzie regolatorie di Stati Uniti e<br />

Gran Bretagna hanno reso disponibile<br />

il vaccino prima che in Europa<br />

perché avevano un meccanismo che<br />

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