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atlante degli uccelli nidificanti nella “bassa” pianura lombarda (italia ...

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140<br />

Specie politipica a distribuzione olopaleartica. Sedentaria<br />

e nidificante, migratrice regolare e svernante.<br />

Lombardia: diffusione ampia e omogenea nei settori<br />

di <strong>pianura</strong> e collina, con presenze che si riducono<br />

progressivamente con l’altitudine oltre i 1000 m, con<br />

massimi di 1500-1600 m. Con oltre il 93% di tavolette<br />

occupate, è la quinta specie più comune a livello<br />

regionale. In provincia di Brescia la diffusione è simile<br />

a quella regionale. Maggiori densità in zone<br />

aperte e semiboscose presso vigneti, frutteti e piantagioni,<br />

in orti, giardini e parchi con alberi d’alto fusto.<br />

Ad indicare la buona presenza anche in <strong>pianura</strong> del<br />

Cardellino, nel corso di uno studio sulla presenza avifaunistica,<br />

fatto con rilievi settimanali in una zona di<br />

<strong>pianura</strong> nel Comune di Calvisano, è stata tra le specie<br />

più rappresentative nell’indice di costanza con il<br />

97.9% di presenza (GARGIONI et al., 1998). Per il<br />

Cremonese si denota una tendenza al decremento,<br />

dove si stima per questo fringillide una popolazione<br />

di 4000-12000 coppie (ALLEGRI, 2000). Nel Mantovano<br />

è distribuito su tutto il territorio, con presenze<br />

concentrate negli ambienti antropizzati.<br />

Per la spiegazione delle tipologie ambientali abbreviate in ordinata<br />

si rimanda alla legenda riportata a pag. 44<br />

Area di studio: la distribuzione è omogenea in tutti i<br />

settori con locali vuoti dovuti a lacune di conoscenza<br />

o mancanza di habitat idonei.<br />

Si riproduce tipicamente in aree boscose o alberate e<br />

in centri urbani ricchi di parchi, giardini e orti con alberi<br />

di medio e alto fusto, localmente in zone antropizzate<br />

con conifere ornamentali (per es. cimiteri);<br />

evita quasi completamente i pioppeti industriali. La<br />

specie evidenzia una lenta diminuzione nelle zone rurali,<br />

mentre appare stabile nei centri urbani. Ciò è da<br />

mettere in relazione alla progressiva riduzione delle<br />

superfici boscate o alberate nelle aree intensamente<br />

coltivate.<br />

Roberto Bertoli<br />

P. Brichetti e A. Gargioni<br />

Passeriformes Fringillidae<br />

Verzellino<br />

Serinus serinus<br />

Specie a distribuzione europea. Sedentaria e nidificante,<br />

migratrice regolare e svernante parziale.<br />

Lombardia: il Verzellino risulta distribuito in ampie<br />

zone collinari e montane della regione, mentre le nidificazioni<br />

sono più localizzate in <strong>pianura</strong>, dove da<br />

circa un decennio si assiste ad un ampliamento di<br />

areale. L’habitat della specie è piuttosto vario: in <strong>pianura</strong><br />

si rinviene soprattutto in parchi e giardini, vicino<br />

alle abitazioni, specialmente ove siano presenti alberi<br />

di conifere, anche esotiche. In collina è più frequente<br />

nelle fasce ecotonali, in boschi radi con vegetazione<br />

termofila o in ambienti con vegetazione a<br />

mosaico intervallati da prati. In montagna, dove nidifica<br />

soprattutto nelle laricete rade, arriva fino ai 1700<br />

m di quota, anche se è più frequente al di sotto dei<br />

1200 m. In provincia di Cremona la specie si presenta<br />

piuttosto localizzata, anche se è indicata in espansione,<br />

con una stima di 200-300 coppie (ALLEGRI,<br />

2000). In provincia di Mantova la specie, fino ad un<br />

decennio fa era localizzata soltanto sulle colline moreniche,<br />

è attualmente relativamente diffusa, con presenze<br />

anche all’interno di zone urbane, compreso il<br />

capoluogo (Martignoni). In provincia di Brescia il<br />

Verzellino è diffuso lungo il corso montano e collinare<br />

del fiume Oglio, in tutta la fascia pedemontana e<br />

<strong>nella</strong> <strong>pianura</strong> orientale.<br />

Per la spiegazione delle tipologie ambientali abbreviate in ordinata<br />

si rimanda alla legenda riportata a pag. 44

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