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atlante degli uccelli nidificanti nella “bassa” pianura lombarda (italia ...

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Anseriformes Anatidae<br />

Moretta<br />

Aythya fuligula<br />

Specie monotipica a distribuzione eurosibirica. Migratrice<br />

regolare, svernante e nidificante. A livello<br />

nazionale è specie molto localizzata come nidificante,<br />

con una popolazione inferiore a 50 coppie.<br />

Lombardia:. In regione sono stati verificati solo casi<br />

sporadici di nidificazione. Per provincia di Brescia è<br />

considerata migratrice e svernane regolare; stessa situazione<br />

nelle province di Cremona e Mantova.<br />

Area di studio: durante l’inchiesta si è avuto un solo<br />

caso di nidificazione certa nel 1997 con una coppia e<br />

4 pulli osservati lungo il fiume Oglio presso Quinzano<br />

d’Oglio, al confine fra le province di Brescia e<br />

Cremona (GARGIONI & PEDRALI, 2000, CAFFI, 2002).<br />

E’ probabile che in ambienti idonei la specie possa<br />

ancora casualmente nidificare.<br />

Arturo Gargioni<br />

Bibliografia: GARGIONI A. & PEDRALI A., 2000. Resoconto<br />

Ornitologico Bresciano 1997. Natura Bresciana,<br />

32: 233-240.<br />

Galliformes Phasianidae<br />

Quaglia<br />

Coturnix coturnix<br />

Specie politipica a distribuzione paleartico-paleotropicale.<br />

Migratrice e nidificante (“estiva”), parzialmente<br />

e localmente svernante.<br />

Lombardia: diffusa prevalentemente nei settori di<br />

<strong>pianura</strong> e collinari, ben rappresentata nel basso Gar-<br />

Atlante <strong>degli</strong> <strong>uccelli</strong> <strong>nidificanti</strong> <strong>nella</strong> <strong>“bassa”</strong> <strong>pianura</strong> <strong>lombarda</strong><br />

83<br />

da, nelle pianure bresciana, cremonese e nell’Oltrepo<br />

Pavese. A livello regionale nonostante un probabile<br />

deficit di ricerca, appare allarmante l’attuale situazione<br />

distributiva rispetto ad un passato non lontanissimo.<br />

In <strong>pianura</strong> e collina frequenta ambienti aperti e<br />

coltivi, mentre per il settore alpino può spingersi sino<br />

ai 2200 m di altitudine, purché favorita da versanti<br />

soleggiati. Il maggior numero di coppie si riscontra<br />

però al di sotto <strong>degli</strong> 800 m. La meccanizzazione<br />

agricola ed il massiccio prelievo venatorio unite, negli<br />

ultimi decenni, alle trasformazioni ambientali dei<br />

quartieri di svernamento africani, hanno condizionato<br />

pesantemente la consistenza delle popolazioni europee.<br />

Deleteria risulta la pessima abitudine di liberare,<br />

a fini consumistico-venatori, specie alloctone come<br />

Coturnix japonica e Coturnix coromandelica, probabile<br />

causa di un inquinamento genetico delle popolazioni<br />

indigene, rendendo oltremodo dubbia l’origine<br />

e l’identità dei pochi individui presenti in inverno. In<br />

provincia di Brescia la specie è migratrice regolare,<br />

nidificante e visitatrice invernale irregolare. La Quaglia<br />

si riproduce con discrete densità in <strong>pianura</strong> e nelle<br />

fasce perilacustri con coppie disperse nei fondovalle<br />

e nei pascoli montani sino ai 1500 m di quota. La<br />

popolazione stimata fluttua tra le 100 e le 1000 coppie.<br />

In provincia di Cremona è migratrice regolare e<br />

nidificante con 500-2000 coppie, numericamente<br />

fluttuanti. In provincia di Mantova è presente su tutto<br />

il territorio in maniera frammentaria.<br />

Per la spiegazione delle tipologie ambientali abbreviate in ordinata<br />

si rimanda alla legenda riportata a pag. 44<br />

Area di studio: la specie mostra una distribuzione a<br />

scacchiera e una bassa densità, con vuoti di areale dovuti<br />

sia ad una probabile carenza d’indagine sia al decremento<br />

della popolazione causato dalle modificazioni<br />

ambientali. La specie predilige le coltivazioni erbacee,<br />

seguite da quelle cerealicole. Poco utilizzati gli incolti<br />

erbosi ed i prati stabili, probabilmente per un’esigua<br />

presenza di queste tipologie ambientali all’ interno<br />

dell’ area di studio.<br />

Manuel Allegri

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