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atlante degli uccelli nidificanti nella “bassa” pianura lombarda (italia ...

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della bassa collina, a differenza del Piemonte dove la<br />

specie è maggiormente diffusa in località di montagna.<br />

La sua diffusione potrebbe essere limitata dalla<br />

competizione, negli ambienti urbani, con il Piccione<br />

torraiolo. In provincia di Mantova risulta in espansione.<br />

In provincia di Cremona sono state stimate 25-30<br />

coppie (ALLEGRI, 2000). In provincia di Brescia la<br />

specie risulta in costante espansione. Già BRICHETTI<br />

(1994) indicava la specie come in aumento e stimava<br />

la presenza di 10-20 coppie, distribuite essenzialmente<br />

in <strong>pianura</strong> (da 50 a 200 m s.l.m.). Nel 1992 all’unico<br />

sito di nidificazione certa di Borgo S. Giacomo, si<br />

erano aggiunti Sirmione e Palazzolo (BUSETTO &<br />

GARGIONI, 1994); nel 1995 una coppia ha nidificato a<br />

Desenzano (GARGIONI & PEDRALI, 1998.); nel 1996 è<br />

segnalata la nidificazione sulla torre campanaria di<br />

Rovato (GARGIONI & PEDRALI, 2000), che si è riconfermata<br />

anche nel 1997 con due coppie; nel 1998 due<br />

coppie si sono installate sulla chiesa parrocchiale di<br />

Cologne (GARGIONI & PEDRALI, 2000); una piccola<br />

colonia si è stabilita anche sulla chiesa parrocchiale<br />

di Villa Carcina (MAESTRI com. pers.). In provincia di<br />

Mantova la specie è concentrata nel capoluogo, con<br />

una consistente popolazione, ed è presente in modo<br />

sparso in altri centri urbani.<br />

Area di studio: le segnalazioni relative all’area di studio<br />

confermano la presenza della colonia nel Comune<br />

di Borgo S. Giacomo (BS), con una espansione<br />

verso la località di Padernello (1 coppia nel 1993 e 2<br />

nel 1994). Nel 1994 una coppia ha nidificato sul<br />

campanile di Coniolo (BS) (BRICHETTI & CAFFI com.<br />

pers.). Sempre in Provincia di Brescia un’ulteriore nidificazione<br />

certa si è aggiunta nel comune di Carpendolo.<br />

Stefania Capelli<br />

Bibliografia: BUSETTO M. & GARGIONI A. 1994. Resoconto<br />

ornitologico Bresciano 1992. Natura Bresciana,<br />

29: 287-292; GARGIONI A. & PEDALI A.,<br />

1998. Resoconto ornitologico Bresciano 1995. Natura<br />

Bresciana, 31: 259-268; GARGIONI A. & PEDALI<br />

A., 2000. Resoconto ornitologico Bresciano 1997.<br />

Natura Bresciana, 32: 233-240; GARGIONI A. & PE-<br />

DALI A., 2000. Resoconto ornitologico Bresciano<br />

1998. Natura Bresciana, 32: 241-248.<br />

P. Brichetti e A. Gargioni<br />

Passeriformes Corvidae<br />

Cornacchia grigia<br />

Corvus corone cornix<br />

Specie politipica a distribuzione olopaleartica. Sedentaria<br />

e nidificante, migratrice regolare, svernante<br />

parziale.<br />

Lombardia: la specie è diffusa in tutti i settori della<br />

regione, occupando praticamente tutti gli ambienti; al<br />

di sopra dei 1000 m di altitudine, localmente anche a<br />

quote inferiori, la sottospecie C. c. cornix viene gradualmente<br />

sostituita dalla sottospecie C. c. corone<br />

(Cornacchia nera). Le maggiori densità si rilevano<br />

nelle parti meridionali e occidentali della Regione.<br />

La diversa abbondanza sembra legata a disponibilità<br />

alimentari connesse alle coltivazioni disponibili, ma<br />

presumibilmente influiscono altri fattori non facilmente<br />

identificabili In un censimento del 1994 (FA-<br />

SOLA et al., 1996) la popolazione nidificante in Lombardia<br />

è risultata aumentata del 107% rispetto ad un<br />

analogo censimento del 1980 (FASOLA & BRICHETTI,<br />

1983), con una espansione verso nord e verso est.<br />

Preferisce gli ambienti con coltivazioni erbacee e filari,<br />

boschetti o anche alberi sparsi su cui costruire il<br />

nido; si è ben adattata all’utilizzo dei pioppeti industriali<br />

e frequenta sempre più anche le zone antropizzate,<br />

come parchi urbani e giardini con grandi alberi,<br />

arrivando anche dentro le città. In provincia di Brescia<br />

la specie è sedentaria e nidificante, migratrice irregolare<br />

e parzialmente svernante. Nel 1993 la popolazione<br />

nidificante era valutata superiore a 1000 coppie,<br />

con tendenza all’aumento, distribuita fra 50 e<br />

1800 m di quota, con massimi fino a 2100 m. La sottospecie<br />

C. c. corone nidifica nelle zone alpine e<br />

prealpine, compreso l’Alto Garda, a partire da 600-<br />

700 m di quota, utilizzando i boschi di conifere e misti<br />

e quelli di latifoglie nei fondovalle. La sottospecie<br />

C.c. cornix nidifica nelle zone di <strong>pianura</strong> e montane<br />

fino a circa 1000 m di altitudine, con presenze più ridotte<br />

fino a circa 1400-1500 m. Nella fascia attorno<br />

ai 900-1000, ma localmente anche a quote inferiori,

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