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atlante degli uccelli nidificanti nella “bassa” pianura lombarda (italia ...

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altre specie tipicamente montane, come Pettirosso<br />

(Erithacus rubecula) e Scricciolo (Troglodytes troglodytes).<br />

In precedenza si erano verificate nidificazioni<br />

a Verolanuova (BS), nel muro di un vecchio<br />

edificio industriale ai margini di un fossato, e lungo<br />

il colatore Gambara presso Gottolengo nel 1986<br />

(BRICHETTI & GARGIONI, 1992). Sulle base delle conoscenze<br />

attuali è probabile che nell’area di studio si<br />

riproducano annualmente 20-30 coppie.<br />

Pierandrea Brichetti<br />

Passeriformes Troglodytidae<br />

Scricciolo<br />

Troglodytes troglodytes<br />

Specie politipica a distribuzione oloartica. Sedentaria e<br />

nidificante, migratrice regolare e svernante.<br />

Lombardia: distribuzione ampia e omogenea nei settori<br />

montani e collinari, fino a oltre 2000 m, con vuoti di<br />

areale in quelli di <strong>pianura</strong>, dove la specie tende a concentrarsi<br />

in località boscate fresche e umide, quasi tutte<br />

ubicate nelle parte centro-occidentali della regione. In<br />

provincia di Brescia si rileva lo stesso modello distributivo<br />

regionale, ma paiono più frequenti i casi di nidificazione<br />

nelle aree pianeggianti, soprattutto lungo il corso<br />

di fiumi e canali irrigui, come sull’Oglio presso Villagana<br />

o sullo Strone in località “Vincellate”, dove già dai<br />

primi anni ‘70 era nota la riproduzione di alcune coppie<br />

(BRICHETTI, 1973, 1975). In provincia di Cremona viene<br />

stimata una popolazione di 100-200 coppie, con tendenza<br />

alla stabilità (ALLEGRI, 2000). Per la provincia di<br />

Mantova i dati raccolti nell’ambito dell’Atlante regionale<br />

(1983-87) indicano presenze molto scarse e localizzate<br />

lungo le principali aste fluviali boscate e sulle colline<br />

moreniche, mentre densità discrete si riscontrano <strong>nella</strong><br />

R.N. Bosco della Fontana.<br />

Area di studio: i risultati dell’indagine evidenziano una<br />

distribuzione localizzata, ma concentrata nei settori occidentali<br />

dell’area di studio, in corrispondenza di alcune<br />

valli fluviali ricche di boschi ripariali freschi con folto<br />

Atlante <strong>degli</strong> <strong>uccelli</strong> <strong>nidificanti</strong> <strong>nella</strong> <strong>“bassa”</strong> <strong>pianura</strong> <strong>lombarda</strong><br />

113<br />

sottobosco. Interessanti concentrazioni di coppie si sono<br />

rilevate in ambienti ottimali, come in località “Vincellate”,<br />

tra Verolanuova e Pontevico (BS), dove si riproducono<br />

5-10 coppie. Altrove le presenze riguardano singole<br />

coppie o piccoli nuclei di 2-4. Le zone maggiormente<br />

interessate alla presenza della specie sono quella comprese<br />

tra il corso dell’Oglio tra Genivolta e Monasterolo<br />

(CR), il corso dello Strone tra Cadignano e Pontevico<br />

(BS) e il corso della Roggia Saverona presso Padernello<br />

(BS), dove sono stimate una decina di coppie. Allo stato<br />

delle attuali conoscenze si può stimare una consistenza<br />

superiore alle 80-100 coppie <strong>nidificanti</strong>, con locale tendenza<br />

all’incremento e all’espansione.<br />

Pierandrea Brichetti<br />

Passeriformes Turdidae<br />

Merlo<br />

Turdus merula<br />

Specie politipica a distribuzione paleartico-orientale. Sedentaria<br />

e nidificante, migratrice regolare e svernante.<br />

Lombardia: diffusione ampia con copertura quasi totale<br />

del territorio, ad esclusione delle zone d’alta quota<br />

prive di vegetazione arborea. Specie diventata molto<br />

opportunista, sa sfruttare tutti gli ambienti, anche i<br />

più antropizzati. Le massime densità si rilevano fino a<br />

circa 1000 m di altitudine, cui segue un progressivo<br />

decremento fino alle massime quote rilevate di 2000<br />

m. In provincia di Brescia la specie è sedentaria e nidificante,<br />

migratrice regolare e svernante. Nel 1993 la<br />

popolazione nidificante era valutata superiore a 1.000<br />

coppie, stabile o con tendenza all’aumento, soprattutto<br />

distribuita fra 50 e 1600 m di quota, con massimi<br />

fino a 2000 m nell’alta Valle Camonica. Le densità<br />

maggiori si rilevano in <strong>pianura</strong>, dove facilmente tende<br />

ad inurbarsi. In provincia di Cremona la specie è sedentaria,<br />

nidificante, migratrice e svernante. Nel 2000<br />

la popolazione nidificante era valutata in 10000-<br />

30000 coppie, ubiquitaria e con tendenza alla stabilità.<br />

Le maggiori densità vengono riferite alle zone<br />

abitate, con almeno 1400 coppie <strong>nidificanti</strong> nel solo

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