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atlante degli uccelli nidificanti nella “bassa” pianura lombarda (italia ...

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interna ad uno svincolo autostradale con forte disturbo<br />

antropico, in una garzaia di oltre un centinaio di<br />

coppie miste ad alcune di Nitticora. In provincia di<br />

Cremona la specie è migratrice, svernante, estivante,<br />

parzialmente sedentaria e localmente nidificante. Nel<br />

2000 la popolazione nidificante era valutata in 50-<br />

100 coppie, con tendenza all’aumento, localizzate per<br />

la maggior parte in una garzaia; altre coppie hanno<br />

nidificato in alcuni altri siti sparsi, tra cui il parco di<br />

una villa. In provincia di Mantova la specie è sedentaria,<br />

nidificante e svernante. La prima isolata nidificazione<br />

in provincia risale al 1980, con 4 coppie<br />

all’interno del Bosco della Fontana. Solo dal 1987 la<br />

specie ha iniziato a colonizzare in modo continuativo<br />

il Mantovano, iniziando con 1 coppia in una preesistente<br />

garzaia mista su pioppeto industriale lungo il<br />

basso corso del Mincio. Da allora l’Airone cenerino è<br />

aumentato in modo esplosivo, fino a raggiungere le<br />

circa 1300 coppie del 2002, distribuite in una decina<br />

di colonie mono o plurispecifiche. La maggiore concentrazione<br />

si rileva <strong>nella</strong> Riserva Naturale Vallazza<br />

ad est di Mantova, con quasi 700 coppie, cui seguono<br />

un pioppeto industriale <strong>nella</strong> campagna intorno a<br />

Bellaguarda (Viadana), con circa 300 coppie, e le due<br />

colonie con circa 150 coppie ciascuna a Garolda<br />

(Roncoferraro), luogo di primo insediamento del<br />

1987, e <strong>nella</strong> Riserva Naturale Torbiere di Marcaria.<br />

Recente è la colonizzazione, con diverse coppie in<br />

una garzaia mista su Salix cinerea, della Riserva Naturale<br />

Valli del Mincio.<br />

Area di studio: l’indagine ha confermato che la specie<br />

è praticamente assente come nidificante dal territorio<br />

considerato, dove è stata rilevata soltanto in due<br />

siti. Nel primo caso si tratta di un nido su una Magnolia<br />

di un parco suburbano a Padernello di Borgo<br />

San Giacomo (BS), dove ha nidificato anche nel<br />

2000, sempre con una coppia e sullo stesso albero<br />

(CAFFI, 2002). Nel secondo caso 3 coppie hanno nidificato<br />

presso Ceresara (MN), in un boschetto misto<br />

in mezzo alla campagna, attiguo ad una corte agricola.<br />

Nonostante nel Mantovano la specie sia abbondante<br />

come nidificante, e presente in buon numero<br />

durante l’inverno anche <strong>nella</strong> zona considerata, non<br />

ci sono probabilmente le condizioni per la sua colonizzazione<br />

di questa parte di territorio.<br />

Cesare Martignoni<br />

Atlante <strong>degli</strong> <strong>uccelli</strong> <strong>nidificanti</strong> <strong>nella</strong> <strong>“bassa”</strong> <strong>pianura</strong> <strong>lombarda</strong><br />

Ciconiiformers Ardeidae<br />

Sgarza ciuffetto<br />

Ardeola ralloides<br />

85<br />

Specie monotipica a distribuzione paleartico–afrotropicale.<br />

Migratrice regolare e nidificante (“estiva”),<br />

svernante irregolare.<br />

Lombardia: nidificante regolare con un numero limitato<br />

di coppie in alcune garzaie localizzate soprattutto<br />

in prossimità di risaie del Pavese e Mantovano, occupando<br />

principalmente ontaneti e salicornieti. In<br />

provincia di Brescia e migratrice regolare con un presunto<br />

caso di nidificazione nel 1958 presso il fiume<br />

Oglio ad Acqualunga. Per la provincia di Cremona è<br />

considerata migrante regolare e nidificante irregolare<br />

soprattutto negli ambienti adatti del parco dell’Adda<br />

Sud. In provincia di Mantova nidifica regolarmente<br />

con un numero variabile di coppie in alcune garzaie:<br />

Garolda (Roncoferraro), R. N. Torbiere di Marcaria e,<br />

recentemente, R. N. Valli del Mincio (Martignoni).<br />

Area di studio: durante l’inchiesta si è rilevato un solo<br />

caso isolato di nidificazione nel 1994, con un nido<br />

vuoto posto su di un salice e due pulli appena involati,<br />

lungo il fiume Oglio <strong>nella</strong> R.N. Bosco dell’Uccellanda<br />

presso Villachiara (BS). Precedentemente e<br />

successivamente all’indagine sono state appurate altre<br />

due nidificazioni sempre lungo l’asta dell’Oglio<br />

(CAFFI, 2002). Per questa specie rara e localizzata<br />

difficilmente si potrà assistere ad un aumento della<br />

popolazione nidificante nell’area di studio, ma come<br />

per numerose altre specie legate agli ambienti boschivi,<br />

risulterà di fondamentale importanza la salvaguardia<br />

<strong>degli</strong> ultimi boschi riparali della <strong>pianura</strong>.<br />

Arturo Gargioni

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