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atlante degli uccelli nidificanti nella “bassa” pianura lombarda (italia ...

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abili, sembra esserci un’espansione verso est della<br />

popolazione rispetto a quanto conosciuto negli ultimi<br />

anni, dove era ritenuto molto raro come nidificante.<br />

Questo lento ampliamento è vincolato dalla caratteristica<br />

ambientale dell’area, votata ad un’agricoltura<br />

intensiva e spesso monotipica delle coltivazioni che<br />

ha, di fatto, soppiantato i boschi planiziali. Le rare segnalazioni<br />

anche se negli ultimi tempi sempre più regolari,<br />

sono relative agli ultimi lembi di bosco ripariale<br />

ed ai pioppeti maturi. Essendo una specie particolarmente<br />

elusiva nel periodo riproduttivo, non è da escludere<br />

che alcune coppie delle zone golenali dell’Oglio,<br />

sia <strong>nella</strong> parte bresciana sia cremonese del fiume,<br />

siano sfuggite alla ricerca. La sua espansione verso<br />

oriente in Lombardia, forse data dall’incremento della<br />

coltivazione del pioppo, potrebbe interessare nei<br />

prossimi anni, la parte mantovana e cremonese dell’area<br />

di ricerca. Casi di Lodolai feriti da arma da<br />

fuoco si registrano ogni anno durante la stagione venatoria,<br />

nei confronti di migratori tardivi. Altra fonte<br />

di pericolo per il Lodolaio sono i tagli primaverili dei<br />

pioppeti durante il periodo riproduttivo.<br />

Roberto Bertoli<br />

Gruiformes Rallidae<br />

Porciglione<br />

Rallus aquaticus<br />

Specie politipica a corologia olopaleartica. Sedentaria<br />

e nidificante, migratrice regolare e svernante.<br />

Lombardia: la specie, di difficile contattabilità, appare<br />

distribuita principalmente <strong>nella</strong> bassa <strong>pianura</strong><br />

centro-meridionale con presenze localizzate nel settore<br />

occidentale fino a 250 m di quota. In provincia<br />

di Brescia la nidificazione è stata accertata solo <strong>nella</strong><br />

R.N. Torbiere del Sebino, dove sono stimate con<br />

7–8 coppie (MAZZOTTI & MAZZOTTI, 1994), mentre<br />

per il resto della provincia si sono raccolti solo indizi<br />

di nidificazione negli ambienti adatti della <strong>pianura</strong>,<br />

lungo il corso inferiore del Fiume Oglio, nei residui<br />

canneti del basso Lago di Garda e negli am-<br />

Atlante <strong>degli</strong> <strong>uccelli</strong> <strong>nidificanti</strong> <strong>nella</strong> <strong>“bassa”</strong> <strong>pianura</strong> <strong>lombarda</strong><br />

89<br />

bienti di torbiera dell’entroterra gardesano. La popolazione<br />

provinciale, il cui stato di conoscenza è<br />

ancora insufficiente, è stimata in 10–30 coppie con<br />

tendenza al decremento. Per la provincia di Cremona<br />

è specie nidificante localizzata con 30–50 coppie<br />

stimate e un trend negativo che non rispecchia quello<br />

nazionale (LIPU & WWF 1999). Nella provincia di<br />

Mantova nidifica negli ambienti adatti delle Valli<br />

del Mincio e nelle altre principali zone umide ricche<br />

di vegetazione acquatica.<br />

Area di studio: durante l’inchiesta non si sono accertati<br />

casi di nidificazione ma sono stati raccolti<br />

solo tre indizi di probabilità. Un ind. sentito in una<br />

piccola lanca del F. Chiese a Visano (BS) il 5 maggio<br />

1994; un ind. osservato nel 1994 in uno stagno<br />

nel Parco Sovracomunale dello Strone in località<br />

“Vincellate”, dove la nidificazione era già stata accertata<br />

prima dell’indagine (BRICHETTI in AA. VV,.<br />

1998) e un terzo individuo presente il 20 maggio<br />

1994 in una lanca residua lungo la roggia Savarona<br />

presso Padernello (BS). Tutte le segnalazioni ricadono<br />

nel Bresciano, anche se nel Cremonese sussistono<br />

ambienti idonei, peraltro non riscontrati nel<br />

Mantovano. Lacune di indagine potrebbero pertanto<br />

spiegare l’assenza della specie in altre località.<br />

La salvaguardia ed una corretta gestione dei residui<br />

ambienti paludosi e il recupero ambientale delle cave<br />

dismesse, con relativa riduzione del disturbo antropico,<br />

favorirebbero sicuramente l’insediamento<br />

di questo rallide.<br />

Arturo Gargioni<br />

Bibliografia: AA. VV., 1998. Natura, arte e cultura<br />

lungo il corso del Fiume Strone. Consorzio per la gestione<br />

del Parco Locale di Interesse Sovracomunale<br />

Fiume Strone: 1 - 208; LIPU & WWF (a cura di) 1999.<br />

Nuova lista rossa <strong>degli</strong> <strong>uccelli</strong> <strong>nidificanti</strong> in Italia.<br />

Riv. ital. Orn. 69 (1): 3 - 43; MAZZOTTI S. & MAZ-<br />

ZOTTI F., 1994. Osservazioni ornitologiche in un ciclo<br />

annuo <strong>nella</strong> Riserva Naturale Torbiere del Sebino Brescia,<br />

(Lombardia). Natura Bresciana, 29: 265 - 286.

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