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atlante degli uccelli nidificanti nella “bassa” pianura lombarda (italia ...

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Lombardia: largamente distribuito <strong>nella</strong> <strong>pianura</strong> planiziale<br />

centro-orientale, diviene più raro e localizzato<br />

nei settori occidentali ed è assente nelle zone pedemontane<br />

e di alta <strong>pianura</strong>, con presenze eccezionali<br />

fino a 200–300 m. Il Pendolino è legato ai tipici ambienti<br />

idrofili con vegetazione ripariale, soprattutto a<br />

Salix alba e Alnus glutinosa. Anche negli ambienti<br />

più idonei, le densità risultano piuttosto basse, con<br />

abituali casi di coppie isolate. La specie è particolarmente<br />

vulnerabile agli inverni molto rigidi. In provincia<br />

di Brescia, dove era considerato nidificante scarso<br />

e localizzato con circa 10 coppie fino alla metà <strong>degli</strong><br />

anni ‘80, si è registrata una successiva fase espansiva<br />

nelle zone di <strong>pianura</strong> e sul basso lago di Garda, con<br />

un aumento della popolazione a 50–100 coppie. Sono<br />

stati colonizzati soprattutto i maggiori fiumi (Oglio,<br />

Mella e Chiese), ma anche i corsi minori caratterizzati<br />

da presenze, anche discontinue, di vegetazione ripariale<br />

arbustiva, nonché fossati, canali irrigui o cave<br />

rinaturalizzate. Studi precedenti l’inchiesta, hanno<br />

evidenziato densità di 1 nido/500 m lungo un colatore<br />

(BRICHETTI & GARGIONI, 1992), mentre in una zona<br />

limitrofa al fiume Chiese sono state censite 4-5<br />

coppie/101,4 ha. In provincia di Cremona appare ben<br />

distribuito lungo i corsi dei fiumi e all’interno di zone<br />

umide, con maggiori densità nel settore occidentale.<br />

La popolazione, tendenzialmente stabile, è valutata<br />

in 250–500 coppie. In un’area a vocazione agricola<br />

limitrofa al fiume Oglio a Volongo (CR), sono state<br />

rilevate densità di 1–2 coppie/290 ha (GARGIONI &<br />

GROPPALI, 1992). La provincia di Mantova rientra<br />

nell’areale di massima diffusione regionale della specie,<br />

con maggiori densità lungo il Mincio e nelle zone<br />

umide con presenza di alberi utilizzabili per la costruzione<br />

del nido (Martignoni).<br />

Per la spiegazione delle tipologie ambientali abbreviate in ordinata<br />

si rimanda alla legenda riportata a pag. 44<br />

Area di studio: i risultati dell’indagine evidenziano<br />

una distribuzione alquanto omogenea lungo i vari<br />

Atlante <strong>degli</strong> <strong>uccelli</strong> <strong>nidificanti</strong> <strong>nella</strong> <strong>“bassa”</strong> <strong>pianura</strong> <strong>lombarda</strong><br />

129<br />

corsi d’acqua (Oglio, Strone, Mella, Gambara e Chiese),<br />

con evidenti vuoti di areale nel resto dell’area,<br />

cosi come evidenziato dalle preferenze ambientali<br />

che, nel 90,3% dei casi riguardano gli ambienti boschivi<br />

riparali, dove si riscontrano anche le maggiori<br />

densità: 3 coppie/1,8 km e 2 coppie/0,75 km in due<br />

siti lungo il colatore Gambara nel 1994; 4 coppie/1,9<br />

km lungo il Naviglio di Isorella (BS) nel 1997; 2<br />

coppie/1 km lungo il Chiese a Visano (BS) nel 1996;<br />

8 territori/2 km lungo l’Oglio presso la R.N. Lanche<br />

di Azzanello (CR) nel 1998. Al di fuori delle aste fluviali,<br />

in una lanca di 7 ha lungo il Chiese a Visano<br />

(BS), si sono riscontrate presenze di 1 coppia nel<br />

1997 e di 2 nel 1999, mentre in un territorio a forte<br />

vocazione agricola con presenze di bordure riparali<br />

lungo alcuni canali irrigui e in una cava dimessa con<br />

un piccolo saliceto, sono stati riscontrate densità di 7<br />

e 4 coppie/4 km2 rispettivamente nel 1998 e nel 1999.<br />

In ambienti extra-fluviali, singole coppie occupano<br />

alberature lungo fossati irrigui e residue zone umide<br />

di ridotte dimensioni. Il Salice bianco (Salix alba) è<br />

risultato l’essenza preferenziale del Pendolino per la<br />

costruzione del nido, mente altre specie arboree, quali<br />

Alnus glutinosa, Populus ibrida e Ulmus minor,<br />

vengono utilizzate in misura minore I nidi vengono<br />

collocati ad altezze variabili tra 1,5 e 5 m.<br />

In base ai risultati dell’indagine la popolazione nidificante<br />

nell’area di studio può essere valutata in circa<br />

50 coppie. Per la conservazione di questa specie, altamente<br />

selettiva dal punto di vista ecologico, risulta<br />

esenziale il mantenimento <strong>degli</strong> ambienti boschivi,<br />

anche al di fuori delle aste fluviali, e delle siepi interpoderali<br />

intercalate da essenze arboree.<br />

Arturo Gargioni<br />

Passeriformes Oriolidae<br />

Rigogolo<br />

Oriolus oriolus<br />

Specie politipica a distribuzione paleartico-orientale.<br />

Migratrice regolare e nidificante (“estiva”), svernante<br />

irregolare.

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