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atlante degli uccelli nidificanti nella “bassa” pianura lombarda (italia ...

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Per la spiegazione delle tipologie ambientali abbreviate in ordinata<br />

si rimanda alla legenda riportata a pag. 44<br />

Area di studio: i risultati dell’indagine evidenziano<br />

una distribuzione omogenea in tutti i settori; i pochissimi<br />

vuoti di areale probabilmente si riferiscono a carenza<br />

di copertura più che ad un’effettiva assenza della<br />

specie. Sulla base dei risultati ottenuti non è possibile<br />

fornire stime quantitative della popolazione nidificante,<br />

che appare in decremento nelle aree rurali<br />

soggette al taglio dei filari alberati lungo rogge, fossati<br />

e strade campestri. Una evidente diminuzione si è<br />

verificata localmente a partire dagli anni ‘70, in conseguenza<br />

al taglio generalizzato dei filari di gelso, utilizzati<br />

per nidificare. Le densità più elevate si sono rilevate<br />

in cascinali, con buone presenze nei centri urbani<br />

ricchi di orti e giardini, nelle residue aree boscate<br />

con vecchi alberi ricchi di cavità e in ampi filari alberati<br />

con vecchie capitozze.<br />

In una ricerca condotta nel 1992 sulla comunità ornitica<br />

di un’area campione lungo il Chiese presso Calvisano<br />

questa specie è risultata una delle dominanti per tutto<br />

il periodo autunno-invernale (GARGIONI et al., 1998).<br />

Durante la presente indagine (1994) è stata studiata la<br />

biologia riproduttiva di 38 coppie <strong>nidificanti</strong> in una<br />

zona antropizzata della bassa <strong>pianura</strong> presso Verolavecchia<br />

(BS), rilevando una produttività media di 4<br />

pulli per coppia e prime deposizioni concentrate tra il<br />

12 aprile e il 2 maggio, date più precoci di quelle note<br />

per l’Italia continentale (BRICHETTI & CAFFI, 1995).<br />

Pierandrea Brichetti<br />

Bibliografia: BRICHETTI P. & CAFFI M., 1995. Biologia<br />

riproduttiva di una popolazione di Passera mattugia,<br />

Passer montanus, nidificante <strong>nella</strong> <strong>pianura</strong> Lombarda.<br />

Riv. ital. Orn., 65: 37-45; GARGIONI A., GROP-<br />

PALI R. & PRIANO M., 1998. Avifauna della Pianura<br />

Padana interna: andamenti settimanali del ciclo annuale<br />

delle comunità in un’area presso il fiume Chiese<br />

(Comune di Calvisano, provincia di Brescia). Natura<br />

Bresciana, 31: 161-174.<br />

P. Brichetti e A. Gargioni<br />

Passeriformes Fringillidae<br />

Fringuello<br />

Fringilla coelebs<br />

Specie politipica a distribuzione olopaleartica. Sedentaria<br />

e nidificante, migratrice regolare e svernante.<br />

Lombardia: ampiamente distribuito in tutta la regione<br />

è presente in circa il 90% del territorio. Presente<br />

dalla <strong>pianura</strong> fino al limite superiore del bosco montano,<br />

predilige zone boscate sia di latifoglie sia di<br />

conifere, risultando comune anche in parchi e giardini.<br />

La nidificazione alla quota più elevata è stata registrata<br />

in alta Valle Camonica a 1950 m (BRICHETTI,<br />

1982). In provincia di Brescia è ampiamente diffuso<br />

in tutti i settori con buone densità in situazioni ambientali<br />

differenziate, come nelle zone a margine di<br />

aree boscate e radure prative, mentre decresce nelle<br />

zone di <strong>pianura</strong> intensamente coltivate. In una faggeta<br />

prealpina sono state rilevate 3 coppie/10 ha (CAM-<br />

BI & MICHELI, 1986). Per Cremona la distribuzione è<br />

frammentaria ma tendente all’aumento, si stimano<br />

per la provincia circa 300-500 coppie dimostrando di<br />

essere meno comune di quanto ritenuto (ALLEGRI,<br />

2000). In provincia di Mantova appare diffuso in<br />

gran parte del territorio, anche se la reale distribuzione<br />

risulta concentrata nelle residue zone boscose<br />

e nei centri urbani.<br />

Per la spiegazione delle tipologie ambientali abbreviate in ordinata<br />

si rimanda alla legenda riportata a pag. 44

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