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atlante degli uccelli nidificanti nella “bassa” pianura lombarda (italia ...

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mostrante atteggiamenti territoriali, nel comune di<br />

Genivolta, sulla sponda cremonese del fiume<br />

Oglio.(Capelli). I dati raccolti in questo studio evidenziano<br />

come gli ambienti di collina e le zone perilacustri,<br />

caratterizzate da oliveti e parchi privati, probabilmente<br />

offrono ancora all’Upupa condizioni favorevoli.<br />

In <strong>pianura</strong>, invece, la specie è sempre più<br />

minacciata, per la riduzione del suo habitat trofico e<br />

riproduttivo, che nelle campagne è costituito prevalentemente<br />

da prati stabili adiacenti a filari di vecchi<br />

alberi ricchi di cavità, come salici e gelsi.<br />

Stefania Capelli<br />

Piciformes Picidae<br />

Torcicollo<br />

Jynx torquilla<br />

Specie politipica a distribuzione eurosibirica. Migratrice<br />

regolare e nidificante (“estiva”), svernante parziale.<br />

Lombardia: è ampiamente distribuito anche se risulta<br />

localizzato dalla <strong>pianura</strong> alla montagna. La tipica<br />

scelta ambientale ricade su zone aperte, intercalate<br />

da rade alberature e parcelle di bosco con vetuste<br />

presenze arboree, ricche di cavità. In provincia di<br />

Brescia si riproduce generalmente dai 50 ai 600 m,<br />

mentre la nidificazione più elevata è stata rilevata a<br />

1600 m in Valle Camonica (BRICHETTI, 1982). Frequenta<br />

con basse densità tutti gli ambienti, prediligendo<br />

le zone <strong>degli</strong> anfiteatri morenici dei due principali<br />

bacini. Nelle zone montane la sua presenza diminuisce<br />

progressivamente con l’aumentare dell’altitudine,<br />

mentre in <strong>pianura</strong> decresce con l’intensificarsi<br />

della pratiche agricole. La dinamica della popolazione<br />

bresciana sembra stabile (BRICHETTI,<br />

1994). Per la provincia di Cremona è segnalato stabile<br />

con oltre 400 coppie negli ambienti d’elezione<br />

lungo le zone boscate delle aste fluviali (ALLEGRI,<br />

2000). In un’area agricola di scarso valore ambienta-<br />

Atlante <strong>degli</strong> <strong>uccelli</strong> <strong>nidificanti</strong> <strong>nella</strong> <strong>“bassa”</strong> <strong>pianura</strong> <strong>lombarda</strong><br />

105<br />

le di 290 ettari nel Comune di Volongo, monitorata<br />

dal 1983 al 1991 sono state rilevate 2-3 coppie <strong>nidificanti</strong><br />

(GARGIONI & GROPPALI, 1993). In provincia<br />

di Mantova la specie è tuttora ben distribuita, con<br />

presenze più consistenti nelle residue zone boscose<br />

planiziali e riparali.<br />

Per la spiegazione delle tipologie ambientali abbreviate in ordinata<br />

si rimanda alla legenda riportata a pag. 44<br />

Area di studio: essendo la zona tutta pianeggiante,<br />

il Torcicollo si trova relegato nel settore orientale<br />

dell’area indagata, nei residui boschi ripariali tra i<br />

fiumi Oglio e Strone. Qui sono state rilevate il 90%<br />

delle nidificazioni certe. La zona centrale tra i fiumi<br />

Mella e Chiese dove scarseggiano i boschi; ma è presente<br />

un ambiente di campagna alberata con presenza<br />

di filari di gelsi e salici capitozzati, sono state censite<br />

un discreto numero di coppie potenzialmente riproduttive.<br />

Gli ambienti a mosaico particolarmente vocati alla<br />

specie sono i boschi ripariali di vario tipo, le fasce alberate,<br />

alcuni parchi di vecchie ville e alcuni cascinali<br />

dove rare coppie hanno nidificato utilizzando cavità<br />

di origine antropica (muri e recinzioni). Non<br />

sembra prediligere i pioppeti industriali. Essendo la<br />

specie elusiva durante il periodo di nidificazione, non<br />

è da escludere che in alcuni casi la riproduzione certa<br />

non sia stata rilevata. Ipotesi conservazionistiche da<br />

attuare per la specie potrebbero essere: un’oculata<br />

gestione <strong>degli</strong> alberi di buone dimensioni, salvaguardia<br />

dei filari alberati, collocazione di cassette nido in<br />

vivai e frutteti (fase riproduttiva). Per aumentarne la<br />

nicchia trofica, data dalle sue preferenze alimentari<br />

mirmecofaghe, sarebbe il mantenimento di aree marginali<br />

e/o perimetrali di campi e coltivi senza operazioni<br />

di aratura e sarchiatura.<br />

Roberto Bertoli

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