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atlante degli uccelli nidificanti nella “bassa” pianura lombarda (italia ...

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Passeriformes Muscicapidae<br />

Saltimpalo<br />

Saxicola torquatus<br />

Specie politipica a distribuzione paleartico-paleotropicale.<br />

Parzialmente sedentaria e nidificante, migratrice<br />

regolare e svernante.<br />

Lombardia: ampiamente distribuito nei settori di <strong>pianura</strong>,<br />

penetra diffusamente nei solchi vallivi dei principali<br />

fiumi, generalmente non supera i 500-600 m di<br />

quota diventando raro oltre i 1200 m. Frequenta ambienti<br />

aperti come prati stabili, incolti, lande erbose<br />

intercalate da filari alberati e siepi, non disdegna zone<br />

ecotonali attraversate da vie di comunicazione come<br />

strade e linee ferroviarie. In provincia di Brescia,<br />

con una distribuzione ambientale simile a quella regionale,<br />

la maggiore quota raggiunta dalla specie è<br />

stata segnalata a 1850 m nell’Alto Garda. Nella scelta<br />

ambientale, in aree alpine e prealpine condivise<br />

con lo Stiaccino (Saxicola rubetra), il Saltimpalo<br />

predilige zone più xerotermiche, come i versanti ben<br />

esposti e asciutti delle praterie sommitali del piano<br />

montano. È una specie che risente molto <strong>degli</strong> inverni<br />

rigidi: per la popolazione bresciana sono state stimate<br />

perdite fino al 50-80% <strong>nella</strong> stagione 1984-85, con<br />

una lieve ripresa <strong>degli</strong> effettivi nelle annate successive<br />

(BRICHETTI, 1994). In provincia di Cremona e di<br />

Mantova è comune in tutte le aree coltivate, con maggiori<br />

densità in quelle intercalate da siepi e canali irrigui.<br />

Area di studio: ampiamente distribuito in tutta l’area,<br />

predilige la zona centrale, rarefacendosi lievemente a<br />

occidente <strong>nella</strong> fascia boscata lungo l’asta fluviale<br />

dell’Oglio e nei coltivi orientali di Mantova. Gli ambienti<br />

d’elezione sono le coltivazioni cerealicole e erbacee<br />

dove si sono avute più del 95% delle segnalazioni.<br />

Buone densità si sono registrate negli anni<br />

1995-98 nel Comune di Borgo San Giacomo (BS)<br />

dove sono state rilevate 6 coppie in 4 Km 2 (Caffi.).<br />

Lungo il colatore Gambara sono state censite 4-5<br />

coppie negli anni 1984-91 (BRICHETTI & GARGIONI,<br />

Atlante <strong>degli</strong> <strong>uccelli</strong> <strong>nidificanti</strong> <strong>nella</strong> <strong>“bassa”</strong> <strong>pianura</strong> <strong>lombarda</strong><br />

125<br />

1992). Nidificando precocemente riesce a portare a<br />

termine le prime covate (marzo-aprile) anche in monocolture<br />

a mais, quando la fase di crescita della<br />

pianta coltivata è ancora all’inizio, accontentandosi<br />

di piccole strisce erbose di transizione, lungo i canali<br />

irrigui tra un campo e l’altro. Nidificando a terra il<br />

principale pericolo durante la riproduzione sono le<br />

operazioni di sfalcio e di pulitura dei canali prima<br />

delle irrigazioni estive. Si stimano per l’area indagata<br />

circa 400-600 coppie. Il rigido inverno 2001-02 potrebbe<br />

avere influito negativamente sulla popolazione<br />

dell’area di studio. La progressiva modernizzazione<br />

dell’agricoltura, che tende a ottenere terreni sempre<br />

più ampi, eliminando canali, siepi e appezzamenti di<br />

margine, nell’ottica di una migliore razionalizzazione<br />

del territorio, è il principale fattore di pericolo e di limitazione<br />

per la presenza del Saltimpalo.<br />

Roberto Bertoli<br />

Passeriformes Aegithalidae<br />

Codibugnolo<br />

Aegithalos caudatus<br />

Specie a distribuzione eurasiatica. Parzialmente sedentaria<br />

e nidificante, migratrice regolare e svernante.<br />

Lombardia: si trova regolarmente in ogni ambiente<br />

che abbia una discreta copertura arborea e arbustiva,<br />

dalla <strong>pianura</strong> fino alla fascia delle conifere dell’orizzonte<br />

subalpino. Decresce fino a scomparire, <strong>nella</strong><br />

<strong>pianura</strong> intensamente coltivata e nell’area dell’orizzonte<br />

alpino, dove la vegetazione arborea lascia<br />

posto allo stadio delle fitocenosi erbacee d’altitudine.<br />

La nidificazione più elevata è stata rinvenuta in<br />

Valle Camonica a 1800 m di quota (BRICHETTI,<br />

1977). Presente in provincia di Brescia con almeno<br />

due sottospecie (<strong>italia</strong>e ed europaeus); la prima occupa<br />

le zone meridionali, mentre la seconda, più rara,<br />

le aree alpine della provincia. Sono stimate per<br />

Cremona 500-2000 coppie prevalentemente lungo i

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